Ulteriore, massiccio, recupero del sentiment globale nella seconda seduta di Febbraio (e della settimana).
La reazione è divenuta evidente poco dopo l’apertura di Shanghai, quando gli indici hanno rapidamente rigettato il calo iniziale, portandosi in discreto guadagno per la seduta. Ovviamente, i provvedimenti presi dalle Autorità per stabilizzare il mercato hanno una bella parte in questo recupero (che è continuato durante la giornata, da prestar fede alle quotazioni degli ETF che investono nelle “A” shares). La PBOC ha iniettato altri 400 bln yuan di liquidità nel mercato, e l’operazione è stata degnamente pubblicizzata sul sito della Banca Centrale, dove si è indicato l’ammontare totale dei 2 giorni (1.7 trilioni CNY) e si è dichiarato che l’intervento abbasserà i tassi, facilitando il finanziamento delle piccole aziende, e supporterà il sentiment. Non a caso il Chinext è stato il migliore degli indici (+4.8%).
Gli altri indici dell’area hanno reagito coerentemente, con robusti guadagni per Mumbai e Seul, e incrementi un po’ più contenuti per Tokyo, Sydney e Jakarta. Recupero anche per lo Yuan, tornato sotto il livello chiave di 7 vs $.
Il sentiment positivo è traslato sui mercati Eurozone, in grado di mettere su, nel corso della mattinata, progressi superiori all’1%. La price action si è fatta più coerente anche sui rendimenti, che hanno preso a salire con un po’ più di grinta di ieri, su entrambe le sponde dell’Oceano. Idem i cambi, dove Yen e € hanno perso terreno contro Dollaro, secondo uno schema consolidato per la divisa giapponese e che recentemente sta prendendo piede anche sulla divisa unica, anch’essa usata per finanziare le posizioni di rischio e i carry trade. Deboli anche i preziosi, con l’oro tornato gradualmente sui livelli pre escalation dell’epidemia. Dove il sollievo non attecchisce, è sulle commodities, che oggi non hanno perso, ma restano su livelli depressi e assai più bassi rispetto a pochi giorni fa.