Reddito di cittadinanza, pagamenti agosto: aumenti in arrivo

Cambia tutto sul reddito di cittadinanza: nuove modalità per il pagamento, nuovi limiti di prelievo, aumento degli importi. Ecco quali sono le date dei pagamenti del reddito di cittadinanza del mese di agosto: doppio appuntamento con l'INPS! Il calendario.

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Sono in arrivo diverse novità sul reddito di cittadinanza: per quanto riguarda i pagamenti di agosto, per esempio, i beneficiari potranno godere di una doppia data e di aumenti in arrivo per effetto delle richieste dell’assegno unico temporaneo. Altra novità è quella introdotta dal decreto del 30 aprile 2021 convertito in legge dal ministero del Lavoro: cambiano le modalità di erogazione degli importi.

Come stabilisce l’articolo 2 del decreto del 30 aprile 2021:

Il Reddito di cittadinanza può essere erogato suddividendo l'importo spettante tra i componenti maggiorenni del nucleo familiare.

In altre parole, possono essere richieste più carte sulle quali caricare il sussidio e dalle quali sarà possibile prelevare il credito. Ma attenzione: sono cambiati anche i limiti di prelievo dalle diverse carte.

Andiamo quindi a scoprire le ultime novità sul reddito di cittadinanza: le date dei pagamenti, le nuove modalità con importi suddivisi tra i componenti maggiorenni, i nuovi limiti di prelievo e quanto spetta a ciascun componente del nucleo familiare.

RdC: quando arrivano i pagamenti di agosto 2021?

Il reddito di cittadinanza è una misura di sostegno al reddito molto discussa nelle ultime settimane: tra coloro che ne invocano la cancellazione tramite referendum e coloro che ne chiedono una modifica rapida entro settembre. La realtà, per il momento, è che il sussidio introdotto e voluto dal Movimento 5 stelle è una misura che sta aiutando moltissime famiglie in difficoltà.

Basti pensare che nel corso della pandemia di Covid-19 le domande per il sussidio sono aumentate, così come le domande per il reddito di emergenza, che si poteva richiedere fino al 31 luglio 2021.

Il RdC viene assegnato ai nuclei familiari in possesso di determinati requisiti e che posseggano anche delle condizioni reddituali particolarmente sfavorevoli. La durata del beneficio è di 18 mesi continuativi, al termine dei quali è possibile richiedere il rinnovo previa sospensione di una mensilità di sussidio.

Per verificare quando avviene il pagamento del RdC del mese corrente è possibile acceder alla propria area personale sul sito dell’INPS. Per il mese di agosto è prevista una doppia data: vediamo quando arrivano i soldi.

RdC, il calendario dei pagamenti di agosto 2021

Per le richieste del RdC inoltrate prima del 31 luglio 2021, le elaborazioni dell’INPS sono in corso ed entro la metà del mese di agosto verranno inviate a Poste. Sarà quest’ultima a erogare gli importi, che saranno caricati direttamente sulla propria carta RdC.

Dobbiamo considerare, per il mese di agosto 2021, una doppia data per il pagamento del reddito di cittadinanza:

  • alla metà del mese, ovvero attorno al 15 agosto 2021, vengono caricati gli importi relativi a quei nuclei familiari che hanno presentato la richiesta del sussidio entro la fine del mese di luglio;
  • alla fine del mese, ovvero al 27 agosto 2021, per coloro che hanno presentato la richiesta del sussidio ben prima della fine del mese di luglio.

Consideriamo il fatto che il sussidio viene erogato comunque entro la fine di ogni mese, ovvero entro il 31 agosto per tutti. Per coloro che devono richiedere il rinnovo, invece, è necessario lo stop di un mese prima di poter ottenere ulteriori 18 mensilità del reddito.

Per quanto riguarda, invece, i beneficiari del RdC che non hanno presentato il modello ISEE in corso di validità entro il mese di gennaio 2021, la misura subirà una sospensione continua fino a quando non verrà presentata tutta la documentazione richiesta.

Aumentano gli importi del RdC: è l’effetto “assegno unico”

A partire dal mese di luglio 2021 le famiglie beneficiarie del sussidio RdC, ma anche tutti i nuclei familiari con figli minorenni a carico, hanno potuto richiedere il nuovo assegno “temporaneo”, ovvero la misura ponte in attesa del bonus figli universale. L’assegno viene corrisposto a tutti i nuclei con reddito non superiore a 50.000 euro e che siano residenti in Italia.

L’importo medio per ciascun figlio è di 167,50 euro per il primo e il secondo, mentre dal terzo in avanti sono previste maggiorazioni. Importi aumentati anche per i figli disabili. Le domande si raccolgono fino al 30 settembre 2021 sul sito dell’Inps, ma attenzione: i percettori del RdC non dovranno presentare alcuna domanda!

Come ha stabilito il decreto delll’8 giugno scorso, infatti:

Per i nuclei familiari percettori di Reddito di cittadinanza, l'INPS corrisponde d'ufficio l'assegno (…) congiuntamente ad esso e con le modalità di erogazione del Reddito di cittadinanza.

Per calcolare quanto spetta di aumento sul reddito, è necessario rimuovere la quota di reddito attribuibile ai figli minori. A questo punto, andare a calcolare – seguendo il range delle tabelle INPS allegate al decreto – quanto spetta di assegno unico al mese e sommare tale importo all’importo spettante del reddito.

Reddito di cittadinanza: nuove modalità di pagamento!

