Reddito di cittadinanza se la domanda è sbagliata, cosa fare

Domanda di reddito di cittadinanza con istanza sbagliata presentata dal CAF. Soldi persi con istanza Rdc sbagliata, in ogni caso non si possono recuperare. Risarcimento danni CAF per negligenza anche sulle operazioni gratuite. A confermarlo, attraverso il proprio sito Internet, è stata l'Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori (ADUC).

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Se nel presentare la domanda per il reddito di cittadinanza il CAF commette degli errori che possono compromettere a vario titolo l'accesso al sussidio, allora il cittadino può citare il Centro di assistenza Fiscale per danni.

Domanda di reddito di cittadinanza con istanza sbagliata presentata dal CAF

Questo è quanto, citando le precisazioni in merito da parte dell'Associazione dei Consumatori ADUC, ha riportato il sito notizieora.it in risposta alle domande di un lettore che si è lamentato di aver perso ben quattro mesi di reddito di cittadinanza a causa di una presunta negligenza da parte del CAF.

Così come è previsto dal Codice Civile, in corrispondenza dell'articolo numero 1176, al CAF è infatti richiesta un'operatività basata non solo sull'accortezza, ma pure sulla diligenza.

Soldi persi con l'istanza di Rdc sbagliata, in ogni caso non si possono recuperare

Pur tuttavia, se per un certo periodo si percepisce un sussidio mensile minore rispetto al dovuto a causa di errori, quei soldi del reddito di cittadinanza, in ogni caso, non possono essere recuperati. Solo con la presentazione di una nuova domanda, con tutti i dati corretti, si può infatti sanare la situazione al fine di percepire un sussidio mensile che sia corrispondente al dovuto, ovverosia in base alla condizione familiare relativa al reddito, all'Isee, al patrimonio ed alla composizione del nucleo.

Risarcimento danni CAF per negligenza anche sulle operazioni gratuite

Il Caf, in caso di negligenza, è responsabile dei danni causati non solo le operazioni a pagamento, ma anche per quelle gratuite come ad esempio quelle relative alla richiesta dell'Isee. A confermarlo, attraverso il proprio sito Internet, è stata proprio l'Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori (ADUC).