La sanità lombarda, un’eccellenza che tutto il mondo ci invidia

Da tempo ormai, da quando i sondaggi hanno dato un netto vantaggio nelle intenzioni di voto al centrodestra, si è scatenata un’offensiva mediatica senza precedenti.

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Da tempo ormai, da quando i sondaggi hanno dato un netto vantaggio nelle intenzioni di voto al centrodestra, si è scatenata un’offensiva mediatica senza precedenti.

Senza precedenti perché questa volta la coalizione di centrodestra aveva un partito leader non propriamente appiattito sull’europeismo, ossia la Lega.

Insomma un conto era il centrodestra dominato da Forza Italia, un altro è il centrodestra dominato dalla Lega. 

I media mainstream se non approvavano il Centrodestra a trazione Forzista figuratevi quello a trazione leghista.

Dovevano quindi cercare di distruggere il consenso che si concentrava sempre di più nei confronti della Lega, e per cercare di distruggere questo consenso occorreva capire da dove arrivava.

Si è pensato che buona parte di questi consensi arrivavano da una popolarità sempre crescente del suo leader, Matteo Salvini ovunque andava era accolto da una immensa folla, tanta gente che lo vedeva come un’icona da immortalare.

Ed allora è iniziata una fase di demonizzazione della persona Matteo Salvini che veniva dipinto come un uomo di destra, come una persona rozza e triviale, quasi inumana nei confronti dei poveri immigrati clandestini.

Poi naturalmente hanno cercato di farlo passare anche per un disonesto, inventandosi una buffonata come il Russiagate, una panzana veramente indecorosa.

Ma successivamente si doveva anche cercare di distruggere il mito dell’invincibilità, dato che Salvini aveva demolito tutti gli avversari politici, occorreva montare una rivalità non con gli avversari politici, ma con gli alleati.

Ed ecco allora che si sono inventati la rivalità con Giorgia Meloni, con la quale sarebbe addirittura in competizione per la leadership della coalizione. Ma poi non bastava neppure questo, occorreva trovargli concorrenti anche all’interno del partito ed ecco allora che viene glorificato Luca Zaia.

Sia chiaro Luca Zaia è una brava persona, un ottimo amministratore, ma poi … finisce lì, non è una persona carismatica, non è un trascinatore, non è un leader. Ma viene pompato all’infinito proprio dalla stampa mainstream per cercare di creare un antagonista a Matteo Salvini.

Ma poi, non bastava neppure questo, ossia non bastava gettare fango su Matteo Salvini, occorreva gettare fango sulla Lega ed anche in questo caso occorreva capire, oltre al fenomeno Salvini cosa portasse voti alla Lega.

In altre parole, se chiediamo agli italiani, a tutti gli italiani, leghisti o meno, cosa apprezzano della Lega.

In vetta alle risposte troviamo che i loro amministratori, in generale, si sono dimostrati capaci.

Certo, da quel punto di vista la Lega ha un grande vantaggio, prendendo la quasi totalità dei propri voti nel Nord Italia, la Lega è chiamata ad amministrare in questa parte del Paese.

Ed allora non prendiamoci in giro, è certamente più facile amministrare … che ne so … Treviso o Udine, piuttosto che Cosenza o Trapani. Così come è molto più facile Governare la Lombardia ed il Veneto piuttosto che governare la Calabria e la Sicilia.    

Detto questo, tuttavia, è chiaro che la Lega non perde occasione di vantare i propri amministratori in virtù del fatto che essi amministrano le regioni più virtuose d’Italia quelle in testa a tutte le classifiche.

Ed allora ecco che con la storia del Corona virus si è cercato di smitizzare questa superiorità degli amministratori leghisti, cercando ancora di mettere in competizione il Veneto con la Lombardia.

Ed allora da lombardo che da tanti anni vive in Veneto, lasciatemi dire che conosco bene entrambe le regioni, direi molto bene, ed allora nonostante spesso vengano accomunate, certo anche per retaggi storici, il Lombardo-Veneto, nella realtà le due regioni sono molto diverse.

