Novità sul reddito di cittadinanza: cosa cambia?

Dal 2022 il reddito di cittadinanza, come preannunciato, verrà modificato. Ovviamente si terrà sempre in considerazione l'ISEE per ogni nucleo famigliare, ma principalmente il governo Draghi ha assicurato un controllo più restrittivo così come l'ipotesi di agevolare le manovre per gli oneri contribuitivi.

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Il reddito di cittadinanza, come accennato dal governo Draghi non verrà eliminato, ma bensì modificato, questo non vuol dire che sarà quindi annullato come molti cittadini stavano presagendo. Il presidente del consiglio Mario Draghi lo ha già annuncio settimane un paio di settimane fa durante il Consiglio dei ministri, in cui ha deciso di variare di conseguenza il Decreto Fisco. 

Sono anche numerose le proposte in riferimento alla sua modifica, ma sicuramente, la questione certificata e rassicurante è che ci sarà una valutazione e un rigoroso potenziamento sui controlli nei soggetti che dichiareranno di ottenere il reddito di cittadinanza.

Cosa sarà introdotto nel 2022:

Oltre all'ispezione verso gli interessati, il reddito di cittadinanza, che ha investito 1 miliardo di euro per incanalare la spesa similmente al 2021, quindi 8,6 miliardi, si aggiudicherebbe all'incirca per mezzo miliardi nell'anno a procedere ovvero per 2022. Questo perché nel calcolo sono presenti, quindi già esistenti, i 474 milioni di euro, garantiti dal governo Conte nel 2020.

Inoltre si aggira l'idea di eliminare gradualmente l’assegno, questo avverrà se si decide di rifiutare l’offerta imminente lavorativa, così come la possibilità di accatastare il Reddito e l' occupazione ridotta.

Il reddito di cittadinanza è padroneggiato sia da parte del Movimento 5 Stelle che dal Partito Democratico, nonostante ci siano stati degli accorgimenti  di 0,5 miliardi nella cifra finale garantita per l'anno prossimo.

Si presagisce uno scarto netto dell’assegno, ma solo in caso di rifiuto della seconda offerta di lavoro (attualmente il percettore del Reddito di cittadinanza assume lo stesso importo che lascia solo al respingere della terza offerta, adeguata, d'impiego). 

Altre ipotesi di modifiche saranno sicuramente le seguenti: ovvero l'accesso più facilitato agli oneri i contributivi per le attività che  si fanno carico gli esattori del reddito di cittadinanza: il decreto ha dichiaro rigorosamente dei limiti rispettabili, e gli incentivi incassati dal titolare lavorativo saranno inferiormente a 400 occupazioni.

Interessante è il commento di Beppe Grillo che difende il reddito di cittadinanza, e afferma quanto segue sui canali social, quali Twitter:

"La platea dei percettori di reddito di cittadinanza e di pensione di cittadinanza sottolinea - è composta da 2,58 milioni di cittadini italiani, 318mila cittadini extra comunitari con permesso di soggiorno UE almeno da 10 anni in Italia, e 119mila cittadini europei. La distribuzione per aree geografiche vede 592mila beneficiari al nord e 427mila al centro, mentre nell'area sud e isole supera i 2 milioni di percettori. Nel corso del 2020, all'apice del periodo pandemico, i beneficiari di reddito di cittadinanza sono arrivati a 3,7 milioni di persone. Insieme al reddito di emergenza sono state raggiunte quasi 5 milioni di poveri, quanti ne certificava l'ISTAT, più o meno, in povertà assoluta"

Requisiti per ottenere il Reddito di cittadinanza

Il nucleo familiare per ottenere il reddito di cittadinanza deve possedere tassativamente dei requisiti fondamentali:

  • Un indice ISEE che non si innalza oltre gli 9.360 euro.
  • Un indice del capitale del fabbricato territoriale e internazionale, differente dall' abitazione, inferiore alla cifra netta di 30.000 euro.
  • Un valore del benessere abitativo non superiore a 6.000 euro per ogni specifico individiduo. Tale cifra  aumenterà se si terrà in considerazione, in modalità complessiva, il nucleo familiare (in quel caso il limite massimo della valenza sarà di 10.000 euro). Mentre, se un nucleo familiare dispone di più figli a carico, vengono consegnati 1.000 euro in aggiunta per ogni primogenito. Infine, se un componente della famiglia dispone di condizioni di disabilità, vengono consegnati 5.000 euro in più, 7500 euro se lo stato fisico è grave. 
  • Una retribuizione familiare non superiore a  6.000 euro per tutta la durata dell'anno di riferimento. Ma se  la famiglia trattata possiede una dimora in un appartamento in locazione, l'importo aumenterà fino ad arrivare a 9.360 euro.

Di seguito una testimonianza personale sul reddito di cittadinanza relativo a un nucleo familiare, tratta dal video YouTube della RAI:

Nessun componente del nucleo familiare deve inoltre possedere:

Oltre ai requisiti sopra indicati, per ottenere il reddito di cittadinanza è fondamentali non aggiudicarsi degli averi, quali sono:

  • Automobili registrati nei 6 mesi prima della domanda, oppure automobile di circolazione elevata pari a 1.600, oppure automezzo di cilindrata maggiore di 250.
  • Navi e imbarcazioni trasportate tramite il porto.

