Reddito di cittadinanza, si avvicina la scadenza definitiva.
Il decreto Lavoro, approvato in Consiglio dei ministri il 1° maggio e pubblicato il 4 in Gazzetta Ufficiale, ha confermato la cancellazione del RdC e ha fornito nuove informazioni in merito alle misure che la andranno a sostituire.
Viene, dunque, da chiedersi quanto tempo manchi allo stop dei pagamenti. Quando sarà accreditata l’ultima ricarica e cosa bisognerà fare dopo per continuare a ricevere sostegni economici da parte dello Stato?
La risposta a queste domande varia in base al beneficiario. Il governo, infatti, ha previsto due diverse misure in sostituzione al RdC, una riservata alle famiglie in cui sono presenti over 60, minorenni e disabili e un’altra per gli occupabili dai 18 ai 59 anni.
Le date di scadenza variano in base al tipo di beneficiario che ha ricevuto la ricarica di Reddito di cittadinanza fino ad ora.
Ecco perché è importante fare chiarezza e conoscere le date dell’ultimo pagamento RdC prima della definitiva scadenza della misura.
Reddito di cittadinanza, ultimo pagamento per famiglie prima della scadenza definitiva
Per prima cosa, concentriamoci su quelle famiglie al cui interno sono presenti componenti con età pari o superiore a 60 anni, minorenni o componenti con disabilità.
Per questi beneficiari, infatti, con il nuovo decreto Lavoro si è deciso di posticipare la scadenza del RdC. In particolare, questi nuclei familiari avranno diritto a beneficiare della misura fino alla fine dell’anno.
Le famiglie con almeno un minore, un disabile o un over 60, dunque, potranno continuare a ricevere l’accredito fino al 31 dicembre 2023.
È ovvio che, nel frattempo, è indispensabile continuare a possedere i requisiti richiesti per beneficiare del Reddito di cittadinanza. In caso contrario, infatti, e a prescindere dalle novità introdotte dall’esecutivo, il RdC può decadere.
Si ricorda, inoltre, che queste famiglie hanno comunque la possibilità di richiedere il rinnovo della misura entro novembre 2023.
Reddito di cittadinanza, le date dell’ultimo pagamento per gli altri beneficiari
Tutti i beneficiari di Reddito di cittadinanza che non facciano parte di un nucleo familiare in cui sono presenti almeno un over 60, un minore o un disabile, dovranno invece salutare definitivamente il sostegno economico prima della fine dell’anno.
In particolare, facciamo riferimento alla scadenza dei 7 mesi stabilita dall’ultima Legge di Bilancio.
In sostanza, chi beneficia del Reddito di cittadinanza dall’inizio dell’anno in via continuativa non potrà più beneficiare della misura già a partire dal mese di luglio 2023.
Cosa fare dopo la scadenza del Reddito di cittadinanza a dicembre 2023
Veniamo, ora, alle alternative che aspettano la prima categoria di beneficiari di cui abbiamo parlato e, dunque, alle famiglie con almeno un componente over 60, minorenne o disabile.
Come abbiamo visto, questi beneficiari potranno continuare a ricevere l’accredito fino alla fine dell’anno. Dopodiché, nel 2024, il RdC non esisterà più.
Ciò significa che non si avrà più la possibilità di contare su un aiuto economico da parte dello Stato? No, ma il Reddito di cittadinanza verrà sostituto da una nuova misura introdotta dal governo Meloni.
Parliamo dell’Adi, cioè l’Assegno di inclusione che darà la possibilità a queste famiglie, sempre nel limite ISEE di 9.360 euro, di ricevere un assegno mensile di 500 euro, aumentati in base alla scala di equivalenza.
Tuttavia, i componenti della famiglia occupabili non verranno inclusi nel calcolo della scala di equivalenza e, di conseguenza, non contribuiranno ad aumentare il valore dell’assegno. Secondo determinati fattori questi avranno, però, la possibilità di usufruire di un’altra misura (lo strumento di attivazione del lavoro che analizzeremo a breve).
In conclusione, queste famiglie, ricevendo l’ultimo pagamento RdC a dicembre, potranno, nel 2024, fare domanda per beneficiare dell’Adi. Come per il Reddito di cittadinanza, anche in questo caso sarà indispensabile richiedere il modello ISEE a inizio anno.
Cosa fare dopo l’ultimo pagamento RdC a luglio 2023
Coloro che, invece, possono beneficiare del Reddito di cittadinanza solo fino all’arrivo della settima mensilità dovranno fare affidamento sulla seconda misura introdotta dal governo.
Parliamo dello strumento di attivazione al lavoro, l’alternativa all’Adi per gli occupabili tra i 18 e i 59 anni. In questo caso, si ha la possibilità di beneficiare di 350 euro mensili.
Lo strumento di attivazione, però, sarà accessibile solo se il beneficiario sarà impegnato in un percorso di formazione o in progetti utili alla collettività.
Ciò significa che, se ci si trova tra i beneficiari che dovranno dire addio al RdC dopo la settima mensilità, sarebbe conveniente già da adesso mettersi alla ricerca di un corso di formazione.
È possibile accedere allo strumento di attivazione al lavoro, infatti, già a partire da settembre 2023.
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