Rem, bonus baby sitter, bonus bollette: verso stop

In questi mesi abbiamo sentito pronunciare migliaia di volte il termine "bonus" e probabilmente, i più informati, sapranno benissimo che il 31 luglio sarà l'ultimo giorno utile per richiedere il reddito di emergenza, il bonus baby sitter ed il bonus bollete. I Caf sono pieni di appuntamenti e, mettersi in contattato con loro, non è facile.Lo stato di emergenza è stato prolungato fino ad ottobre; il cittadino quindi, continuerà ad essere supportato a livello economico dallo Stato? Staremo a vedere, in molti attendono, impazienti, sviluppi.

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Reddito di emergenza, bonus baby sitter e bonus bollette son tutti aiuti, erogati dallo Stato, in scadenza a fine luglio. La domanda sorge spontanea: e poi, come si potrà andare avanti vista la gravissima crisi economica post Covid-19? Per ora non ci sono ancora informazioni concrete su quello che ci preserverà il prossimo futuro. Non ci resta quindi che aspettare nuove direttive da parte del Governo. Ad oggi, l’unico dato certo è il 31 luglio. Data in cui vedremo scadere non solo il reddito di emergenza, ma anche tutti i bonus disponibili attualmente.

Reddito di emergenza

Il Decreto Rilancio propose il reddito di emergenza (Rem) (Art. 82 del decreto legge del 19 maggio 2020 n°34). Si tratta cioè di un contributo economico destinato ai nuclei familiari che, a causa Covid-19, hanno dovuto affrontare una condizione economica particolarmente delicata e fragile (Art. 82 commi 2, 3 e 6).Il reddito di emergenza viene erogato in due quote da 400 euro l’una, il massimo percepito sono dunque 800 euro. La cifra varia a seconda dell’Isee ed in base al numero di componenti della famiglia. Se un membro invece risulta essere gravemente disabile, l’assegno può arrivare alla cifra massima di 840 euro.Nel caso in cui venga erogato il reddito di emergenza erroneamente, senza cioè averne i requisiti, il richiedente dovrà poi restituire tutto quello che ha percepito. Ma non solo. A suo carico ci saranno poi anche delle sanzioni previste dalla Legge.

Reddito di emergenza: i requisiti per ottenerlo

Se pensate basti semplicemente fare domanda per ottenerlo, bè, vi sbagliate di grosso. Per vedersi accettata la domanda, bisogna rientrare nei parametri che lo Stato ha deciso, e sono:-    Reddito familiare di aprile inferiore a 400 euro lordi.-    Il patrimonio mobiliare deve essere inferiore a 10.000 euro (da conteggiare nel seguente modo: 5.000 euro ogni componente successivo al primo per un massimo di 20.000 euro. Facciamo un esempio: in una famiglia con due genitori ed un figlio a carico, il reddito massimo dovrà essere di 20.000 euro e bisogna rimanere all’interno di questa cifra se si vuole essere ritenuti idonei.Se all’interno del nucleo familiare un componente è, purtroppo, affetto da gravi disabilità o non auto sufficiente, il reddito massimo si alza a 25.000 euro.(Articolo 4, comma 2 ed articolo 5, comma 4, del DPCM n°159 del 2013).-    L’Isee deve essere inferiore a 15.000 euro.-    Residenza in Italia – al momento della domanda – verificata al solo componente della famiglia che lo richiede.

Come richiedere il reddito di emergenza

Richiedere il Rem è semplice. Sarà sufficiente recarsi ad un Caf (centri di assistenza fiscale) convenzionato con l’Inps o, eventualmente, ad un patronato. Basterà prendere un appuntamento e poi loro procederanno con tutta la burocrazia.Quando presenterete la domanda, dovrete portare con voi una Dichiarazione Sostitutiva Unica ai fini Isee, ordinario o corrente, ove cioè sia possibile verificare ed attestare il valore dell’Isee e la composizione del nucleo familiare.Se in famiglia sono presenti anche dei minorenni, dovrete necessariamente presentare l’Isee minorenni in luogo di quello ordinario. Tenete presente che, dovrete presentare anche, il DSU.Se invece siete persone tecnologiche, potete far richiesta voi stessi collegandovi direttamente sul sito dell’Inps ed inoltrare in autonomia la domanda. Per autentificarsi è necessario essere in possesso di: PIN Inps, SPID, CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi)

Reddito di emergenza, ecco chi non ne ha diritto

Rientrare nei parametri imposti dal Governo non è proprio semplice per tutti, vediamo quindi chi ne risulta escluso:-    Chi nel proprio nucleo familiare, anche un solo componente, è titolare di una pensione diretta o indiretta.-    Siete non idonei se al momento della presentazione della domanda avete un lavoro dipendente e la vostra retribuzione lorda supera il Rem, che ricordiamo essere di appena 400 euro.-    Se già percepite il reddito di cittadinanza, non avete il diritto di ricevere il Rem.-    Chi ha ricevuto i bonus di 600 euro previsti dal Decreto Cura Italia.-    Chi, nel momento in cui inoltra la domanda, sta scontando una pena detentiva.-    Persone ricoverate presso una struttura per anziani, o in altre strutture residenziali, con una retta a totale carico dello Stato o di qualsiasi altra amministrazione pubblica.

