Wall Street schiaffeggiata ancora dai ribassisti

In positivo solo Wal-Mart al Dow, male telefonici, farmaceutici e petroliferi, forti vendite sui finanziari. Male eBay dopo vendita quota in Skype.

Anche quest’oggi i ribassisti sono riusciti ad avere la meglio sulla piazza azionaria americana, smarcandosi con abilità e semplicità dal tentativo di intervento compiuto dai loro antagonisti. Dopo un’apertura in calo infatti i tre indici principali hanno azzerato le perdite iniziali, riportandosi al di sopra della parità, anche se per pochi attimi. A favorire la ripresa dei corsi è stata la diffusione di alcuni dati macro, come le spese per le costruzioni che a luglio sono scese dello 0,2% mentre il mercato si aspettava una flessione dello 0,3%. Sempre con riferimento al settore immobiliare è da segnalare il buon rialzo dell’indice home pending sales, relativo cioè alle vendite di case con contratti in corso, che a luglio è cresciuto del 3,2%, segnando un incremento per il sesto mese consecutivo. E buone notizie sono arrivate anche dall’indice ISM manifatturiero che ad agosto è salito a 52,9 punti dai 48,9 di luglio, battendo le aspettative della comunità finanziaria che si aspettava un progresso meno marcato poco sopra i 50 punti. La reazione positiva del mercato ha avuto però vita breve, lasciando subito il posto alle vendite, alimentati dai timori che le attese di una ripresa economica possano essere state in qualche modo sopravvalutate. E gli acquirenti hanno ceduto la mano ai loro avversarsi anche in vista degli importanti dati macro che saranno rilasciati nelle prossime sedute, con particolare riferimento a quelli sul mercato del lavoro. Ad appesantire il mercato è stata inoltre la negativa intonazione dei finanziari, sui quali sono scattate le prese di beneficio dopo la corsa realizzata di recente. A fine giornata così i tre indici principali si sono presentati al suono della campanella a ridosso dei minimi raggiunti nell’intraday. Il Dow Jones e l’S&P500 hanno ceduto rispettivamente l’1,96% e il 2,21%, e non è andata certo meglio al Nasdaq Composite, fotografato a 1.968,89 punti, con una flessione del 2%, dopo aver toccato un massimo a 2.034 e un minimo a 1.965 punti.