Reddito di cittadinanza, errori da non commettere per rinnovarlo

Gli Italiani sono affezionati al reddito di cittadinanza e fanno di tutto per tenerselo stretto. E lo vogliono anche rinnovare. In questo ultimo scorcio del 2020 inizierà a decadere il sussidio, almeno per quei beneficiari che lo hanno richiesto fin da subito. Per quanti abbiano intenzione di continuare ad usufruire del reddito di cittadinanza e a percepire, standosene tranquillamente a casa, il beneficio, potranno richiederlo di nuovo. Sarà necessario, però, attendere un mese dalla sospensione dello stesso per poter presentare di nuovo la domanda.

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Gli Italiani sono affezionati al reddito di cittadinanza e fanno di tutto per tenerselo stretto. E lo vogliono anche rinnovare. In questo ultimo scorcio del 2020 inizierà a decadere il sussidio, almeno per quei beneficiari che lo hanno richiesto fin da subito. Per quanti abbiano intenzione di continuare ad usufruire del reddito di cittadinanza e a percepire, standosene tranquillamente a casa, il beneficio, potranno richiederlo di nuovo. Sarà necessario, però, attendere un mese dalla sospensione dello stesso per poter presentare di nuovo la domanda.

Molti beneficiari del sussidio si stanno chiedendo quanto durerà il nuovo reddito di cittadinanza. Non è necessario preoccuparsi, la normativa sembra andare incontro anche al fannullone più incallito: sarà possibile rinnovare il sussidio per altri 18 mesi. Nei quali si spera che i beneficiari riescano a trovare lavoro.

Reddito di cittadinanza: ecco chi lo può richiedere di nuovo!

Questo periodo è una vera e propria fase di transizione, per quanti stiano percependo il reddito di cittadinanza. Ci sono delle situazioni particolari, che potrebbero far perdere anticipatamente il sussidio e potrebbero bloccare la possibilità di chiederne uno nuovo. Proviamo ad andare a vedere come è opportuno comportarsi!

Iniziamo con il tranquillizzare la maggior parte dei percettori del reddito di cittadinanza: una volta ottenuto il rinnovo questo sarà erogato per 18 mesi. Il termine è considerato come periodo massimo, oltre il quale l'erogazione del contributo non può continuare. Passati questi famosi 18 mesi il reddito di cittadinanza decade automaticamente, e l'unica operazione che potrà effettuare il nuclo familiare e quella di procedere al rinnovo. E' necessario ricordare che dal momento in cui il sussidio cessa ed il momento nel quale si può presentare una nuova domanda è necessario che passi almeno un mese.

E' importante ricordare che sì, si parla di un tetto massimo di 18 mesi, ma non è certo che il reddito di cittadinanza duri in realtà per tutti i 18 mesi, una volta rinnovato. Potrebbe decadere anche prima. Ci sono, infatti, delle situazione che potrebbero causare la decadenza anticipata del diritto a ricevere il sussidio.

Reddito di cittadinanza: chi perde tutti i requisiti!

Quali sono i casi in cui una persona perde i requisiti per poter ricevere regolarmente il sussidio? Nel caso in cui vengano persi i requisiti economici e reddituali, si perde anche il diritto a ricevere il reddito di cittadinanza. Nel caso in cui i beneficiari registrino delle variazioni del proprio reddito sono obbligati a darne comunicazione all'Inps, presentando il modulo SR181. Benché il sussidio venga rinnovato, sarà comunque necessario presentare il nuovo Isee da gennaio 2021: nel caso in cui ci si dimenticasse di presentare questa documentazione, il sostegno verrà sospeso fino a quando la DSU non verrà aggiornata.

Nel caso in cui dalla nuova Isee si evincesse che siano stati superati i requisiti economici, scatterebbe, ovviamente, la decadenza anticipata del reddito di cittadinanza. A questo punto dobbiamo accendere anche un piccolo faro d'allarme: il sussidio potrebbe decadere nel caso in cui ci siano delle sanzioni. Nel secondo periodo in cui si percepisce il sussidio queste diventano molto più severe (per fortuna!). Una di queste sanzioni, inizialmente, scattava nel momento in cui si rifiutava la terza offerta di lavoro congrua; dopo il rinnovo il beneficiario sarà costretto ad accettare - obbligatoriamente - la prima offerta di lavoro presentata. Un rifiuto comporterebbe la decadenza immediata del sostegno e sarebbe impossibile - per legge - presentare una nuova domanda per ottenere il reddito di cittadinanza per i successivi 18 mesi.

Il reddito di cittadinanza e l'inganno del rinnovo!

Sicuramente per quanti abbiano intenzione di rinnovare il reddito di cittadinanza non sono tutte rose e fiori. Con il rinnovo crescono anche le circostanze nelle quali un'offerta di lavoro possa essere riconosciuta congrua. Vengono ritenute come tali tutte le offerte che provengano da ogni parte d'Italia. Quindi malgrado tutto i percettori del beneficio potrebbero essere costretti a trasferirsi anche oltre i 250 chilometri.

In sintesi sono queste tutte le circostanze che potrebbero limitare la durata dell'erogazione del sussidio dopo averlo rinnovato. Comunque è bene non abbattersi, molto probabilmente, voi che state leggendo questo articolo, rientrate tra quanti potranno richiedere nuovamente il sussidio.