Conclusione positiva per la piazza azionaria americana che ha visto i tre indici principali muoversi in progresso, anche se gli stessi si sono fermati al di sotto dei massimi intraday. Gli acquisti hanno dominato la scena da subito e non si sono lasciati condizionare più del dovuto dalle contrastanti indicazioni arrivate dal fronte macro. Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione si sono attestate a 521mila unità, in calo di 33mila unità rispetto alla lettura precedente, superando le previsioni degli analisti che si erano preparati ad una flessione meno corposa a 541mila unità. Diverso l’aggiornamento sulle scorte di magazzino all’ingrosso che ad agosto hanno segnato un calo dell’1,3%, in recupero rispetto alla contrazione dell’1,4% precedente, ma oltre le stime della comunità finanziaria che aveva scommesso su una contrazione meno significativa dell’1%. Gli investitori però non si sono lasciati scoraggiare da questa indicazione deludente e hanno concentrato la loro attenzione sull’avvio della nuova stagione degli utili societari. Il valzer delle trimestrali è stato inaugurato come di consueto da Alcoa che per la prima volta è ritornato all’utile dopo tre trimestri consecutivi in perdita. Indicazioni che hanno tranquillizzato e non poco gli animi di analisti e investitori, preoccupati proprio dalle possibili cattive notizie che potrebbero arrivare dalla nuova earning season. A fine giornata così i tre listini principali si sono presentati al close tutti in buon progresso, con il Dow Jones e l’S&P500 in salita dello 0,63% e dello 0,75%. Bene anche il Nasdaq Composite che si è fermato a 2.123,93 punti, con un vantaggio dello 0,64%, dopo aver toccato un massimo a 2.139 e un minimo a 2.116 punti.