Tagli importi RdC 2022: si rischia di perdere 100 euro al mese!

Arrivano novità su nuovi tagli degli importi per il reddito di cittadinanza: chi rischia di avere l’assegno più basso con una riduzione di oltre 100 euro al mese.

Come tutti ormai sanno, i primi mesi del nuovo anno sono sempre segnati da importanti cambiamenti e novità, soprattutto per quanto riguarda gli aiuti ed i sostegni economici che la squadra del Governo italiano decide eventualmente di introdurre oppure di prorogare, in seguito alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della consueta Manovra finanziaria. 

A questo proposito, tra le varie novità di questo nuovo anno, al centro del mirino della discussione da parte dell’esecutivo, attualmente capitanato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, è finito proprio il sostegno relativo al reddito di cittadinanza e chiaramente alla pensione di cittadinanza.

In questo contesto, a partire dal mese di febbraio, purtroppo saranno tantissimi i cittadini italiani che saranno coinvolti da una perdita radicale degli importi relativi al proprio sostegno economico. 

Inoltre, anche l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale ha fatto sapere, attraverso una recente comunicazione istituzionale, pubblicata nella data del 3 febbraio in seguito al messaggio INPS numero 548 del rischio sempre più concreto che alcuni cittadini potrebbero essere interessati da una riduzione di oltre 100 euro al mese degli importi erogati sulla carta reddito di cittadinanza.

Mentre, per altri ancora, quest’anno vi è l’allarme di una sempre più imminente sospensione definitiva dell’erogazione del reddito di cittadinanza, che potrebbe concretizzarsi in pochissimo tempo, verso alcune categorie di persone.

Dunque, al fine di offrire una panoramica generale di tutte le novità e i cambiamenti che rischieranno di interessare l’assegno del reddito di cittadinanza e della pensione di cittadinanza nel corso dei prossimi mesi del 2022, all’interno del seguente articolo saranno ripresi alcune delle disposizioni essenziali approvate dal Governo italiano a seguito dell’entrata in vigore della nuova Legge di Bilancio 2022.

I cambiamenti del reddito di cittadinanza fino al 2022: cosa cambia

Come tutti sanno, la misura economica costituita dal reddito di cittadinanza rappresenta un contributo assistenziale che potrà essere effettivamente riconosciuta nei confronti di specifiche categorie di cittadini singoli e di nuclei familiari, purché venga accertata l’effettiva condizione economica e sociale di difficoltà dell’intera famiglia.

Per questo motivo, nel corso degli anni, a partire dalla data della sua introduzione avvenuta attraverso l’entrata in vigore del decreto-legge numero 4 del 28 gennaio 2019, in particolare all’articolo 2, del comma 6, il sostegno del reddito di cittadinanza è stato più volte interessato da novità e da modificazioni. 

Dapprima tali cambiamenti sono stati apportati già in seguito alla relativa legge di conversione, in particolare con la pubblicazione della legge numero 26 avvenuta nella data 28 marzo dell’anno 2019. Successivamente, la squadra dell’esecutivo ha deciso più volte di andare a modificare e cambiare i requisiti, le condizioni e anche le disposizioni in merito agli importi legati al reddito di cittadinanza e in alcuni casi della pensione di cittadinanza.

Per questo motivo, nel corso della pubblicazione delle varie Leggi di Bilancio susseguitesi nel tempo, la squadra dell’esecutivo italiano ha apportato modifiche anche in relazione al ricalcolo degli importi, al fine di assicurarsi che tale misura economica possa essere erogata e corrisposta esclusivamente nei confronti dei cittadini che ne hanno più bisogno.

Tagli importi reddito di cittadinanza 2022: chi rischia il ricalcolo ora?

Dunque, sulla base delle nuove disposizioni che sono state contenute all’interno della nuova Legge di Bilancio 2022, la squadra dell’esecutivo attualmente guidata dal Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, ha preso la decisione di avviare a partire dal mese di febbraio del 2022 un vero e proprio meccanismo di ricalcolo del reddito di cittadinanza. 

Si tratta, con precisione, di una possibile conseguenze che potrebbe emergere per tutti i cittadini ed i nuclei familiare che attualmente stanno percependo la misura economica assistenziale del reddito di cittadinanza o della pensione di cittadinanza. 

A questo proposito, infatti, a seguito della trasmissione obbligatoria e della comunicazione del nuovo valore ISEE relativo all’intero nucleo familiare, potrebbero essere definiti dei nuovi calcoli del reddito di cittadinanza e della pensione di cittadinanza.

È proprio per questo motivo che ormai la trasmissione dell’ISEE aggiornato all’anno corrente, che deve essere fatta necessariamente tutti gli anni entro la data del 31 gennaio, rappresenta un momento di forte preoccupazione e particolarmente temuto da parte dei cittadini e dei nuclei che percepiscono le mensilità del reddito di cittadinanza.

In particolare modo, il rischio di andare a perdere degli importi mensili del reddito di cittadinanza, che andrebbero a concretizzarsi anche con una riduzione di oltre 100 euro al mese per ogni nucleo familiare percettore, potrebbe coinvolgere soprattutto quelle famiglie in cui un componente o più di una persona abbiano avviato un’attività di lavoro, anche se si tratta di una prestazione lavorativa occasionale.

Ovvero, di tutte quelle persone che durante l’anno precedente credono di aver ottenuto un valore ISEE più elevato rispetto a quello precedente.

