Sulla scia della debolezza mostrata dal Ftse Mib, la seduta odierna prosegue in calo anche per Unicredit e Intesa Sanpaolo che viaggiano entrambi a ridosso della parità, con variazioni percentuali contenute.
Unicredit e Intesa Sanpaolo oscillano intorno alla parità
Unicredit, reduce da due sedute positive, dopo aver chiuso quella di ieri con un vantaggio di un punto e mezzo percentuale, oggi si presenta a 13,41 euro, con un frazionale rialzo dello 0,07% e oltre 3 milioni di azioni passate di mano fino a ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 17,5 milioni.
Anche Intesa Sanpaolo viene da due sessioni in luce verde e dopo aver guadagnato ieri oltre un punto percentuale, negli ultimi minuti è fotografato a 2,1005 euro, con un lieve progresso dello 0,02% e circa 15 milioni di azioni trattate, rispetto alla media mensile pari a 99 milioni.
Unicredit e Intesa poco aiutati da Spread e BTP
I due big del settore bancario si allineano all’incertezza del Ftse Mib e non trovano sostegno nell’andamento del mercato obbligazionario.
Lo Spread BTP-Bund sale dello 0,64% a 211,43 punti base, mentre qualche vendita sui BTP contribuisce a far salire un po’ il rendimento del decennale che avanza dello 0,48% al 4,4003%.
Unicredit piace a Equita SIM
Intanto Unicredit e Intesa Sanpaolo restano sotto i riflettori sulla scia dei giudizi espressi da varie banche d’affari.
Proprio due giorni fa Equita SIM è tornata a occuparsi di Unicredit, sulals cia dei rumor riportati da Milano Finanza, secondo cui la banca potrebbe essere interessata all’acquisizione di Credimi, società fintech italiana specializzata nei finanziamenti a PMI e micro- imprese.
Gli analisti hanno evidenziato che un’eventuale operazione per Unicredit sarebbe di dimensioni contenute.
Potrebbe contribuire comunque ad incrementare le competenze tecnologiche all’interno del gruppo oltre che rafforzare un’area – quella delle piattaforme di credito digitale e dei finanziamenti alle PMI – che sta diventando progressivamente più rilevante.
In attesa di novità la SIM milanese ha ribadito la raccomandazione “buy” su Unicredit, con un prezzo obiettivo a 15,6 euro.
Unicredit: la view di Intesa Sanpaolo e Citi
A puntare sul titolo è anche Intesa Sanpaolo che nei giorni scorsi ha invitato ad acquistare, con un target price a 16,4 euro.
Gli analisti da una parte segnalano che l’aumento dei requisiti Srep è leggermente negativo per Unicredit, ma dall’altra evidenziano che non mette a rischio la strategia di distribuzione del capitale della banca.
Bullish anche la view di Citi che ieri ha reiterato la raccomandazione “buy” sul titolo, con un fair value a 15,5 euro.
Unicredit resta uno dei temi preferiti dalla banca USA in Italia, grazie alla redditività e alla tenuta del capitale anche in un contesto più difficile, al rendimento del capitale e alla valutazione attraente.
Anche Credit Suisse e Goldman Sachs sono bullish
Buone notizie per Unicredit anche da Credit Suisse che ha un rating “outperform”, con un prezzo obiettivo ritoccato da 16,9 a 17,2 euro.
Ancora più alta la valutazione indicata da Goldman Sachs che da una parte ha confermato il “buy” e dall’altra ha incrementato il prezzo obiettivo da 19,5 a 20,25 euro, valore che implica un potenziale di upside di circa il 51% rispetto alle quotazioni correnti a Piazza Affari.
Intesa Sanpaolo al vaglio di JP Morgan e Morgan Stanley
Buone notizie per Intesa Sanpaolo arrivano da JP Morgan che ha una raccomandazione “overweight”, con un target price a 2,6 euro.
A scommettere sul titolo è anche Morgan Stanley che al pari di Jp Morgan consiglia di sovrappesarlo in portafoglio, con un fair value alzato da 2,7 a 3 euro, valroe che offre un potenziale di upside di circa il 43%.
Intesa Sanpaolo è la top pick della banca USA nel settore bancario e gli analisti fanno sapere che il driver della crescita nel 2023 sarà il net interest income.
Intesa Sanpaolo piace a Oddo. Top pick di Citi
Nei giorni scorsi una conferma bullish per Intesa Sanpaolo è arrivata da Oddo BHF che ha ribadito la raccomandazione “outperform”, con un prezzo obiettivo a 2,75 euro.
Per gli analisti il titolo è in una posizione migliore rispetto al competitor Unicredit, vantando al contempo un interessante profilo di rischio/rendimento.
Intesa Sanpaolo è la top pick di Citi tra le banche italiane: la raccomandazione è “buy”, con un target price a 2,65 euro.
Gli analisti prevedono per Intesa Sanpaolo un aumento di oltre il 20% anno su anno dell’utile operativo lordo dopo gli accantonamenti nel 2023, grazie all’incremento del margine di interesse e al focus sull’efficienza per mitigare l’impatto dell’inflazione e degli investimenti IT.