Suona la sveglia per l'hitech

Una serie di operazione strordinarie potrebbe dare la scossa al comparto. Di M.Caprotti

Una raffica di operazioni straordinarie potrebbe dare la sveglia al comparto tecnologico. L’indice Msci del settore nell’ultimo mese ha perso quasi l’1,7%. La performance da inizio anno, tuttavia, resta positiva per oltre il 23%. “Nelle ultime settimane la tecnologia ha pagato la mancanza di fiducia che ha interessato tutte le Borse mondiali”, spiega una nota di Morningstar. “Non appena il mercato tornerà a ragionare su quello che sta accadendo a livello finanziario e strategico allora verrà rispolverata”.Fra le ultime notizie circolate in America c’è quella di una possibile vendita di Brocade Communications System. Il rumor non parla di prezzi o di possibili acquirenti, ma tanto è bastato per dare un brivido agli operatori che si aspettano un’ondata di fusioni e acquisizioni anche in questo comparto.I segnali di razionalizzazione del resto non mancano e arrivano anche dal continente asiatico. Innolux Display (schermi piatti) ha detto di essere disponibile ad acquistare Tpo Display da Compal Electronics (telefonini). L’operazione avverrebbe attraverso uno scambio azionario e avrebbe due vantaggi: permetterebbe a Compal di liberarsi di un ramo d’azienda improduttivo e consentirebbe a Innolux di diventare partner di una società di telefonia mobile.In Giappone la società di aste on line DeNA ha detto di essere interessata a una partnership con la californiana Aurora Feint, un’azienda che crea applicazioni per l’iPhone. L’operazione si perfezionerebbe con l’acquisizione del 20% del capitale della società Usa, ma non è escluso che i giapponesi in futuro possano incrementare la loro quota.Buone notizie arrivano anche dal fronte degli utili societari. La coreana Samsung per esempio, ha annunciato di aver registrato una crescita dei guadagni nel terzo trimestre dell’anno. Gli utili operativi, ha detto la società asiatica, hanno superato i 4mila miliardi di won (poco più di 2,5 miliardi di euro) contro i 1.500 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente. Il risultato è stato superiore alle attese degli analisti. Quelli interpellati da Bloomberg si aspettavano un risultato di circa 3.800 miliardi.