Torna la voglia di M&A

Sulle Borse mondiali si registrano fusioni e acquisizioni che movimentano il mercato. Di M.Caprotti

La marea delle fusioni e acquisizioni sta montando. L’indicazione arriva dai segnali che si registrano sui principali mercati mondiali. La notizia più eclatante è stata l’offerta da 16,7 miliardi di dollari fatta dal colosso alimentare americano Kraft per acquisire l’inglese Cadbury (e per ora rispedita al mittente). Ma le cronache finanziarie di questi giorni registrano anche un accordo fra i giganti della telefonia France Telecom e Deutsche Telekom per portare la loro quota di mercato in Gran Bretagna al 37%.Sempre restando in Europa, Vivendi ha annunciato che intende crescere mediante un’acquisizione in Brasile. Le mire sono cadute sull’operatore televisivo GVT per il quale il gruppo d’oltralpe è disposto a sborsare circa un miliardo di euro. Nuove manovre di consolidamento sono attese anche nel settore auto, dopo che l’amministratore delegato di Renault e Nissan Carlos Ghosn ha detto che “la crisi finanziaria è alle spalle” e che si attende la partenza di acquisizioni nel comparto. E’ ancora presto per dire se si sta per assistere a un’ondata di M&A come quella che ha caratterizzato e guidato le Borse mondiali nei quattro anni precedenti allo scoppio della crisi. Resta il fatto che l’indice Msci World (in euro) in cinque giorni ha guadagnato più del 2%. Una performance di tutto rispetto, se si considera che il paniere da inizio anno ha segnato un +14%.“Le notizie sulle fusioni e acquisizioni stanno agitando il mercato”, conferma Philip Gorham, analista di Morningstar. “Prendiamo l’operazione Kraft-Cadbury: presto potremmo vedere l’ingresso in scena di Nestlè. Per loro l’acquisizione non sarebbe strategica. Ma se la società americana riuscisse ad avere il controllo di quella inglese diventerebbe un formidabile concorrente. L’unica soluzione è cercare di mettergli i bastoni fra le ruote. L’offerta che ora è sul tavolo è 13 volte superiore all’utile lordo di Cadbury. Nestlè è nelle condizioni finanziarie di fare un rilancio fino a 16 volte. Comunque vada a finire si tratta di un segnale di fiducia per le imprese. Significa che qualche linea di credito è stata riaperta”.