Atlantia balza su ipotesi guerra per controllo

Scatto sui massimi da oltre due anni per Atlantia. Sul titolo controllato dai Benetton ha messo gli occhi Florentino Perez.

ACS esce allo scoperto e conferma le indiscrezioni secondo cui ha siglato un accordo esclusivo con i fondi Global Infrastructure Partners e Brookfield Infrastructure Partners per partecipare all’acquisizione di Atlantia. Edizione si prepara a difendersi con l’appoggio degli altri azionisti di lunga data e di Blackstone.

ACS e fondi puntano Atlantia

Atlantia accelera al rialzo in scia al comunicato di ACS Actividades de Construcción y Servicios che ha confermato i rumor di Bloomberg relativi a un interessamento per il gruppo italiano. La società guidata dal presidente esecutivo Florentino Perez (nonché primo azionista con il 13,37% dei diritti di voto) ha un accordo con Global Infrastructure Partners e Brookfield Infrastructure Partners per acquisire la maggioranza degli asset delle concessioni autostradali di Atlantia in caso di acquisizione del gruppo da parte dei due fondi. 

Secondo indiscrezioni GIP e Brookfield nel mese di marzo hanno contattato Edizione della famiglia Benetton in modo amichevole per poi presentare un’offerta non vincolante il 30 marzo. Il tentativo non sembra essere andato a buon fine dato che i due fondi hanno coinvolto ACS per accollarsi una parte del fardello dell’offerta. Da parte sua Edizione (azionista di controllo di Atlantia con il 33,10%) avrebbe chiesto il supporto del gruppo Blackstone con cui era già in contatto per studiare le mosse strategiche dopo la cessione di Autostrade per l’Italia.

Edizione in difesa su Atlantia

Conquistare Atlantia potrebbe essere però molto oneroso se non addirittura impossibile. Edizione potrebbe infatti contare sul supporto di alcuni soci di lungo corso come GIC Private Limited, fondo sovrano di Singapore che ha l’8,29%, e Fondazione Cassa Risparmio Torino con 4,54%. Questi due azionisti sembrano interessati a mantenere le rispettive quote in Atlantia: insieme a Edizione arrivano al 46% circa. Nel capitale c’è anche HSBC con il 5% ma questa partecipazione sembra meno “solida”. In ogni caso se fosse confermato l’intervento di Blackstone resterebbero ben pochi spazi per il trio ACS-GIP-Brookfield. Infatti il titolo Atlantia dopo aver toccato un massimo in avvio a 21,16 euro ripiega in area 20,30, mantenendo comunque un progresso di oltre il 7%

Atlantia: le prospettive del titolo in borsa

Graficamente possiamo osservare che con i massimi odierni le quotazioni hanno testato il lato alto del canale ascendente ipotizzabile da marzo 2020. Il quadro tecnico è ben impostato dopo l’accelerazione delle ultime 3-4 settimane ma nel breve il titolo potrebbe essere colpito dalle prese di profitto e testare dall’alto l’ex resistenza poco sotto i 18 euro. Lo scenario al momento più probabile vede un’estensione verso i massimi del febbraio 2020 a 23,20 e quindi sui 24,80-24,90 del 2019.

(Simone Ferradini)

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