Surroga mutuo: dopo quanto tempo si può fare?

Considerando l'aumento dei tassi di interesse, molte persone pensano alla surroga del mutuo. Quante volte si può chiedere e dopo quanto tempo?

Il mutuo è una delle preoccupazioni maggiori degli italiani, e in tempi di aumento dei tassi di interesse molti iniziano a valutare la surroga.

Prima di capire dopo quanto tempo si può fare la surroga del mutuo, bisogna fare un’analisi preliminare della situazione generale e capire anche come funziona il discorso delle modifiche dei rapporti con la banca.

Spesso si prende questo tipo di decisione perché si cerca di fronteggiare al meglio il danno provocato dalle ultimi crisi economiche e uno degli aspetti più difficili da gestire sono proprio i debiti.

Per questa ragione è possibile modificare il rapporto con la propria banca in base alle proprie esigenze.

Sostanzialmente sono possibili 3 vie, che sono:

  • Surroga

  • Rinegoziazione

  • Sostituzione e liquidità

I clienti hanno il vantaggio di poter scegliere l’offerta più competitiva da parte delle banche, infatti in quest’ultimo periodo i margini di profitto delle banche sono a ribasso.

Nel seguente articolo ci si concentrerà in particolar modo sulla surroga e si farà chiarezza su quanto tempo sia effettivamente necessario per poter compiere l’operazione.

Prima di fornire questa spiegazione bisogna fare attenzione agli eventuali lati oscuri ai quali i clienti vanno incontro se abusano di questo procedimento.

Leggi anche: I tassi dei mutui aumenteranno ancora: quanto salgono nel 2023 e 2024?

Surroga mutuo: cos’è e come funziona

La surroga non è altro che il trasferimento di un mutuo da una banca all’altra.

All’interno del Codice Civile viene regolata quest’operazione, nello specifico nell’articolo 1202 e nella legge 40 del 2007 sono state cancellate tutte le spese di trasferimento, che prima erano a carico del cliente.

Surroga mutuo: quando l’operazione diventa pericolosa

Di base l’elemento che gioca a sfavore quando si fanno troppe surroghe è l’affidabilità del cliente.

Questo è un parametro fondamentale, perché se le banche non si fidano della persona che hanno di fronte, non saranno concessi prestiti di alcun tipo.

Uno dei modi migliori per scovare l’inaffidabilità di un cliente sta nel capire quante operazioni di modifiche contratto ha fatto e, soprattutto, con quali tempistiche.

Se una persona, pur di risparmiare ossessivamente qualche euro è disposta a fare surroghe, rinegoziazioni in gran volontà, allora le banche non saranno volenterose di affidare alcuna somma di denaro a questo soggetto.

Dopo quanto tempo si può richiedere

Si giunge adesso al punto più importante del seguente articolo.

Bisogna sapere innanzitutto che la legge non impone un tempo preciso da rispettare, perciò le risposte non si possono trovare all’interno dell’ordinamento giuridico.

Nonostante ciò le banche tendono a garantire una possibilità di surroga generalmente dopo un periodo di almeno 12 mesi, con la condizione che tutti i pagamenti siano stati fatti in maniera regolare.

Naturalmente se una persona non paga in maniera regolare e vuole fare surrogazioni, negoziazioni e sostituzioni con delle tempistiche inferiori rispetto ai 12 mesi, allora è molto probabile che questo cliente non sia credibile.

Di conseguenza la probabilità di non ripagare il debito è abbastanza alta.

Antun Benvestito
Antun Benvestito
Redattore, classe 2001.Sono nato a Bari, ma ho origini croate da parte di mia madre. Sono uno studente di lingue straniere presso l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro e ho sempre nutrito un certo interesse per il lavoro online. Le lingue che al momento sono alla mia portata sono l'inglese, il francese, lo spagnolo, il tedesco, il russo e il croato. Sono un ex giocatore di pallanuoto e non smetterò mai di amare il mondo acquatico. Il mio motto? Alzati dal letto con determinazione e vai a dormire con soddisfazione""
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