Rem, NASpI e Reddito di Cittadinanza: sono compatibili?

No, purtroppo non lo sono. Il reddito di emergenza è stato studiato per chi ha gravi difficoltà economiche e per chi non percepisce alcun bonus o sussidio. Quindi, chi riceve la disoccupazione non può fare richiesta del reddito di emergenza.Non è compatibile nemmeno col Reddito di Cittadinanza. Quest’ultimo è destinato a tutte quelle famiglie che non percepiscono un reddito o un altro bonus, qualsiasi esso sia. Quindi no, se percepite già quest’ultimo non potrete godere anche del Reddito di emergenza.

Bonus baby sitter

Il bonus baby sitter 2020 è un incentivo, un aiuto economico, previsto dal Decreto Cura Italia inizialmente e dal Decreto Rilancio poi. Lo scopo di questo bonus è quello di aiutare, economicamente, i genitori, che durante l’emergenza sanitaria da Coronavirus hanno comunque lavorato nonostante il problema organizzativo. Le scuole, di ogni ordine e grado, hanno chiuso le serrande a febbraio creando così delle problematiche a tutti quei genitori che dovevano, nonostante tutto, presentarsi al lavoro.Ma oltre al disagio organizzativo, c’è stato anche quello economico.

Bonus baby sitter o congedo parentale?

Il Decreto Cura Italia ha pensato anche alle famiglie dove entrambi i genitori sono lavoratori e che quindi, si sono ritrovati, dalla sera alla mattina, i bambini a casa da scuola. A partire da marzo, è stato possibile usufruire del congedo parentale, ovvero di un permesso pari a 15 giorni che permette di stare a casa con i figli di età non superiore ai 12 anni. È possibile usare i giorni a propria disposizione per un periodo continuativo o frazionato, in base alle personali esigenze.Entrambi i genitori lo posso richiedere ed usarlo in modo alternato.In alternativa al congedo parentale, è possibile scegliere il bonus baby sitter. Un bonus questo, che può essere utilizzato anche per il pagamento dei centri estivi.

Bonus baby sitter: da chi può essere richiesto?

Il bonus baby sitter abbraccia molte categorie, e queste che seguono lo possono richiedere:-    Dipendenti del settore privato-    Iscritti in via esclusiva alla gestione separata-    Autonomi iscritti all’Inps-    Autonomi iscritti alle casse professionali-    Coloro che lavorano in campo sanitario che sia esso pubblico o privato (medici, infermieri, tecnici di laboratorio biomedico, tecnici di radiologia medica, operatori sociosanitari)

Quanto dura e quanto ammonta il bonus baby sitter?

Il bonus baby sitter verrà applicato solo per il 2020, e cioè, solo per l’anno corrente. Per quanto concerne invece il suo ammontare, si tratta di 1.200 euro (massimo) per ogni nucleo familiare.Può essere richiesto da chi ha figli di età inferiore a 12 anni. Nel caso invece ci siano in famiglia bambini o ragazzi affetti da disabilità, i limiti di età scompaiono. Nella fattispecie invece dei dipendenti sanitari, il bonus baby sitter, è più cospicuo. Arriva cioè a ben 2.000 euro.

Da chi viene erogato il bonus baby sitter?

Il bonus baby sitter viene erogato dall’Inps mediante il Libretto Famiglia. Dovrete quindi registrarvi sul sito dell’Inps e selezionare la voce “prestazioni occasionali” per poi cliccare sul “libretto famiglia”. A questo punto, dovete selezionare una delle seguenti voci:-    Utilizzatori di libretto famiglia.-    Prestatori di servizi di baby sitting. Dopodiché vi verranno fornite tutte le informazioni tecniche per proseguire.

Come utilizzare il bonus baby sitter?

Oltre che per il pagamento di una baby sitter, il bonus può essere utilizzato anche per il pagamento di altri servizi, quali:-    Iscrizione ai servizi integrativi per l’infanzia.-    Iscrizione ai servizi socio educativi del territorio.-    Iscrizione ai centri educativi e rieducativi. -    Acceso ai servizi per la prima infanzia.