E la differenza, tutta la differenza del mondo … la fa Milano. Non c’è una Milano in Veneto, così come non c’è una Milano in nessuna altra parte d’Italia.

Milano è una città, tutto il resto è provincia, Roma compresa. Occorre capire questo concetto, che è un concetto fondamentale.

In Veneto si vive benissimo, sia ben chiaro, magari si vive addirittura meglio che in Lombardia … ma è un’altra cosa, il Veneto è bellissimo, ha delle città stupende e poi ha Venezia che è una perla, anzi direi un diamante, ha delle montagne meravigliose, ed ha anche il mare che la Lombardia non ha.

Ma non ha una Milano.

La Lombardia quindi, non solo perché ha il doppio degli abitanti del Veneto, ma proprio perché ha Milano, ebbene la Lombardia avrà sempre una leadership in Italia, sarà sempre un punto di riferimento per tutto il resto d’Italia.

Ebbene, questa indiscussa leadership la Lombardia ce l’ha anche nel sistema sanitario, la sanità in Veneto è gestita in maniera decorosa, diciamo pure bene, ma la sanità lombarda è ad un livello nettamente superiore.

Se ciò che è accaduto in Lombardia fosse accaduto in qualsiasi altra regione d’Italia, compreso il Veneto, per non parlare naturalmente poi delle regioni meridionali, beh, sarebbe stato un disastro, una carneficina.  

La Lombardia ha sopportato un evento quasi catastrofico.  

Sulla questione Corona virus il punto definitivo, la verità dei fatti è ormai quasi emersa del tutto, e mi piace sottolineare il fatto che a fare del tutto chiarezza, sia stato un medico meridionale, campano, il Dott. Pasquale Bacco, una persona alla quale deve andare tutta la nostra stima.  

E colgo appunto l’occasione per sottolineare come le persone, i professionisti non mancano al Sud Italia, il Dott. Pasquale Bacco ne è forse l’esempio più fulgido, ciò che manca alla sanità meridionale è proprio l’organizzazione, la buona amministrazione.

Detto questo, quindi, non ho alcuna remora nel dire che la Sanità lombarda è una eccellenza a livello mondiale, anche perché non supporta solamente gli abitanti della regione, ma accoglie anche un flusso continuo di pazienti che arrivano da regioni nelle quale il livello della Sanità diciamo che … lascia a desiderare.

E d’altronde è anche semplice verificarlo, ognuno di noi, penso, conosce persone che magari devono la propria vita al cosiddetto viaggio della speranza, ossia all’aver lasciato l’ospedale del Sud per farsi curare in un ospedale lombardo, mentre nessun lombardo si è mai trasferito per farsi curare in un ospedale meridionale.

Questi sono dati, non sono opinioni, non sono giudizi sulle persone, ho appena detto che il Dott. Pasquale Bacco, napoletano è un medico per il quale l’Italia intera deve andare orgogliosa.

Ed anche a livello mondiale l’eccellenza della Sanità lombarda è riconosciuta, probabilmente si gioca il primato con la Sanità della Baviera.

Ed allora vedere attaccare l’efficienza della Sanità lombarda fa letteralmente ridere.

Se una persona di qualsiasi altra regione critica la Sanità lombarda non può essere in buona fede.

Ho già fatto notare stamani nella mia consueta rubrica in diretta per Money.it che criticare la Sanità lombarda per vantare quella di altre regioni è come se un tifoso del Napoli negli anni ’80 avesse glorificato tutti gli altri giocatori criticando solo Maradona.

Insomma un’assurdità.

Ed allora carissimi ascoltatori, non cadete nel tranello della solita disinformazione mainstream, non basta riderci sopra, la disinformazione è pericolosissima, parlar male della Lombardia solo per cercare di denigrare  e fare un affronto alla Lega equivale a segare il ramo sul quale siamo seduti.

Insomma non proprio un’idea intelligente.