Reddito di cittadinanza, pagamenti ora sospesi col coronavirus?

Pagamenti 2020 reddito di cittadinanza, le risorse sono state già stanziate. Ricarica marzo il giorno 27, ma non si può escludere qualche giorno di ritardo. Chiarimenti reddito di cittadinanza, attenzione: l'Inps al momento è chiusa al pubblico, ma riceve via web e telefono, ecco tutte le informazioni di contatto per chiarimenti di qualsiasi tipo sul sussidio.

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Le risorse per i pagamenti del reddito di cittadinanza sono state già stanziate, il che significa che, anche ai tempi del coronavirus, le ricariche ai legittimi beneficiari del sussidio saranno effettuate regolarmente su carta Postepay

Pagamenti 2020 reddito di cittadinanza, le risorse sono state già stanziate

E' giusto precisarlo visto che, con l'Italia attualmente ferma con il decreto 'Io resto a casa', aumentano, da parte di chi percepisce il sussidio, i timori che lo Stato possa sospendere i pagamenti del reddito di cittadinanza. In realtà attualmente l'Italia, grazie anche alle aperture dell'Ue, ha più risorse a disposizione da stanziare in deficit per tutelare le attività produttive e tutti coloro che rischiano, in questo momento difficile, di perdere il posto di lavoro.

Ricarica marzo il giorno 27, ma non si può escludere qualche giorno di ritardo 

Quindi, per quel che riguarda la mensilità di marzo 2020 del reddito di cittadinanza, al momento è tutto confermato sui pagamenti che sono previsti il giorno 27. Senza alcun rischio di sospensione, pur tuttavia, potrebbero esserci dei ritardi nei pagamenti in quanto è vero che gli uffici pubblici sono operativi, ma presso l'Inps e Poste Italiane l'attività è stata ridotta all'essenziale proprio per rispettare le norme in vigore a tutela di coloro che, anche con il decreto 'Io resto a casa', stanno continuando ad andare a lavorare.

Chiarimenti sul reddito di cittadinanza, attenzione: l'Inps al momento è chiusa al pubblico

Per chi volesse contattare l'Inps per chiarimenti di qualsiasi tipo sul reddito di cittadinanza, è bene ricordare che attualmente l'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, proprio nell'ottica di contenimento dei rischi di contagio da coronavirus, è chiusa al pubblico ma riceve comunque in remoto via telefono e web.