Scuola: è ufficiale. Novità bonus Inps!. Ecco a chi

La scuola in questo momento particolare dell'Italia, alle prese con la seconda ondata della diffusione del Covid19, e le nuove chiusure che determineranno inevitabilmente un appesantimento della crisi economica, sembra ancora reggere. Ci sono diversi bonus che possono essere richiesti per consentire agli studenti, ma anche ai docenti di ottenere piccoli contributi per il servizio educativo.

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La scuola in questo momento particolare dell'Italia, alle prese con la seconda ondata della diffusione del Covid19, e le nuove chiusure che determineranno inevitabilmente un appesantimento della crisi economica, sembra ancora reggere. Anche se le nuove disposizione del dpcm in vigore da domani, 6 novembre, prevedono a seconda della gravità sanitaria della zona geografica, una differenziazione sulle modalità di partecipazione alle lezioni, si cerca di consentire agli studendi di poter godere in pieno del diritto allo studio. Su questo fondamento ci sono diversi bonus che possono essere richiesti per consentire agli studenti, ma anche ai docenti di ottenere piccoli contributi per il servizio educativo.

Scuola: i colori del DPCM

Il DPCM in vigore dal 6 novembre, divide l'Italia in 3 colori: rosso, arancione e giallo. Una colorazione che identifica la gravità sanitaria della diffusione del Covid, dalle aree più critiche a quelle meno.

Sul fronte della scuola, ai colori sono associati diverse modalità di fruizione della didattica.

Zone Rosse (Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d'Aosta): sono chiuse le scuole superiori e le università. Mentre è garantita la didattica in presenza per gli asili nido, le scuole per l'infanzia, le scuole elementari e prime medie. Per le scuole chiuse invece prevista la didattica a distanza al 100%.

Zona Arancione (Puglia e Sicilia). Didattica a distanza per le classi delle scuole superiori. Mentre per le elementari e medie, la presenza a scuola è garantita con obbligo di indossare la mascherina sempre. Aperti anche gli asili nido e scuole per l'infanzia. Le università anche nella zona arancione restano chiuse.

Zona Gialla (il resto delle altre regioni e le province di Trento e Bolzano): le scuole sono aperte tranne le superiori per le quali è prevista la didattica a distanza al 100%. Unica eccezione è la Campania che invece ha chiuso tutte le scuole di ogni ordine e grado. Le università restano chiuse

Bonus eccellenze: ai più bravi solo 95 euro

Il bonus eccellenze è stato introdotto dalla legge 1 dell'11 gennaio 2007 e, dopo una prima fase sperimentale, è ora disciplinata dal decreto legislativo 262 del 29 dicembre 2007. Il suo importo è stato anno dopo anno tagliato, per il crescere del numero degli studenti eccellenti. 1.000 euro nel 2007, 600 nel 2010, 500 nel 2011, 650 nel 2012, 500 nel 2013, 450 nel 2014 e nel 2015, per concludere con i 255 euro nel 2019.

Ogni anno, al termine degli esami degli studenti delle superiori, sono individuati gli studenti eccellenti, ossia coloro che hanno preso la massima votazione con lode. I loro nomi sono inseriti nell'albo d'onore, istituito a livello nazionale, ed è pubblicato a questo indirizzo (circolare 18 del 28 gennaio 2008). Gli studenti eccellenti del 2020 sono stati oltre 12.000. Per ognuno di essi è assegnato un bonus che viene erogato direttamente dalla direzione scolastica del plesso frequentato dallo studente. 

Per il 2020, ossia per coloro che hanno preso la maturità nel 2020, con una votazione di 100 e lode è concesso un buono di 95 euro. Questo bonus, non è soggetto ad alcun regime fiscale in quanto tali 'incentivi perseguono la finalità di interesse generale di stimolare e accrescere in senso ampio l'interesse degli studenti al conseguimento di un più elevato livello di formazione culturale e professionale' (risoluzione dell'Agenzia delle Entrate 280/E del 25 novembre 2009).

Bonus eccellenze: come richiederlo

Il bonus ‘100 e lode’ verrà erogato a tutti gli studenti eccellenti direttamente dalla propria scuola, che a sua volta riceverà i soldi dall’Ufficio Scolastico Regionale, non appena verranno rese disponibili le somme dedicate a questa attività. Saranno poi gli stessi istituti a premiare i diplomati meritevoli nel corso di cerimonie, che possono essere organizzate anche in collaborazione con gli enti locali.

Bonus merito: per i docenti più bravi

Il bonus per la valorizzazione del merito del personale docente o, come comunemente chiamato “Bonus docenti” o “Bonus merito”, da non confondere con i 500 € per la formazione e l’acquisto di sussidi per la didattica, è stato istituito dalla L. 107/2015. Il bonus merito è erogato a quei docenti che si sono distinti nell'insegnamento e che vengono riconosciuti tali da una commissione mista (tecnici esterni, docenti e genitori). La commissione valuta:

  • la qualità dell’insegnamento e del contributo al miglioramento dell’istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti;
  • i risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell’innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche;
  • le responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale.

