Wall Street perde terreno con delusione macro. Non convincono diversi trimestrali

In rally Caterpillar al Dow, sotto pressione Du Pont e Boeing. Shopping deciso su Apple, in calo Yahoo, Google, Dell e eBay.

Tornano le vendite sulla piazza azionaria americana che dopo il positivo avvio di settimana registrato ieri, ha dovuto fare i conti nuovamente con un intervento dei ribassisti. Gli indici hanno imboccato la via del ribasso sulla scia di alcuni deludenti dati macro diffusi ancor prima dell’avvio delle contrattazioni. A settembre i prezzi alla produzione sono scesi dello 0,6%, mentre il mercato si aspettava un rialzo dello 0,1% e la stessa variazione percentuale era prevista per la versione “core” che ha invece restituito un calo dello 0,1%. A deludere sono state anche le indicazioni relative al settore immobiliare che ha mostrato nuovi segnali di debolezza. I nuovi cantieri edili sono aumentati dello 0,5% a 590mila unità, in linea con le previsioni, mentre le licenze di costruzione sono calate a 573mila unità, segnalando che in tal caso il mercato aveva previsto un rialzo a 595mila unità. A frenare i mercati è stato anche il rimbalzo del dollaro che ha avuto come effetto quello di riportare le vendite sui titoli del settore energetico. Questi ultimi hanno così appesantito il mercato che non ha trovato sostegno in una serie di buone notizie arrivate dal mondo societario. Nel finale comunque gli indici sono riusciti a rimbalzare dai minimi, senza tuttavia evitare una chiusura con il segno meno. Il Dow Jones e l’S&P500 sono scesi rispettivamente dello 0,5% e dello 0,62%, mentre il Nasdaq Composite si è attestato a 2.163,47 punti, con un rosso dello 0,59%, dopo aver toccato un massimo a 2.181 e un minimo a 2.151 punti. Tra i titoli del Dow Jones, in controtendenza Caterpillar che ha chiuso in rally del 3,04%, dopo aver diffuso una trimestrale con utili in calo ma meno del previsto, a fronte di un fatturato che ha deluso le attese. Il gruppo ha diffuso un incoraggiante outlook per l’intero 2009, scommettendo su un giro d’affari in crescita del 10%/25% nel 2010.