Al termine di una giornata poco significativa per la piazza azionaria americana, con i tre indici fermatisi a ridosso della parità, i riflettori sono rimasti accesi sul settore high-tech. Dopo la chiusura dei listini, Texas Instruments ha alzato il velo sui risultati degli ultimi tre mesi del 2011, archiviati con utili e fatturato in calo, ma meno delle attese. Il gruppo ha chiuso il quarto trimestre dello scorso anno con un utile netto pari a 298 milioni di dollari, in calo del 68% rispetto ai 942 milioni dello stesso periodo del 2010. Il risultato per azione è stato di 0,25 dollari, ma al netto delle voci straordinarie il dato sale a 0,42 dollari, battendo le attese degli analisti che avevano messo in conto un eps meno corposo di 0,39 dollari. In flessione anche i ricavi che sono calati del 3% a 3,42 miliardi di dollari, attestandosi comunque al di sopra dei 3,25 miliardi preventivati dalla comunità finanziaria. Da segnalare che sui conti del quarto trimestre 2011 hanno pesato i costi legati all’acquisizione di National Semiconductor e alla chiusura di due impianti. Il CEO Rich Templeton ha dichiarato che le vendite nel quarto trimestre hanno superato le attese in tutte le principali aree di prodotti e ciò avvalorerebbe la sua tesi secondo cui il peggio della fasce discendente del ciclo sia ormai alle spalle. Con rfierimento al trimestre in corso, Texas Instruments prevede di realizzare un utile per azione compreso tra 0,26 e 0,34 dollari, al di sotto dei 41 cents stimati dal mercato, mentre i ricavi dovrebbero attestarsi tra 3,02 e 3,28 miliardi di dollari, da confrontare con i 3,23 previsti dagli analisti. Positiva la reazione del mercato che sta premiando il titolo con numerosi acquisti in after-hours visto che Texas Instruments, dopo aver chiuso la sessione regolare con un calo dell‘1,34% a 33,19 dollari, guadagna tereno nel circuito serale, dove viene scambiato a 34,38 dollari, in rialzo del 3,59%.