Infine, il richiedente non è propiamente connesso a direzioni anticipate, anche se distribuite, di conseguenza, all'approvazione dell’arresto o dell' immobilità. Tra l'altro il sogetti di riferimento non deve essere stato condannato in via definitiva, nei dieci anni precedenti la richiesta del reddito di cittadinanza. 

Quest'ultimo avviene sia per i crimi compiuti giovati dalle misure previste dalla disposizione in legge 416-bis, che ha infatti il fine di facilitare le azioni delle organizzazioni previste dal medesimo regolamento.

Il Reddito di cittadinanza è coerente tra l'altro con l' assunzione della Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego e con la ricompensa di disoccupazione per i lavoratori, poichè entrambi hanno un rapporto di collaborazione coordinata. L’importo dell’assegno si calcola in base ai soggetti del nucleo familiare. 

Infine, ma non meno importante, è che non si deve tenere in considerazione delle seguenti categorie:

  • I disoccupati che hanno conseguito un licenziamento adottato nei dodici mesi precedenti all' attività lavorativa. Ma da valutare in maniera differente sono i licenziamenti che presagiscono motivi validi e constatati.
  •  Coloro che sono ricoverati in istituti per un trattamento di lunga convalescenza o in altre strutture residenziali, poste sotto la responsabilità dello Stato. 
  • I componenti del nucleo famigliare sottoposti a condanne definitive intervenute nei 10 anni precedenti alla richiesta per i delitti garantiti dal decreto legge 270-bis, 280, 289-bis, 416-bis, 416-ter, 422 e 640 bis del ditirro penale.

Come si calcola il Reddito di Cittadinanza

Il reddito di cittadinanza, come sapppiamo, si calcola in base ai componenti del nucleo familiare.

L'importo economico spettante si divide in due parti parallele:

  •  Il primo importo fa riferimento al reddito familiare che arriva fino a un limite massimo di 6.000 euro. Tale importo verrà successivamente moltiplicato per la cifra di uguaglianza (7.560 euro destinati per il congedo di cittadinanza).
  •  Il successivo importo si riferisce ai soggetti che sono nelle abitazioni affittuarie, che rispettivamente ammonta a un limite di 3.360 euro (1.800 euro destinati esclusivamente alla pensione di cittadinanza). È prevista anche un supplemento per le famiglie che possiedono la propietà di un' abitazione, ma solamente se si è stato aperto un mutuo: in questo caso l’aggiunta, pari al massimo della rata del prestito, non può superare 1.800 euro.

L'importo complessivo, sommate le due componenti, non può comunque superare i 9.360 euro all'anno (rispettivmaente quindi 780 euro mensili), che vanno successivamente moltiplicati,  e ridottii tassativamente per il valore del reddito familiare.

L’importo effettivamente assicurato, come è stato già anticipato precedentemente, viene eseguito personalmente dagli altri trattamenti assistenziali e dal redditto che verrà percepito dalla famiglia. Il nucleo familiare ha quindi il diritto al beneficio massimo solamente nel caso in cui un soggetto non percepisce trattamenti assistenziali e altri stipendi rilevati e disposti dall’ISEE.

L'indice di uguaglianza è completamente pari a 1 per il primo componente del nucleo familiare, ed è innalzato di 0,4 per ogni ulteriore componente famigliare di età maggiore. Successivmaente è presente un indice di valore pari al 0,2 per ogni eventuale componente minorenne. Il paramentro può arrivare ad un massimo di 2,1, elevato a 2,2 in presenza di componenti che presentano condizione di disabilità grave o mobilità ridotta.

Reddito di cittadinanza: chi rischia di non appropriarsene dal 2022:

Il reddito di cittadinanza dal 2022 dovrebbe prevedere dei tagli insieme e al complessivo certificato di residenza, e non solamente, da presentare al momento della domanda.

Fondamentale è ricordare che solamente occorrerà anche firmare la “Dichiarazione d'immediata disponibilità al lavoro” del richiedente e dei suoi familiari, ma prima che la domanda venga presa in esame dall’INPS.

A oggi l'attestazione d'immediata benevolenza verso l'attività lavorativa, ovvero la cosiddetta DID, deve essere riconsegnata entro i 30 giorni dell' accettazione del beneficio dai componenti esclusivamente maggiorenni del nucleo familiare beneficiario del sostegno.

Altro intervento fondamentale e decisivo sul reddito di cittadinanza, come anticipato, riguarderà la recisione dell’assegno bancario. Quest'ultima ipotesi identificata è ancora non certa al momento, poiché la modifica del movimento che determina la perdita del sostegno è ancora da definire, quindi è tutt'ora in fase di valutazione.

Sicuramente, a oggigiorno il presidente del consiglio Mario Draghi sta pensando di constatare in modalità concreta e di utilità massima, d'introdurre alcune limitazioni ritenute necessarie, come per esempio la recisione dell’ ammontare del reddito di cittadinanza. Qualora sia identificata una primariamente negazione di un' eventuale proposta lavorativa o al limite alla secondaria negazione.

Oggi il reddito di cittadinanza precipita al terzo rifiuto di una eventuale proposta lavorativa congrua

Ma quest'ultimo, come spiega l’INPS, ovvero l'istituto nazionale della previdenza nazionale, non avviene quasi mai, perché le offerte non vengono comunicate secondo il decreto legge, e in secondo luogo perché spesso dai centri per l'impiego succede difficilmente che vengono garantite tre proposte lavorative destinate per lo stesso soggetto ricevente del reddito di cittadinanza.