Reddito di Cittadinanza, mega truffa ai danni dello Stato!

Mega truffa da parte di cittadini stranieri per appropriarsi indebitamente dei soldi previsti dal Reddito di Cittadinanza. Falsi indirizzi di residenza.

Il Reddito di Cittadinanza continua a far parlare di se è purtroppo per una truffa portata avanti dai soliti furbetti che sa veramente di incredibile!

E già perchè di fronte a cittadini che ne avrebbero veramente bisogno o a famiglie in difficoltà economica nonostante percepiscano il sussidio mensile c’è una piccola parte della popolazione, puntualmente a caccia di stratagemmi per potersi accaparrare in maniera illecita i soldi previsti dal Reddito di Cittadinanza.

E’ ovvio che tali comportamenti vanno classificati in maniera indegna, verso una misura che nonostante per alcuni versi non stia funzionando e mi riferisco al lato politiche sul lavoro, dall’altro sta contribuendo in modo importante a tenere fuori una fascia della popolazione, rimasta senza lavoro, a rimanere fuori dalla soglia di povertà. 

Tornando alla truffa che vede protagonisti la banda dei “furbetti del Reddito“, le denunce riguardo la mega truffa dell’indirizzo di residenza sono veramente tante.

Il meccanismo usato per truffare lo Stato ottenendo illecitamente i soldi del RdC verrà approfondito nei paragrafi successivi. 

Come vedremo il punto chiave della truffa è stato nel fornire indirizzi di residenza falsi o addirittura nei casi più eclatanti inesistenti.

Il tutto per raggiungere all’indebita erogazione e concessione del sussidio. Andiamo dunque ad approfondire la questione.

Reddito di Cittadinanza, la mega truffa dell’indirizzo di residenza!

La mega truffa per ottenere illecitamente i soldi previsti dal Reddito di Cittadinanza è inizialmente interessante sapere come sia stata riconducibile a cittadini stranieri.

I furbetti in questione di nazionalità non italiana si presentavano presso gli uffici postali fornendo dati falsi, informazioni sbagliate ed addirittura in diversi casi con passaporto o carta di identità falsi.

Per individuare e smantellare questa rete di cittadini che avevano messo in piedi questa mega truffa è stato fondamentale l’intervento delle forze dell’ordine in particolar modo dei carabinieri.

Una intensa attività investigativa eseguita oltre che per strada, soprattutto attraverso i canali telematici e l’incrocio dei dati, ha infatti permesso ai carabinieri  di portare alla luce alcune anomalie determinanti per scoprire la rete di truffatori del RdC.

Importante anche il contributo all’indagine fornito dal personale in carica presso gli uffici postali oltre che nelle sedi INPS che hanno facilitato il lavoro dei carabinieri segnalando potenziali irregolarità.

Reddito di Cittadinanza: fino a 6 anni di carcere per i trasgressori

Pesanti le sanzioni per i furbetti che si sono resi protagonisti della mega truffa del reddito di Cittadinanza.

Tutti di nazionalità straniera attraverso identità, ma soprattutto indirizzi di residenza falsi, si facevano assegnare il diritto a ricevere il sussidio.

Individuati dalle forze dell’ordine sono stati immediatamente denunciati, è previsto inoltre che vadano a processo in tempi brevi.

Oltre ad una sanzione rischiano seriamente il carcere con pene che partono da un minimo di due anni ad un massimo di sei anni di reclusione. 

Per chi fosse interessato al tema sanzioni per i trasgressori della normativa che regolamenta il Reddito di cittadinanza può consultare quanto riportato sul portale istituzionale redditodicittadinanza.gov.it.

Reddito di Cittadinanza un contributo importante per molte famiglie, ma c’è chi vuole cancellarlo!

Truffe e furbetti continuano a girare intorno al sussidio più discusso della storia italiane.

Parte dell’opinione pubblica oltre che a diverse forze politiche lo vorrebbero cancellare.

E’ il caso del leader di Itali Viva Matteo Renzi che ha di fatto proposto l’abrogazione del RdC attraverso un referendum popolare, convinto del fatto che provvedimenti del genere incitino i giovani all’assistenzialismo e vivere comodi su un divano tutto il giorno anzichè darsi da fare nel cercare un lavoro.

