Snam e Terna a nozze? Ecco su quale puntare in caso di deal

Snam e Terna sotto la lente del mercato dopo che il Ministro Patuanelli ha detto che una fusione tra le due avrebbe senso. La view degli esperti.

Image

A Piazza Affari quest'oggi i riflettori sono stati puntati anche sulle utility e in particolare sue due: Snam e Terna.I due titoli sin da questa mattina hanno mostrato un andamento differente che si è confermato fino al close.

Snam in rally e Terna in calo a Piazza Affari

A fine giornata infatti Snam si è piazzato in una delle prime posizioni nel paniere del Ftse Mib, mettendo a segno la migliore performance nel comparto di riferimento.

Il titolo ha conquistato un ricco bottino, fermandosi a 4,121 euro, con un rally del 3,93%, un rialzo più che doppio rispetto a quello del Ftse Mib.

Opposto il destino di Terna che dopo una mattinata piatta ha anche provato a guadagnare terreno, ma non è riuscito nel suo intento, indebolendosi nel pomeriggio.

La giornata si è conclusa così con il segno meno e ha visto il titolo archiviare le contrattazioni a 5,656 euro, con un ribasso dello 0,95%.

Snam e Terna: per Ministro Patuanelli una fusione avrebbe senso

Snam e Terna oggi sono finiti sotto i riflettori dopo che il Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, in una intervista al Sole 24 Ore ha sottolineato che avrebbe senso una sinergia fra chi gestisce la rete elettrica e quella di trasporto gas.

Il Ministro ritiene sia giusto discutere un progetto di fusione Terna-Snam che potrebbe essere facilitato da nuovi interventi sull’equity da parte di Cassa Depositi e Prestiti.

Snam-Terna: Equita accarezza l'idea di un deal

Un'operazione che piace agli analisti di Equita SIM i quali ritengono che un'integrazione Terna-Snam avrebbe senso, considerati i significativi investimenti che dovrà effettuare la stessa Terna per rafforzare la rete di trasmissione, legati anche alle esigenze dell’Energy Transition.

La SIM milanese parla di un'operazione con una certa logica in primis perchè Snam ha una significativa flessibilità finanziaria, con investimenti nella rete di trasporto prevalentemente di manutenzione e sostituzione e con una riduzione degli investimenti di sviluppo.

In secondo luogo il Pniec, ossia il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima, stabilisce che i piani di sviluppo delle reti elettriche e gas siano coordinati.

Gli analisti ricordano che CDP Reti ha una quota del 29,9% di Terna e del 31% in Snam, e quindi non dovrebbe esserci obbligo di Opa obbligatoria per cambio di controllo in caso di fusione (soglia del 25%).

Terna e Snam al vaglio degli analisti. Quale preferire in caso di deal?

Equita SIM evidenzia che Terna tratta su multipli più elevati, grazie alla migliori prospettive di crescita, che gli analisti ritengono debbano essere confermate anche in un’eventuale deal fra le due società.

Terna dal canto suo ha un premio enterprise value/RAB del 26% rispetto all'11% di Snam, un rapporto prezzo-utili di 15 volte ed uno yield del 4,7% che sale al 5,5% nel 2020, mentre Snam ha uno yield del 6,3% che aumenta al 6,9% nel 2022.

Gli analisti fanno notare che la performance a Piazza Affari di Terna è stata migliore da inizio anno, visto che evidenzia una flessione del 4%, rispetto al calo del 15% di Snam.

Alla luce di ciò gli esperti ritengono che Terna potrebbe subire qualche presa di beneficio in ottica di arbitraggio se Cassa Depositi e Prestiti decidesse di portare avanti il deal.

Al momento gli analisti di Equita SIM mantengono comunque una view positiva su Terna, tanto da consigliarne l'acquisto con un prezzo obiettivo a 6,3 euro, mentre per Snam il giudizio è più cauto, con un rating hold e un target price a 4,5 euro.