Il tradimento delle bancheLa banca è un’impresa che deve agire nell’interesse del cliente facilitandone l’accesso a servizi e prodotti finanziari. Tuttavia è diventata una fiera ambulante improntata alla vendita di prodotti finanziari che non necessariamente vanno a soddisfare le necessità del cliente. Il mercato finanziario collega i risparmiatori con quei soggetti che invece hanno bisogno di finanziamenti. In maniera professionale banche, società di intermediazione, la borsa permettono di investire i risparmi in investimenti produttivi. In tutti gli altri casi si lascia la porta aperta a usura e frode. La concessione irresponsabile di mutui ipotecari porta come abbiamo visto, al collasso dell’economia familiare e alla perdita delle abitazioni. A sua volta, il collocamento indiscriminato di azioni privilegiate, prodotti strutturati e altri prodotti complessi di difficile comprensione per l’utente finale portano con sè un alto rischio di perdite che alla fine inducono in una perdita di fiducia nel mercato. Questi sono rischi sistemici che influenzano i mercati finanziari e l’intera economia. La crisi finanziaria ha aperto finalmente gli occhi a molti. La crescita economica permessa dall’innovazione finanziaria della fine del XX secolo ci ha mostrato i suoi frutti. Le banche hanno smesso di essere meri intermediari per convertirsi in protagosti dell’economia. Propongono strumenti sempre più complessi moltiplicando esponenzialmente il debito. I margini sono alti, d’altronde sono proprio le banche che fissano unilateralmente le condizioni. La cosa importante è creare nuovi prodotti e collocarli tra i risparmiatori. Il guadagno è assicurato. Poco importa che non siano adeguati alle necessità e agli obiettivi dei clienti.