REM: in arrivo novembre e dicembre. Come usarli al meglio

Il Decreto Ristori ha rinnovato il REM. Altri due mesi di proroga, novembre e dicembre 2020, ciascuno con erogazioni INPS variabili da 400 a 840 Euro, in base al nucleo familiare. Il rinnovo sarà automatico per chi ha già inoltrato domanda a settembre per la terza mensilità. Per i nuovi percettori di REM la scadenza per richiedere le mensilità è fissata al 30 novembre.

Image

 Riparte il Reddito di Emergenza con altri due mesi a conclusione del 2021. Il Decreto Ristori proroga una delle misure di sostegno, nate a seguito pandemia, fra quelle con più scarso appeal fra la cittadinanza.

Novembre e dicembre sono le due mensilità, con importi variabili da 400 a 840 Euro ciascuna, che verranno erogate automaticamente per chi ha già fatto richiesta della scorsa terza mensilità, e a seguito di domanda per chi non ha mai fatto richiesta del sussidio. Quando presentare domanda? Entro il 30 novembre tramite modello predisposto dall’INPS, nei prossimi giorni operativo sul sito istituzionale.

Cos’è il Reddito di Emergenza INPS

Il REM è la misura provvisoria di sostegno economico, erogata dall’INPS, e istituita nello scorso mese di maggio, quando in piena crisi pandemica il Governo la inserì nel Decreto Rilancio a favore dei nuclei familiari che si erano venuti improvvisamente a trovare in difficoltà causa Covid-19.

Il REM è partito con in programma l’erogazione di sole due mensilità, giugno e luglio 2020. Successivamente il Decreto Agosto, complice anche lo scarso successo mostrato dal provvedimento, ha prorogato il REM anche per il mese di settembre. In verità, ancora adesso molti beneficiari sono in attesta della terza rata, quando si è già definita la seconda proroga di due mesi.

Il suo fine specifico è quello di supportare economicamente le famiglie che vivono un disagio economico e che non potendo percepire il Reddito di Cittadinanza si trovano prive di reddito. La fascia di popolazione a cui si rivolge è prevalentemente quella impiegata in occupazioni saltuarie e giornaliere, attività cioè che non sono in grado di fornire una fonte di reddito costante.

Il Decreto Ristori ha prorogato il REM di altri 2 mesi, novembre e dicembre, stanziando a questo fine 452 Milioni di Euro. La misura di sostegno è a favore sia di chi ha ne ha già fruito nei mesi scorsi, e sia di chi non ne ha mai fatto richiesta. 

Il Reddito di Emergenza è incompatibile con il il Reddito di Cittadinanza, ovvero se si è già percettori di RdC non è previsto l’accoglimento della domanda di REM. Tuttavia questa seconda proroga può rappresentare un’interessante opportunità di percepire un sussidio economico anche per chi in novembre o dicembre sarà in attesa di rinnovare il Reddito di Cittadinanza scaduto al termine dei 18 mesi.

A chi è rivolto il Reddito di Emergenza

Come per il RdC, il Rem è una prestazione a favore del nucleo familiare e non al singolo richiedente. L’accoglimento della domanda di beneficio è vincolata alla presenza di alcuni requisiti reddituali.

Innanzitutto, il componente del nucleo familiare che fa richiesta del sussidio deve essere cittadino italiano, mentre il valore del reddito familiare riferito al mese di settembre 2020 deve essere inferiore alla quota potenzialmente spettante del beneficio.

È previsto anche il requisito Isee che non può essere superiore ai 15 mila Euro, mentre il valore del patrimonio immobiliare familiare, con riferimento al 2019, deve essere inferiore ai 10 mila Euro, incrementabili di 5 mila Euro per ogni componente familiare oltre al richiedente, fino al raggiungimento della soglia massima di 20 mila Euro. In presenza di soggetti disabili e non autosufficienti all’interno del nucleo familiare, il Decreto Rilancio prevede l’incremento di ulteriori 5 mila Euro per ciascuno di essi.

Il Reddito di Emergenza non viene erogato a favore di nuclei familiari in cui uno o più componenti hanno percepito, o stanno percependo indennità Covid-19, ovvero i sostegni economici a favore di categorie di lavoratori le cui attività lavorative sono state colpite dall’emergenza sanitaria. Stiamo parlando dei liberi professionisti titolari di partita IVA, lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali artigiani, commercianti e coltivatori diretti, lavoratori del settore agricolo, dello spettacolo, i marittimi, gli intermittenti, gli stagionali del turismo e stabilimenti balneari, lavoratori domestici, autonomi privi di partita IVA, lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e gli incaricati alle vendite a domicilio.

Quanto spetta di Reddito di Emergenza INPS

Anche per questi due mesi di proroga, novembre e dicembre, il metodo di calcolo della quota mensile rimane invariato. La base di partenza continua a essere la composizione del nucleo familiare, sulla quale viene modulato l’importo attraverso la scala di equivalenza. All’aumentare del numero di componenti aumenterà anche l’importo percepito.

Si parte dal minimo di 400 Euro per il nucleo composto da una sola persona, fino ad arrivare al massimo di 800 Euro erogato a favore del nucleo composto da tre adulti e due minori. In presenza di componenti in condizioni di disabilità grave o non autosufficienti, la scala di equivalenza prevede un ulteriore aggiustamento, portando l’importo massimo erogabile dall’INPS a 840 Euro.

