Reddito di Emergenza, proroga 2022: ci sarà? Novità in vista

Si torna a discutere del Reddito di Emergenza. La proroga al 2022, non concessa dalla Legge di Bilancio, potrebbe arrivare nel corso dell'anno. La novità.

Il Reddito di Emergenza continua a far parlare di sé anche a Legge di Bilancio 2022 ormai approvata e in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Fortunatamente arrivano solo buone notizie.

Mentre la Manovra non stabilisce una proroga del Reddito di Emergenza, a tutto vantaggio del Reddito di Cittadinanza che dal nuovo anno sarà potenziato, rimane ancora aperto uno spiraglio di speranza per il suo rinnovo.

Maggiori informazioni sulla questione proroga o non proroga del Reddito di Emergenza le trovate nel video YouTube di Redazione The Wam.

Non occorre andare molto indietro nel tempo per risalire all’ultima delle quattro rate di Reddito di Emergenza previste dal Decreto Sostegni bis, quella di settembre 2021

Ebbene, anche se sono trascorsi mesi e la proroga 2022 del REm non trova posto nella Legge di Bilancio 2022 ciò non significa che non ci sarà. Il futuro dell’agevolazione è tutt’altro che scritto.

Frequentemente si dà per scontato che le Manovre di Bilancio siano l’unico strumento in grado di mettere nero su bianco il rinnovo al prossimo anno delle misure già attive. Non è assolutamente così.

Nel caso del Reddito di Emergenza molte parti politiche, già da tempo, chiedono la proroga 2022 del REm con un Decreto specifico che stabilisca tre o quattro nuove rate aggiuntive.

In realtà, considerata la natura emergenziale della misura, ci si aspettava un suo rinnovo automatico con l’arrivo della proroga allo Stato di Emergenza, estesa fino alla fine di fine di marzo 2022.

Non tutto però è perduto. Se per rifinanziare ulteriori pagamenti INPS di Reddito di Emergenza 2022 servono circa 700 milioni di euro, un esborso insostenibile per le casse statali, le risorse necessarie potrebbero arrivare dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Un’ipotesi questa che va ad aggiungersi alle altre sempre aventi ad oggetto la proroga del Reddito di Emergenza nel 2022. Vediamo subito di quali si tratta.

Reddito di Emergenza: come funziona e quali rate sono state pagate dell’INPS

Prima di soffermarci sulle novità 2022 riguardanti il Reddito di Emergenza, illustriamo brevemente come funzionava il contributo la cui introduzione si deve al Decreto Rilancio 2020.

Il REm è un aiuto voluto dal Governo italiano come sostegno alle famiglie in difficoltà economica che hanno visto peggiorare la propria condizione a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. A ciascun nucleo familiare viene assegnato un contributo variabile da un minimo di 400 euro ad un massimo di 800 euro nel rispetto di specifici requisiti reddituali.

Allo stesso modo del Reddito di Cittadinanza può essere richiesto da un solo componente, ma potrà poi usufruirne l’intera famiglia.

Eppure, dall’introduzione e fino alla sua naturale scadenza, il Reddito di Emergenza ha subito non solo una serie di proroghe, ma anche dei ritocchi della sua disciplina.

La prima proroga del REm è stata disposta dal Governo Draghi grazie al Decreto Sostegni I, per mezzo del quale sono state previste altre tre rate aggiuntive del contributo relative alle mensilità di marzo, aprile e maggio 2021.

Il provvedimento, inoltre, è intervenuto anche sui requisiti da possedere per ottenere il riconoscimento del Reddito di Emergenza rendendo la misura accessibile a più beneficiari.

Altra modifica si è avuta poi con il Decreto Sostegni bis, entrato in vigore lo scorso 26 maggio, che sanciva l’introduzione di nuovi pagamenti INPS REm fino a settembre 2021, l’ultima delle quattro rate aggiuntive concesse ai beneficiari dell’agevolazione. 

L’attesa, dopo l’ultima rata Rem di settembre, era tutta per la Legge di Bilancio 2022, che però ha tradito ogni aspettativa: il Reddito di Emergenza non ha ottenuto la proroga al 2022 e nel nuovo anno cessa di esistere per carenza di risorse.

Ma la questione rimane ancora aperta. Un passo verso la riconferma del Reddito di Emergenza potrebbe venire da altre fonti, ad esempio dal Recovery Fund

Niente REm nella Legge di Bilancio 2022. La proroga ci sarà con il PNRR?