Oltre agli aumenti, però, anche il decreto del 30 aprile scorso apporta alcune modifiche al sussidio economico. In particolare, va a modificare i canali di erogazione del reddito, introducendo la possibilità di richiedere più carte, una per ciascuno dei componenti del nucleo familiare purché abbia compiuto almeno 18 anni.

Questa novità dovrebbe essere attiva già dal mese di agosto 2021, ma i beneficiari del sussidio ne dovranno fare richiesta all’INPS. Si potranno richiedere più carte nel momento in cui l’importo del beneficio è superiore a 200 euro. In tali casi, quindi, a ciascun componente maggiorenne del nucleo beneficiario verrà attribuita una quota del RdC, ma con alcune limitazioni.

Lo stesso decreto del 30 aprile, infatti, fissa anche nuovi limiti di prelievo affinché tutti i componenti del nucleo possano giovare della misura a sostegno del reddito.

RdC con più carte: arrivano nuovi limiti di prelievo

I nuovi limiti di prelievo del RdC variano al variare della composizione del nucleo familiare, ovvero al numero di soggetti con più di 18 anni e di quelli minorenni. Infatti, in seguito all’introduzione della possibilità di richiedere più carte, si è resa necessaria anche la fissazione di nuovi limiti di prelievo agli sportelli ATM.

In ottemperanza al nuovo decreto del Ministero del Lavoro, sono stati fissati i seguenti limiti al prelievo RdC:

  • per ogni carta RdC si potranno prelevare fino a un massimo di 100 euro, nel caso in cui la famiglia sia composta da due individui maggiorenni, a prescindere dal numero di ragazzi under 18 presenti;
  • per ciascuna carta RdC si potranno prelevare fino a un massimo di 80 euro agli sportelli ATM, nel caso in cui la famiglia sia composta da più di due soggetti maggiorenni, a prescindere dal numero di ragazzi under 18 presenti nel nucleo.

Queste nuove modalità di prelievo – e quelle relative al pagamento – verranno adottate nel momento in cui la famiglia inoltrerà la richiesta delle carte all’INPS. Nel dettaglio:

  • per le domande di più carte RdC inoltrate congiuntamente alla richiesta del sussidio, le due novità si applicano dal primo mese di erogazione del reddito;
  • per le domande di suddivisione delle carte presentate successivamente alla richiesta del reddito di cittadinanza, le due novità si applicano dal secondo mese successivo.

Ma quanto spetta a ciascun componente della famiglia grazie alla suddivisione del sussidio in più carte? Scopriamolo insieme.

RdC, quanto spetta ad ogni componente del nucleo?

Dopo la notizia della suddivisione del sussidio RdC in più carte, una per ciascun componente maggiorenne del nucleo familiare, molte persone si stanno chiedendo quanto verrà erogato a ciascuno dei soggetti che compongono la famiglia. Ebbene, ancora una volta, è il decreto del 30 aprile, all’articolo 3, a chiarire ogni dubbio:

Il beneficio ad integrazione del reddito familiare è attribuito ai singoli componenti maggiorenni, riconoscendo a ciascuno la Quota pro-capite.

Ciò significa che ad ogni componente del nucleo familiare viene assegnata la propria quota del reddito. 

Reddito di cittadinanza a rischio cancellazione?

Di eliminazione del RdC se ne parla da anni, ma soprattutto nell’ultimo periodo gli oppositori del sussidio M5s si sono fatti sentire e hanno lanciato al proposta di cancellazione tramite referendum.

Ancor prima, nel momento in cui era attivo il cashback di Stato, alcuni esponenti politici invocavano la cancellazione del sussidio mensile per rifinanziare il rimborso statale sugli acquisti, mentre altri ritenevano entrambe le misure uno “spreco di denaro pubblico”. Se ciò non bastasse, il cashback è stato sospeso per almeno sei mesi, mentre il reddito di cittadinanza continua a pedalare.

Se per il momento l’ipotesi cancellazione è scongiurata, il Ministro Andrea Orlando è pronto a mettere mano al RdC per apportare alcune modifiche. Come hanno fatto notare alcune forze politiche, infatti, esistono delle falle nel sistema, dei malfunzionamenti del RdC che lo rendono una misura inappropriata.

Reddito di cittadinanza: quali modifiche sono in arrivo?

Non sono ancora stati resi noti i piani di azione del Governo nell’attuazione di alcune modifiche al RdC, ma il ministro del Lavoro ha già anticipato qualche notizia. In una sua intervista per Il Foglio, Andreao Orlando ha evidenziato ben tre margini di azione sulla misura:

  • •semplificazione dei PUC (Progetti utili alla collettività);
  • modificare e migliorare i centri per l’impiego;
  • implementare l’istruzione di base per accrescere le conoscenze e le competenze dei cittadini.

Inoltre, un’altra novità particolarmente importante è la figura del Navigator, colui che ha permesso a moltissimi cittadini di ottenere un posto di lavoro grazie al RdC. Purtroppo, per i Navigator i giorni sono contati: non si esclude un licenziamento entro il 2022, visto che già dalla fine del 2021 potrebbero non ottenere una proroga del contratto.

Ma per il Ministro Orlando le priorità ad oggi sono due: anzitutto, superare il blocco dei licenziamenti andando a preservare i posti di lavoro, mentre in secondo luogo occorre avviare un’ampia riforma degli ammortizzatori sociali (sulla quale il Governo è già al lavoro).