Spetta al dirigente scolastico il compito di applicare i criteri e assegnare il bonus al singolo docente.

Come si eroga il bonus merito

Le tempistiche per l’erogazione del fondo ai singoli docenti, in questi anni, sono state molto eterogenee.

L’entità del fondo viene di solito comunicato alle segreterie a inizio anno scolastico, ma l’effettiva disponibilità viene data a fine anno scolastico (luglio o agosto). Generalmente i Dirigenti scolastici aprono il bando per l’accesso a fine lezioni (giugno-luglio) e il calcolo e l’attribuzione dipende dal singolo dirigente. Alcuni fanno presto e mandano in pagamento appena disponibili i fondi, altri si prendono più tempo per la valutazione e si arriva a fine anno solare.

Bonus PC in Puglia

Nuovi fondi a disposizione delle scuole pugliesi: oltre sei milioni di euro per l’acquisto di pc e dispostivi digitali. Per la provincia di Brindisi le risorse stanziate dal Governo sono di 660 mila euro. E’ l’on. Valentina Palmisano (M5S) ad annunciare la nuova iniziativa del Ministero della Pubblica Istruzione, che interessa l’intera Penisola. 

I fondi serviranno agli Istituti scolastici per l’acquisto di strumenti utili alla didattica digitale da fornire in comodato d’uso alle studentesse e agli studenti meno abbienti.

La presenza del Governo in questo momento difficile è tangibile giorno dopo giorno, soprattutto in un settore di fondamentale importanza per la società, come la scuola. Un interesse dal Nord a Sud dell’Italia che coinvolge, anche, la Puglia. In particolare, poi- spiega l’on. Valentina Palmisano- per la provincia di Brindisi saranno 60 gli istituti scolastici che potranno beneficiare di queste somme. 

Somme importanti che andranno alle scuole della città capoluogo, ma anche in Comuni più grandi come Francavilla Fontana, Ostuni e Fasano, e negli altri centri più piccoli. E’ stato portato avanti - conclude la parlamentare brindisina- un lavoro puntuale ed attento alle esigenze di ogni singolo territorio. Un percorso virtuoso, nonostante le immancabili difficoltà di questo contesto storico, che proseguirà anche nelle prossime settimane. Il processo di digitalizzazione all’interno degli istituti scolastici, infatti, sarà costantemente implementato per garantire a tutti le stesse opportunità.

Bonus Inps di 1.000€ per gli studenti

In partenza il bonus Inps per gli studenti appartenenti a nucleo famigliari con forte disagio economico. Il bonus potrà andare da 750€ a 1.000€ in funzione dei parametri economici e di rendimento scolastico. L'idea è quella di alleggerire il carico sulle spalle dei genitori con figli che studiano attraverso l'introduzione di un bonus che fornisce un sostegno in tutto simile a quello rappresentato dalla classica borsa di studio. Possono ottenere e godere simili benefici solo le famiglie con reddito modesto per cui non bisogna superare una specifica soglia reddituale.

Hanno diritto a richiedere il bonus gli studenti che frequentano le scuole secondarie di primo e secondo grado.

I requisiti per il bonus Inps 1.000€

Per ottenere il bonus di 1.000€ che l'Inps sta mettendo a punto in queste settimane ci vogliono due requisiti. Quelli tipici dell'assegnazione delle borse di studio:

  • condizione economica del nucleo famigliare di appertenenza modesta/bassa
  • un rendimento scolastico meritevole.

Per la condizione economica sarà preso in considerazione il valore ISEE. Al momento non è ancora stato comunicato quale sarà questo valore. Ma, dovendo basarsi sull'Isee, si consiglia di richiederlo o se già in possesso di verificare che sia valido. 

Per gli aspetti invece di merito, i voti conseguiti dal candidato devono essre pari o superiori a 8/10 per i ragazzi delle scuole superiori mentre per i portatori di handicap o disabilità il requisito scende a 6/10. Avranno diritto ad accedere al bonus Inps anche gli studenti che risultano in ritardo con la carriera scolastica a patto che il ritardo non superi la soglia di un anno di studi.

Bonus Asilo per i più piccoli: fino a 3.000€

Per i bambini che ancora non frequentano le scuole (dalle primarie in su) ricordiamo il bonus asilo nido. Questo ha lo scopo di aiutare le famiglie a sostenere le spese relative ala retta dell'asilo nido. 

La Legge di Bilancio 2019 la validità del bonus per l'asilo nido è stata prorogata fino al 2021.

Il bonus può essere utilizzato dai genitori per il pagamento delle rette relative all'iscrizione dei bambini a scuole d'infanzia pubbliche o private. Il bonus è erogato per figli fino a 3 anni di età affetti da gravi patologie che non possono frequentare le scuole e per i quali si rende necessaria una forma di assistenza presso il domicilio.

L'importo del bonus varia in base all'Isee, infatti per Isee che non superano i 25 mila euro il bonus massimo erogabile sarà di 3 mila euro annui, mentre con Isee tra i 25 mila e i 40 mila euro il bonus scende a 2.500 euro l'anno, per poi calare ancora fino a 1.500 euro annui per redditi Isee superiori a 40 mila euro.