Si chiamerà reddito di emergenza e costituisce uno dei nuovi pilastri che sta costruendo il Governo di Giuseppe Conte per aiutare tutte quelle persone che per colpa dell'emergenza coronavirus stanno perdendo il proprio posto di lavoro. Sono giorni e settimane, infatti, che il premier Conte e gli tutti i ministri stanno sottolineando che nessuno resterà indietro. Le forme di sostegno arriveranno ovunque e tutti saranno aiutati.
Al momento, un po' ovunque, sembra che ci siano state solo buone intenzioni, ottime parole, ma nei fatti ben poco. L'unica intenzione che sembrava fosse evidente, era quella di aiutare quanti erano in difficoltà economica compresi i lavoratori in nero. Il Governo avrebbe studiato varie proposte, prima tra tutte quella del Reddito di Quarantena, da erogare a tutti i cittadini italiani. Si tratterebbe, in estrema sintesi, di un Reddito di Emergenza, che potrebbe diventare un sussidio a favore di moltissime categorie professionali che, per varie ragioni, sono state costrette a casa dal Coronavirus senza alcuna fonte di reddito.
Reddito di Emergenza: che cos'è e come funziona
Il Reddito di emergenza, abbreviato in REM, dovrebbe essere una forma di sussidio rivolta a tutti quei lavoratori rimasti disoccupati. A coniare il termine è stato il sottosegretario Laura Castelli che, nel corso di una intervista al quotidiano La Stampa, ha proposto appunto un reddito che potesse tutelare tutte quelle persone, dipendenti o liberi professionisti, che a causa della serrata governativa non possono più lavorare.
Reddito di emergenza: chi lo potrà chiedere
Teoricamente, la base di partenza per il reddito di emergenza potrebbe essere il bonus di 600 euro già stanziato per le partite IVA e che potrà essere richiesto a partire dal 1 aprile. Sicuramente, comunque, non dovrebbe trattarsi di una misura una tantum, ma dovrebbe funzionare come il reddito di cittadinanza. Sarà rivolto anche a professionisti e a chi lavora in nero.
Una delle altre ipotesi potrebbe essere quella di alalrgare la platea dei ricettori del Reddito di Cittadinanza, rivedendo i vincoli patrimoniali della misura. La proposta arriva dal ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli e dal ministro per il Sud Giuseppe Provenzano.
Secondo le prime stime, potrebbero essere interessati al Reddito di Emergenza almeno 10 milioni di cittadini. Rientrano tra questi:
- professionisti;
- lavoratori stagionali del settore turistico (camerieri, personale di cucina, bagnini e assistenti vari, personale di piano, portieri e così via);
- badanti e colf;
- tutti i lavoratori del sommerso.