Bonus baby sitter: i nonni possono beneficiarne!

Che i nonni siano alleati preziosi delle famiglie, lo si sa già. Che facciano da baby sitter ai nipoti quando i figli sono al lavoro, si sa anche questo. I sacrifici sono tanti, e proprio per questo, il Governo ha ben pensato di estendere anche a loro la possibilità di godere del suddetto buono. Lo ha comunicato lo scorso giugno l’Inps. L’unica postilla, quella fondamentale, è che i nonni non devono essere conviventi della persona che ha richiesto il bonus.Non solo, ma i vari aggiornamenti ci comunicano che anche gli zii possono beneficiarne.

Bonus bollette

Altro bonus più che gradito è stato quello sulle bollette, uno sconto cioè su luce, gas ed acqua. Sono degli aiuti - introdotti dal Governo e resi operativi da ARERA – per chi si trova in una situazione economica piuttosto grave.Per godere di questi aiuti e quindi per poter fare richiesta, il modello Isee non deve essere superiore a 8.256 euro. Nel caso invece di famiglie numerose, e cioè con più di tre figli a carico, l’Isee sale a 20.000 euro.È richiedibile anche da coloro che percepiscono il reddito o la pensione di cittadinanza, a prescindere dal valore dell’Isee. Ma non è finita qui. Hanno diritto al bonus bollette anche tutti quei contribuenti che si trovano in gravi condizioni di salute (disagio fisico) e che hanno la necessità di utilizzare apparecchi medici, indispensabili per la loro sopravvivenza, alimentati ad energia elettrica.

Quanto si risparmia con il bonus bollette?

Il bonus elettrico, e quindi per quanto concerne le bollette della luce, prevede una scontistica che va dai 125 euro ai 173 euro, in base al numero di componenti della famiglia. Il bonus del gas invece, il suo importo, è calcolato in base alla zona climatica ed in base, anche in questo caso, al numero dei componenti della famiglia.Di norma comunque, il bonus parte da un minimo di 32 euro fino ad un massimo di 246 euro.

Dove chiedere il bonus?

Sul sito internet di ARERA è possibile leggere tutte le informazioni del caso. Tuttavia, la domanda dovrà essere presentata presso il Comune o presso i Caf con un’unica richiesta per entrambi i bonus.Una volta accettata la domanda, quest’ultima ha validità per 12 mesi. Se i requisiti rimarranno tali, sarà possibile, anzi, sarà necessario, rinnovare la richiesta anno dopo anno. L’importante sarà farlo un mese prima rispetto alla data di scadenza.

Documentazione necessaria per la richiesta del bonus bollette

Per inoltrare la domanda è necessario presentare i seguenti documenti:-    Documento di identità.-    Eventuale allegato D di delega.-    Modulo A compilato.-    Attestato Isee in corso di validità.-    Presentare i codici fiscali di tutti i membri del nucleo Isee.

Rem, bonus baby sitter e bonus bollette: tutto in scadenza!

Reddito di emergenza, bonus baby sitter e bonus bollette (chiamato anche bonus sociale) stanno per salutarci definitivamente. Ebbene sì, il 31 luglio prossimo sarà l’ultimo giorno utile per farne richiesta. Il tempo è scaduto e in molti si chiedono come si prospetteranno i prossimi mesi.Già ad oggi i fondi per il bonus baby sitter sono terminati. È stato richiesto a gran voce proprio perché risultava essere fondamentale per tutti quei genitori lavoratori che non sapevano a chi lasciare i propri figli a causa delle scuole chiuse. Il Governo aveva stanziato circa 1.57 milioni di euro se ci includiamo anche i congedi parentali (retribuiti al 50%).Per quanto concerne invece il Rem ed il bonus bollette, ci si aspettava altri numeri. 478.206 sono state le richieste ricevute per il Rem, quando invece lo Stato aveva ipotizzato circa 868 mila richieste per 2 milioni di persone. Furono stanziati 955 milioni di euro.Infine, il bonus bollette (luce, acqua e luce). Anch’esso è stato molto meno richiesto rispetto alle aspettative.Se avete quindi intenzione di richiedere questi bonus, dovete sbrigarvi, siamo agli sgoccioli. In molti però si chiedono: lo Stato di emergenza è stato prolungato fino al prossimo ottobre, quindi, essendo il Paese ancora in gravi difficoltà economiche, verranno istituiti nuovi bonus ed incentivi per le persone indigenti? Chi vivrà, vedrà!