Telecom frena dopo rally. Due gli obiettivi chiave su rete unica

Telecom Italia cede il passo alle prese di profitto dopo la corsa delle ultime tre sedute. Focus analisti su spunti dalla call di ieri: quali le novità?

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Al pari di quanto accade per il Ftse Mib, che dopo tre sedute in salita oggi cede il passo alle vendite, con la sessione odierna il semaforo scatta sul rosso anche per Telecom Italia.

Telecom Italia storna dopo la corsa al rialzo

Archiviata la sessione di ieri con un rally del 4%, il titolo oggi da subito ha imboccato la via delle vendite, pur difendendosi leggermente meglio del Ftse Mib.

Negli ultimi minuti Telecom Italia si presenta a 0,3808 euro, con un calo dell'1,22% e oltre 52 milioni di azioni transitate sul mercato fino ad ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 128 milioni di pezzi.

Il titolo frena dopo l'entusiasmo delle ultime tre sessioni in cui ha messo a segno un rally di oltre il 12%. Ieri Telecom Italia ha allungato ulteriormente il passo all'indomani dei risultati trimestrali, ma a catalizzare l'attenzione sono state le novità su altri fronti.

Telecom: focus su rete unica. Obiettivo Mou entro agosto

Gli analisti di Equita SIM evidenziano che il principale elemento di interesse durante la conference call di ieri è stato chiaramente la rete unica.

L’obiettivo è di approdare a un Memorandum of Understanding entro agosto in cui siano condivisi principi e tempistiche per arrivare alla rete unica, da negoziare poi in dettaglio nei mesi successivi.

La novità rispetto ai negoziati precedenti, evidenzia Equita SIM, è l’iniziativa del Governo di prendere parte alle discussioni in atto, in qualità anche di azionista di riferimento di Cassa Depositi e Prestiti ed ENEL.

Dalla conference call di ieri è emerso inoltre che l'obiettivo per Telecom Italia è il controllo della rete unica e il consolidamento dell’asset, a fronte chiaramente di garanzie di neutralità e trasparenza nell’offerta del servizio a terzi, come già avviene, essendo la rete un asset regolato.

Telecom: offerta KKR non vincolata a rete unica, ma primo passo

Il perimetro di un’operazione con Open Fiber non è necessariamente quello di FiberCop, ma più ampio, ossia l’intera rete fissa, un ulteriore elemento che porta al controllo da parte di Telecom Italia.

Da evidenziare inoltre che l’offerta vincolante di KKR non è subordinata alla rete unica, ma il deal con il fondo potrebbe essere il primo passo per un’operazione successiva.

Tra gli spunti della conference call di ieri gli analisti di Equita SIM richiamano anche l'attenzione sul fatto che l'AD Gubitosi non vede assolutamente necessità di aumento di capitale per Telecom Italia.

Telecom verso aggregazione con Open Fiber. Vantaggi e svantaggi

Secondo Equita SIM, l’impressione che emerge è che il management sia fiducioso di poter negoziare un’aggregazione tra la rete di Telecom Italia e Open Fiber, uno scenario che agli analisti sembrava meno probabile rispetto a quello in cui l'ex monopolista andava ad avere una quota di minoranza nella rete unica, come chiesto da diverse controparti.

Il vantaggio sarebbe un assetto industriale più chiaro e il mantenimento del controllo dell’asset.

In negativo, il maggiore debito per il gruppo, con il consolidamento di Open Fiber che porta il leverage da 3,3 a 3,6 volte, e i maggiori ostacoli regolatori e politici all’operazione.

Gli analisti di Equita SIM pensano che il progetto rete unica possa essere un importante catalizzatore per il titolo, anche se ovviamente saranno da verificare l’effettiva struttura del deal e le valutazioni relative.

Nel frattempo la SIM milanese mantiene una view bullish su Telecom Italia, con una raccomandazione "buy" e un prezzo obiettivo a 0,47 euro.