Chi sarà coinvolto dai tagli degli importi del reddito di cittadinanza 2022

Come riportato anche all’interno dell’articolo di money.it, una volta che i cittadini hanno provveduto alla trasmissione definitiva della propria dichiarazione ISEE relativa al nucleo familiare che percepisce il beneficio del reddito di cittadinanza, dovranno soltanto attendere il verdetto che sarà offerto dall’Istituto Nazionale Previdenza Sociale.

In questo modo, è possibile identificare quattro possibili scenari futuri che, a seconda della famiglia in questione e della sua relativa composizione e valore ISEE, potrebbero andare a concretizzarsi a partire dal mese di febbraio dell’anno 2022.

A questo proposito, stiamo parlando delle seguenti conseguenti: nessuna variazione particolare ne di importi ne di erogazione del beneficio rispetto all’anno 2021, un aumento esponenziale dell’importo che sarà percepito dalla famiglia, una perdita e una riduzione degli importi del reddito di cittadinanza, oppure, nei casi peggiori, una vera e propria decadenza definitiva del diritto ad accedere ed usufruire del reddito di cittadinanza.

Chi rischia di perdere definitivamente il reddito di cittadinanza nel 2022

Secondo quanto disposto già dal decreto-legge del 2019 ma anche quanto predisposto all’interno della nuova Manovra finanziaria del 2022 approvata da parte della squadra dell’esecutivo di Mario Draghi, attraverso la pubblicazione della legge numero 234 del 30 dicembre dello scorso anno, è possibile identificare alcuni casi specifici che andrebbero a determinare il rischio di perdere definitivamente il sostegno del reddito di cittadinanza.

Si tratta dell’ipotesi peggiore che dovranno attraversare, tuttavia, tantissime famiglie italiane anche a partire dal mese di febbraio di questo nuovo anno.

Questa situazione, in effetti, potrebbe emergere in due casi particolari in cui il protagonista principale che influenzerà tali condizioni riguarda proprio il valore effettivo dell’ISEE 2022 aggiornato e trasmesso all’Istituto Nazionale Previdenza Sociale.

In questo contesto, dunque, un primo caso specifico che potrebbe condurre alla decadenza del diritto all’accesso al reddito di cittadinanza o alla pensione di cittadinanza, riguarda quei casi in cui il valore della dichiarazione ISEE della famiglia risulta superare il valore limite fissato per il riconoscimento di tale misura, ovvero 9.360 euro. 

Mentre, nella seconda situazione che condurrebbe il rischio di perdere definitivamente il reddito di cittadinanza, anche nei casi in cui il valore ISEE 2022 non risulta essere superiore a 9.360 euro. Nello specifico, si tratta dei casi in cui il reddito familiare supera il limite consentito dalla legge, ovvero risulta essere superiore di 6.000 euro se si tratta di un nucleo composto da una sola persona, o di altri importi basati sul parametro della scala di equivalenza.

Come evitare la perdita del reddito di cittadinanza nel 2022

Oltre ai vari fattori di rischio che potrebbero condurre ad una decadenza definitiva del beneficio legato al reddito di cittadinanza o alla pensione di cittadinanza, a causa della trasmissione del nuovo ISEE 2022, è importante anche fare riferimento a tutte le indicazioni ulteriori che sono state fornite dal Governo in merito ai requisiti di accesso al beneficio.

A questo proposito, è inoltre consigliabile accertarsi di rispondere sempre alle condizioni legate alla ricerca del lavoro e alla sottoscrizione del Patto per il lavoro oppure per l’inclusione sociale così come anche all’invio della dichiarazione di immediata disponibilità.

Nello specifico, si può fare riferimento alla indicazioni disponibili all’interno del portale governativo predisposto per il reddito di cittadinanza e alla seguente pagina web: https://www.redditodicittadinanza.gov.it/schede/perdita-del-diritto.

Inoltre, in alcuni casi si potrebbe anche evitare di essere coinvolti dalla decadenza della misura economica del RdC o della PdC, esclusivamente nei casi in cui si rientra in specifiche condizioni particolari, provvedendo alla trasmissione del cosiddetto ISEE corrente.

Si tratta in questo caso dell’indicatore che prende in considerazione esclusivamente la situazione patrimoniale e reddituale relativa all’ultimo anno, nei casi in cui si sa verificato un peggioramento critico delle condizioni.

Aumento e riduzione del reddito di cittadinanza: quando si verifica

A preoccupare maggiormente i cittadini è anche la situazione in cui si possa verificare un taglio e una riduzione degli importi legati al reddito di cittadinanza. Si tratta di una condizione che potrebbe emergere in molti casi, sopratutto quando il nucleo familiare percettore risulta essere stato coinvolto ed interessato effettivamente da un miglioramento della situazione economica e reddituale.

Mentre, per coloro che nel 2020 hanno registrato un reddito relativo all’intero nucleo più basso rispetto all’importo conseguito durante l’anno precedente del 2019, sarà possibile ottenere un aumento degli importi del reddito di cittadinanza.

Viviana Vitale
Viviana Vitale
Aspirante giornalista e social media manager freelance, classe 1995. Le mie più grandi passioni sono la scrittura e il marketing digitale. Sono state proprio queste a portarmi oggi a far parte del team di redattori di Trend-online e a collaborare come professionista della comunicazione con varie aziende italiane.
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