Lo abbiamo anticipato in apertura di articolo: la Legge di Bilancio 2022 ha bocciato tutti gli emendamenti riguardanti una proroga del Reddito di Emergenza nell’anno appena iniziato.

Purtroppo, la decisione è legata ancora una volta all’insufficienza di risorse economiche utili a coprire nuove rate di REm nel 2022. A conti fatti, la proroga del Reddito di Emergenza avrebbe sottratto alle casse dello Stato oltre 700 milioni di euro. Una cifra non di certo esigua.

I fondi a disposizione, infatti, sono stati dirottati tutti verso gli ammortizzatori sociali e nel rafforzamento del Reddito di Cittadinanza.

Ciò non significa che tutto sia perduto. Seppur la Legge di Bilancio ha ufficialmente escluso una proroga del REm nel 2022, l’aiuto economico necessario a finanziare nuove rate di Reddito di Emergenza potrebbe arrivare da una diversa fonte, nello specifico dal Recovery Plan.

Recentemente abbiamo assistito alla conversione in Legge del Decreto Recovery, e lo stesso a sorpresa potrebbe fornire tutte le informazioni utili su un eventuale rinnovo dell’agevolazione.

Non c’è, infatti, da escludere una proroga del Reddito di Emergenza 2022 ad anno già iniziato, anche perché la proroga dello Stato di Emergenza a fine marzo 2021, a cui è sottilmente legato, è stata disposta solo da qualche giorno a questa parte.

Reddito di Emergenza e Reddito di Cittadinanza: quali sono le differenze?

Se il discorso sulla proroga 2022 del REm non è affatto chiuso, poiché sono tante le parti politiche che continuano a chiedere a gran voce una sua proroga al 2022, vediamo di chiarire la differenza con il Reddito di Cittadinanza.

Questo perché molto spesso i cittadini tendono a fare confusione fra i due sussidi considerandoli molto simili. In effetti, le due misure non sono completamente estranee.

Un legame, seppur sottile, tra Reddito di Emergenza e Reddito di Cittadinanza esiste e va ricercato nel Decreto Rilancio.

Con il provvedimento (DL 34/2020), l’allora Governo Conte, introduceva il Reddito di Emergenza come sostegno economico rivolto a chi era stato escluso dal RdC.

Il REm veniva preferito al Reddito di Cittadinanza per i requisiti di accesso meno stringenti. Nello specifico, potevano richiedere il Reddito di Emergenza i cittadini residenti in Italia, non percettori di altre agevolazioni legate al reddito, Reddito di Cittadinanza incluso.

Bastava avere un ISEE non superiore a 15.000 euro e un reddito ad aprile 2021, o nel mese che precede i pagamenti INPS, non eccedente l’importo della rata mensile di REm.

In aggiunta, veniva richiesto un patrimonio mobiliare di non oltre 10.000 euro, con l’aggiunta di 5.000 euro per ogni componente del nucleo familiare oltre il primo, senza però superare i 20.000 euro.

Reddito di Emergenza: più beneficiari del Reddito di Cittadinanza! Perché?

Messo da parte il Reddito di Emergenza, vediamo quali sono i requisiti previsti per l’accesso al Reddito di Cittadinanza. Anticipiamo fin da subito che l’RdC ne prevede di più.

Innanzitutto, possono accedere al Reddito di Cittadinanza solo i cittadini residenti in Italia da almeno 10 anni, l’ISEE non dovrà superare la soglia di 9.360 euro (più bassa del REm) e il patrimonio mobiliare non dovrà superare il tetto massimo di 10.000 euro, comprese tutte le maggiorazioni, partendo dai 6.000 euro.

E anche gli importi saranno differenti non solo nelle cifre, ma anche nella modalità di calcolo.

Le somme spettanti di Reddito di Emergenza, infatti, verranno stabilite prendendo in considerazione la composizione numerica del nucleo familiare, mentre per il Reddito di Cittadinanza entrano in gioco altri fattori come il fatto di essere in affitto o proprietari dell’immobile.

Di conseguenza, il Reddito di Emergenza abbraccia una platea di beneficiari più estesa rispetto a quella del Reddito di Cittadinanza, anche se questo non è l’ultimo aspetto che differenzia le misure.

Va infatti ricordato che il REm è un aiuto economico temporaneo che, casualmente, è stato rinnovato ad ogni proroga dello Stato di Emergenza.

L’RdC, invece, è una misura a carattere permanente che garantisce a chi presenta domanda all’INPS 18 mensilità da rinnovare alla scadenza.

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
778FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate