Riforma Pensioni, Governo al lavoro per anticipare l’uscita!

Nuova Riforma #pensioni. Cosa cambia quest’anno per i lavoratori e quali modifiche sono ancora in progetto?

Il 2022 è ormai inoltrato e della tanto attesa Riforma Pensioni che doveva stravolgere il sistema pensionistico italiano non c’è traccia.

Nella scelta di dare priorità alla Riforma Fiscale e gli ammortizzatori sociali, l’esecutivo Draghi sul tema pensioni ha deciso che questo sarà solo un anno di transizione.

La Riforma Pensioni 2022 nei fatti altro non si è limitata a fare che trovare un sostituto in modalità temporanea a Quota 100, solo al fine di evitare nell’immediato lo scalone dei cinque anni. Il Governo praticamente prende tempo per rivedere la legge Fornero, con modifiche da attuarsi l’anno prossimo, e mantenere un’uscita a 67 anni, ma con opportunità più flessibili.

L’obiettivo del Premier Draghi per questo 2022 è infatti quello dichiarato di rivedere il sistema pensionistico, così da eliminare il sistema misto e adeguare tutti al contributivo puro, con modifiche che dovrebbero entrare in vigore nel 2023 e comportare per i pensionati una decurtazione dell’assegno fino al 30%.

Dunque, questa parziale Riforma Pensioni 2022 altro non fa che concentrarsi, per ora, sulle pensioni anticipate e, in linea generale, vediamo la sostituzione di Quota 100 con Quota 102. Si tratta di due misure simili che come requisiti minimi differiscono solo sull’aspetto anagrafico dove ora l’età minima è fissata a 64 anni e non più a 62.

Altra vittoria nel 2022 arriva per l’Ape Sociale ampliato, con meno requisiti e più categorie lavorative ammesse, e poi Opzione Donna rimasta invece invariata rispetto all’anno scorso.

Restano attivi gli scivoli pensionistici aziendali e la possibilità di una pensione anticipata a partire dai 57 anni di età per quanti versano la previdenza complementare e hanno accesso alla RITA (Rendita integrativa temporanea anticipata).

Cerchiamo quindi di mappare tutte le possibilità di uscita anticipata dopo l’entrata in vigore della Riforma Pensioni, dando anche uno sguardo a quello che potrebbe accadere al sistema pensionistico italiano in futuro. 

Riforma Pensioni con Quota 102. Cosa cambia rispetto al 2021 e Quota 100?

La prima modifica da registrare apportata dalla Riforma Pensioni riguarda l’addio a Quota 100, annunciato da tempo e ora giunto. 

Il 2022 vede infatti in vigore in via sperimentale e con termine a fine anno Quota 102, rispetto alla precedente questa misura mantiene i requisiti legato all’anzianità contributiva di 38 anni, ma muta quello anagrafico, poiché l’età minima è adesso 64 anni e non 62 anni.

Anche gli svantaggi di Quota 100 vengono ereditati dalla nuova Quota 102, cioè il calcolo meramente contributivo dell’assegno con le dovute decurtazioni. Tale misura è comunque prevista in via transizionale e sparirà nel 2023.

Ricordiamo che Quota 102 va comunque ad affiancare quelle che sono le possibilità di una pensione anticipata già ammesse dalla Fornero, che richiedono il requisito contributivo minimo di 41 anni (donne) e dieci mesi o 42 anni (uomini) e dieci mesi.

Così come la possibilità di un’uscita a 62 anni se la pensione supera di almeno 2,5 volte l’assegno sociale.

Lucia Pirruccio, nel suo video YouTube, spiega ogni dettaglio relativo alla nuova Quota 102, tra scadenze e requisiti di accesso:

  

Riforma Pensioni e Opzione Donna. Cosa cambia per le lavoratrici nel 2022?

Ad essere riconfermata dopo dubbi e incertezze per il 2022 è stata Opzione Donna per la quale non è prevista alcuna modifica rispetto all’anno scorso.

Anche in questo caso il tempo di attivazione previsto riguarda solo il 2022, mentre per il 2023, da quello che sappiamo, l’esecutivo immagina una Riforma Pensioni dove i canali preferenziali per le lavoratrici non siano più concepiti come un’opzione esterna, ma in via permanente come sistemi di uscita flessibile integrati al sistema pensionistico ordinario.

Alle lavoratrici dunque per il 2022 sarà ancora permesso l’accesso ad Opzione Donna e cioè di andare in pensione con 35 anni di contributi, a 58 anni di età, se si tratta di lavoratrici dipendenti, e a 59 anni di età, se si tratta di lavoratrici autonome.

Opzione Donna condivide con Quota 102 un calcolo interamente contributivo dell’assegno pensionistico, il che comporta anche una pensione anticipata con un importo notevolmente ridotto.

Il cavallo di battaglia della Riforma Pensioni Draghi: Ape Sociale

Una conferma di lunga durata arriva nell’ambito della Riforma Pensioni 2022 per l’Ape Sociale, grazie alla Legge di Bilancio di quest’anno, cioè la n. 234 emanata il 30 dicembre 2021.

Facciamo prima di tutto una precisazione: l’Ape Sociale viene in genere definito una delle misure di “pensione anticipata”, in realtà da un punto di vista tecnico esso è un “anticipo pensionistico”. Cioè, non comporta decurtazione e ricalcolo dell’assegno, ma nella misura massima di 1.5000 conserva l’importo intero della pensione, anche perché l’Ape Sociale viene erogato finché il lavoratore non raggiunge i requisiti per ricevere la normale pensione di vecchiaia a 67 anni.

A questa misura hanno accesso:

  • disoccupati, con 63 anni di età + 30 di anzianità contributiva;
  • caregiver, con 63 anni di età + 30 di anzianità contributiva;
  • attività gravose, con 63 anni di età + 36 di anzianità contributiva.

Le modifiche apportate dalla Riforma Pensioni 2022 riguardano prima di tutto i disoccupati per cui decade il requisito legato ad un tempo minimo di inoccupazione per avere accesso all’Ape Sociale.

Poi, abbiamo due modifiche che invece riguardano le attività gravose, prima di tutto essendo aumentati i lavori considerati tali è aumentata anche la schiera di coloro che hanno accesso all’Ape Sociale. Inoltre, per queste sole categorie lavorative si abbassa di quattro anni il requisito dell’anzianità contributiva che scende a 32 anni: operai edili, dipendenti delle imprese edili ed affini, ceramisti e conduttori di impianti per la formatura di articoli in ceramica e terracotta.

Cosa prevede per il 2023 la Riforma Pensioni Draghi? Contributivo puro e pensione di garanzia giovani 

Veniamo al futuro perché, con l’eccezione dell’Ape Sociale, la vita prevista per Opzione Donna e Quota 102 è di breve durata.

Entrambe le misure dovrebbero essere sostituite da opzioni di flessibilità in uscita integrate al futuro sistema pensionistico.

In ogni caso, nonostante procedano le trattative tra Governo e Sindacati per la Riforma Pensioni 2023, l’esecutivo ha chiaro che l’obiettivo è quello di puntate al calcolo contributivo puro eliminato i residui del retributivo, cioè il sistema misto, così da ridurre la spesa pensionistica per le casse dello Stato.

Infine, altro programma futuro della Riforma Pensioni e la creazione di una pensione di garanzia per i giovani per arginare il problema del lavoro discontinuo.

Non solo Riforma Pensioni. Continua la pensione anticipata con la RITA e gli scivoli aziendali

Uscendo fuori dall’ambito della Riforma Pensioni in senso stretto, ricordiamo che nel 2022 restano valide alcune forme di scivolo pensionistico aziendale, quali il contratto di espansione o la isopensione, destinati ai lavoratori dipendenti del settore privato e che permettono di anticipare dai sette ai cinque anni la pensione, quando a farsene carico è il datore di lavoro, sempre fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia.

Altra opportunità di una pensione anticipata, addirittura a 57 anni o 62 anni a seconda delle circostanze, è la RITA, opzione aperta anche nel 2022, però solo a quanti hanno alle spalle almeno cinque anni di previdenza complementare.

Così come restano valide le misure speciali per le attività usuranti che nonostante i progetti iniziali non sono state ammesse all’Ape Sociale 2022.

Alda Moleti
Alda Moleti
Collaboratrice di Redazione, classe 1984. Ho una laurea Filologia Classica e ho conseguito un dottorato in Storia Antica, presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, con una tesi sull'opera frammentaria di Asclepiade di Tragilo. Sono autrice di pubblicazioni scientifiche sul mondo classico e coeditrice di due volumi accademici internazionali. Dal 2015, mi sono trasferita in Inghilterra dove ho lavorato come copywriter freelance e come croupier al casinò.Il mio motto è? Naples is the flower of paradise. The last adventure of my life"."
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