La settimana è partita bene per la piazza azionaria americana che è rientrata quest’oggi dal lungo ponte dell’ultimo week-end, dopo essere rimasta chiusa ieri per la festività del Labor Day. Il rientro alle contrattazioni è stato salutato dagli acquisti, in una giornata caratterizzata dall’assenza di dati macro di rilievo, fatta eccezione per quello relativo al credito al consumo che a luglio è sceso a 21,6 miliardi di dollari.Gli operatori hanno rivolto così la loro attenzione altrove e hanno guardato al comparto petrolifero alla luce dell’impennata dei prezzi dell’oro nero che con un rally di oltre il 4,5% sono tornati sopra i 71 dollari al barile. Da segnalare anche il forte balzo in avanti dell’oro che per la prima volta da febbraio scorso ha superato quota 1.000 dollari l’oncia. Tanto l’oro giallo quanto quello nero hanno beneficiato della debolezza del biglietto verde che è ritornato sui minimi di quest’anno rispetto all’euro. A sostenere gli acquisti sull’azionario hanno contribuito anche le ultime notizie in tema di M&A che hanno ridato fiducia agli investitori che guardano ad un miglioramento dell’economia, convincendosi sempre più che il peggio sia ormai alle spalle. A fine giornata così gli acquisti hanno avuto la meglio portando i tre indici principali a chiudere gli scambi in positivo. Il Dow Jones e l’S&P500 sono saliti rispettivamente dello 0,59% e dello 0,88%, mentre il Nasdaq Composite si è fermato a 2.037,77 punti, con un progresso dello 0,94%, dopo aver toccato un massimo a 2.038 e un minimo a 2.023 punti. Tra i titoli del Dow Jones, protagonista General Electric che ha chiuso in rally del 4,54%, sfruttando a dovere la promozione di JP Morgan che ha migliorato il giudizio sul titolo da “neutral” a “overweight”, alzando il prezzo obiettivo da 12 a 17 dollari.