Il riconoscimento delle quote delle mensilità di novembre e dicembre sarà effettuato nel limite di spesa dei 452 milioni di Euro stanziati dal Governo per la proroga del REM.

Come richiedere i mesi di novembre e dicembre 2020 del REM

Chi ha presentato domanda a settembre per ricevere la mensilità di ottobre, le due mensilità di novembre e dicembre verranno erogate automaticamente dall’INPS. Non è necessaria alcuna azione per ottenere l’accredito dei due importi sul proprio Iban.

Per tutti gli altri soggetti che non hanno presentato istanza a settembre, sarà necessario inoltrare domanda telematica all’INPS tramite il modello predisposto sul sito web entro il 30 novembre 2020. A oggi l’accesso alla procedura non è ancora disponibile, ma sarà cura dello stesso INPS darne comunicazione ufficiale mediante circolare.

La domanda di REM potrà essere inoltrata autonomamente accedendo al portale INPS con le proprie credenziali, oppure rivolgendosi a un CAF, patronato o intermediario autorizzato.

Quali sono le tempistiche del Reddito di Emergenza? Se ci basiamo su quanto si è potuto osservare con le precedenti tre mensilità, in media l’erogazione avviene entro 30-35 giorni dal giorno di accettazione della domanda di REM.

Come utilizzare al meglio il Reddito di Emergenza

Abbiamo visto come REM e Reddito di Cittadinanza siano incompatibili fra loro: il percettore di RdC, infatti, vedrà respinta la propria domanda di REM. Esiste tuttavia la possibilità di combinare le due misure di sostegno in una sequenza temporale, sfruttando il mese di sospensione del RdC a seguito della sua naturale scadenza al termine dei 18 mesi.

Se il percettore di RdC ha il sussidio in scadenza, e il mese di pausa necessario alla sua riattivazione, a seguito di domanda, cade in novembre o dicembre, per quella finestra temporale potrà fare richiesta di REM. Otterrà così una mensilità di REM in attesa della regolare ripartenza del Reddito di Cittadinanza.

I percettori di Pensione di Cittadinanza non possono mettere in atto questa strategia, in quanto alla scadenza dei 18 mesi la misura di sostegno si rinnova automaticamente, senza la finestra temporale di un mese sospensione.

Lo scarso successo del Reddito di Emergenza

L’obiettivo iniziale del Governo era di raggiungere 2 milioni di persone. Il REM avrebbe dovuto cioè sostenere, almeno in parte, le necessità di tutti i nuclei familiari rimasti tagliati fuori dalle altre misure di sostegno attivate a seguito della crisi epidemiologica.

Già alla prima scadenza di presentazione delle domande, prorogata dal 30 giugno al 31 luglio, la platea dei potenziali beneficiari si attestò a quota 500 mila, mentre il Governo aveva preventivato almeno 850 mila domande. Lo stesso Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, confermò 457 mila istanze, oltre la metà delle quali respinte in quanto incomplete o prive dei requisiti richiesti. A luglio i nuclei familiari che avevano beneficiato del REM erano poco più di 200 mila, concentrate in gran parte in Sicilia, Campania e Lazio. Decisamente un insuccesso per la misura di sostegno, di cui ancora oggi si fatica a trovare la causa.

Perché il Reddito di Emergenza INPS non ha avuto successo

Sono state avanzate alcune ipotesi volte a chiarire le ragioni di questo insuccesso.

Si è parlato di un difetto della scala di equivalenza che va a penalizzare le famiglie numerose rispetto ai nuclei familiari piccoli, difetto peraltro presente anche nel RdC, con cui il REM condivide la scala. Un nucleo di 5 persone, ad es. percepisce 800 Euro, mentre un nucleo di una sola persona ottiene 400 Euro mensili.

Si è detto anche che forse il REM non è stato adeguatamente pubblicizzato dal Governo, e che questa scarsa conoscenza della misura fra la cittadinanza ha influito negativamente sul numero di domande presentate.

Alcuni osservatori hanno poi fatto notare che il REM è una misura provvisoria che si estingue in un periodo troppo breve per riuscire a fare presa nelle famiglie. Altri, invece hanno ancora proposto come ulteriore causa dell’insuccesso lo stigma sociale a cui andrebbe incontro chi fruisce di aiuti economici, pur essendone in pieno diritto. Si parla di almeno un 20% della popolazione che rifiuta i benefici offerti dallo Stato perché trova difficoltà a riconoscere di essere in una situazione di disagio economico e teme gli svantaggi sociali che potrebbero derivare dall’accettazione di un aiuto economico.

Infine si è avanzata anche una spiegazione di tipo squisitamente sociologica, che mette in primo piano il sistema sociale italiano e la forza dei vincoli familiari, in grado di consolidare reti di solidarietà capaci di iniziative di volontariato a favore di chi si trova in situazioni di disagio.

Tutte le ipotesi avanzate potrebbero contenere un fondo di verità che ha portato moltissimi nuclei familiari a ignorare le passate mensilità di Reddito di Emergenza.

Vedremo la nuova proroga per i mesi di novembre e dicembre 2020 quale presa avrà sul pubblico. Soprattutto alla luce delle intenzioni del Governo di rendere più snella e rapida l’erogazione di questa nuova tranche di Reddito di Emergenza.