Altri invece sono consapevoli delle inefficienze così come dell’impoertanza del sussidio nato per fornire un sostegno economico momentaneo prima di essere nuovamente inseriti nel mondo del lavoro, ma che ha senza dubbio fallito in questo, visto che ci sono cittadini che ricevono il sussidio in modo continuativo dal 2019 data di approvazione del RdC.

Questa parte composta da cittadini e forze politiche come PD e Movimento 5 stelle continuano a definirlo fondamentale chiedendone la proroga accompagnata da una efficace riforma.

Dello stesso parere il leader Mario Draghi che infatti ha confermato il sussidio anche per il 2022.

Nel biennio appena trascorso segnato dalla pandemia il RdC ha contribuito in modo determinante insieme ai vari bonus e ristori voluti dal Governo a dare un sostegno economico importante a molte famiglie sull’orlo della povertà.  

Reddito di Cittadinanza: in molti lo hanno usato per saldare debiti

In pochi sanno che diverse famiglie che percepiscono il Reddito di Cittadinanza hanno utilizzato i soldi provenienti dal sussidio, non solo per far fronte alle spese quotidiane come comprare alimenti, fare la spesa o pagare bollette, ma anche per per saldare situazioni debitorie in cui versavano. 

E’ il caso di rate d’affitto o di mutuo arretrate e che dunque si erano accumulate nel tempo.

Questi aspetti emergono da alcuni dati pubblicati dall’INPS insieme ad un approfondimento da parte del Sole 24 ore.

In pratica le famiglie che hanno usato i soldi provenienti dal Reddito di cittadinanza per saldare parte dei propri debito ammonterebbero a circa il 40% di tutti i percettori RdC.

Per avere un quadro più preciso aggiungiamo che di questo 40% la maggior parte è residente al sud o sulle isole.

Inoltre continuando a segmentare ci accorgiamo che la maggior parte di questa categoria di cittadini ha più di 35 anni e sono in quasi tutti uomini.

Insomma il Reddito di Cittadinanza nonostante le numerose inefficienze che il Governo sta tentando di aggiustare, rappresenta un importante sostegno capace di migliorare la qualità di vita delle famiglie che lo percepiscono non solo dal punto di vista economico, ma anche psicologico e sociale.

Altro dato interessante è rappresentato dal 58,5% dei percettori che continua a sostenere di disporre di un reddito insufficiente alle proprie necessità di vita.

Motivo ulteriore per il quale quello che va fatto è migliorare il lato che prevede il reinserimento nel mercato del lavoro.

Reddito di Cittadinanza: cosa fare in caso di smarrimento della carta?

Cerchiamo in questo paragrafo finale di dare invece qualche indicazione utile, pratica, che difficilmente si riesce a trovare on-line e più precisamente:

Cosa fare nel caso di smarrimento della carta di credito sul quale Poste Italiane accredita mensilmente il Reddito di Cittadinanza?

Fermi, niente paura, dalle indicazioni che arrivano da Poste Italiane la prima cosa da fare è telefonare al numero verde gratuito e bloccare la carta, in seconda battuta chiederne l’emissione di una nuova. 

Il blocco della carta previene la possibilità a chi l’abbia rubata o trovata di usarla per scopi personali.

L’operazione va fatta telefonando al numero verde gratuito 800.00.33.22 oppure dall’Estero al numero +39.02.82.44.33.33.

Il secondo step è denunciare rapidamente l’accaduto all’Autorità Giudiziaria o alle forze dell’ordine.

Solo dopo questi due step ci si potrà recare presso uno degli uffici di Poste Italiane presenti sul territorio per chiedere una nuova card sul quale tornare a ricevere i soldi previsti mensilmente dal Reddito di Cittadinanza.

Da segnalare che la nuova carta si riceverà con all’interno la giacenza presente sulla vecchia carta nel momento dello smarrimento. 

E con questo è tutto, avremo sicuramente da informarvi nel corso del 2022 su tutte le novità che caratterizzeranno il Reddito di Cittadinanza soprattutto alla luce della riforma introdotta nell’ultima Legge di Bilancio.

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