UE, Moldavia e Georgia presentano la domanda di adesione!

Anche la Moldavia e la Georgia hanno deciso di presentare la domanda di adesione all'UE, contro le ingerenze della Russia. Ultime news!

Dopo l’incontro tra Ursula Von Der Leyen e Volodymyr Zelensky a Kiev conclusosi con la consegna del questionario di adesione all’Unione Europea, il processo di adesione è stato attivato anche nei confronti di altri due Paesi dell’Europa, ovvero Georgia e Repubblica di Moldavia. La consegna dei questionari è avvenuta ieri, lunedì 11 aprile, e questa segna il via all’ingresso dei paesi all’Unione Europea, insieme all’Ucraina.

Il questionario di adesione avrà lo scopo di far formulare alla Commissione Europea il proprio parere formale sulle rispettive candidature. Il processo di consegna dei questionari ha avuto inizio lo scorso marzo, come scrive https://www.eunews.it/ il questionario è stato consegnato solo a seguito dell’invio della richiesta di adesione ufficiale, proprio lo scorso 7 marzo.

In quell’occasione sono stati i 27 ambasciatori, riuniti nel Comitato dei rappresentanti permanenti del Consiglio, a trasmettere la propria posizione ai leader UE.

A consegnare il questionario di adesione al ministro degli Esteri moldavo, Nicu Popescu, e al ministro degli Esteri georgiano, Ilia Darchiashvili, è stato il commissario per la Politica di vicinato e l’allargamento, Olivér Varhelyi, e a fianco il Consiglio Affari Esteri a Lussemburgo.

I paesi saranno tenuti a rispondere a 369 domandeha commentato su Twitter il ministro moldavo – ed in seguito comunicare la propria disponibilità a entrare nell’Unione Europea. Il ministro moldavo ha voluto ribadire la volontà del Paese di “lavorare più velocemente e più duramente” per riuscire ad aderire il più velocemente possibile all’UE.

Ne parla anche AdnKronos in questo breve video:

Anche il ministro degli Esteri georgiano ha commentato dicendo “non risparmieremo sforzi per compilare tempestivamente il documento e procedere alle fasi successive”.

Tutto sembra, quindi, pronto per procedere verso l’entrata all’interno dell’Unione Europea di 3 Paesi, Ucraina, Moldavia e Georgia. I paesi avevano inviato la propria richiesta di adesione all’Unione Europea lo scorso 3 marzo, a seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte di Vladimir Putin.

Sentitesi minacciate dallo sconvolgimento degli equilibri economici e politici, i paesi hanno deciso di rifugiarsi nell’Unione Europea, chiedendo l’adesione. I tre paesi, Ucraina, Moldavia e Georgia, si vedono ormai proiettate verso un’ottica di unione, contro la minaccia russa. Ovviamente entrare all’interno dell’Unione Europea richiede anche un processo di integrazione.

Sappiamo benissimo che per i 3 paesi, i cambiamenti saranno tanti ed è necessaria volontà e perseveranza nel raggiungimento dell’obiettivo. La commissione europea ha già dimostrato interesse verso l’ingresso delle 3 nazioni ed è propensa ad accelerare il processo di integrazione europea.

Generalmente il procedimento che porta una nazione a aderire all’Unione Europea richiede tanto tempo, ma la guerra in Ucraina ha contribuito ad accelerare il processo di ingresso. 

Ingresso nell’Unione Europea di Moldavia e Georgia: i passaggi essenziali!

A seguito dell’invio della proposta formale di candidatura per l’adesione all’UE, la Commissione Europea dovrà fornire il proprio parere positivo assieme al questionario compilato dal paese.

Ovviamente, affinché la Commissione possa rilasciare un parere positivo è necessario che il paese superi i cosiddetti criteri di Copenaghen, ovvero i criteri economici, i criteri democratici e la condizioni politiche.

Come abbiamo spiegato in un nostro precedente articolo, i criteri di Copenaghen sono fondamentali e il loro rispetto consente allo Stato di accedere nell’Unione Europea.

In particolare, i requisiti vengono stabiliti dal Trattato sull’Unione Europea, agli articoli 6 e 49 e secondo  https://it.wikipedia.org/ per aderire all’Unione Europea uno Stato deve necessariamente:

  • “essere uno stato europeo (articolo 49 Trattato sull’Unione Europea (TUE));

  • rispettare i principi di libertà, di democrazia, di rispetto dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, nonché dello Stato di diritto (art. 6 TUE);

  • rispettare una serie di condizioni economiche e politiche conosciute come criteri di Copenaghen.”

Il primo requisito è stato alcune volte ignorato dai paesi richiedenti e tanti paesi extraeuropei, come la Turchia hanno presentato la loro richiesta di adesione all’Unione.

In particolare, la Turchia ha presentato richiesta di adesione all’Unione Europea il “14 aprile 1987 e dopo aver ottenuto lo status di candidato il 12 dicembre 1999, ha cominciato i negoziati d’adesione in seno alla Conferenza ministeriale intergovernativa riunita in varie sessioni dal 3 ottobre 2005.

Dopodiché, non appena la Commissione avrà dato il suo parere positivo, si arriva alla firma dell’Accordo di stabilizzazione e associazione. Si tratta di un accordo bilaterale tra l’Unione Europea e la nazione richiedente.

Dalla firma dell’Accordo di stabilizzazione, si passa poi all’invio della domanda di adesione vera e propria che, se accettata, il paese riuscirà ad ottenere lo status di candidato all’ingresso in EU. Solamente quando tutti i paesi dell’UE avranno votato all’unanimità, potranno essere avviati i negoziati, alla fine del quale si procederà alla firma del Trattato di adesione.

In questo modo si conclude l’ingresso dello Stato all’Unione Europea. La fase più lunga da superare è proprio quella dei negoziati, in quanto non esiste un numero minimo o massimo di negoziazioni.

Le parti, fino a quando non riusciranno a trovare un accordo comune, potrebbero continuare all’infinito.

Un esempio, lo abbiamo appena citato, è proprio quello della Turchia, che ha potuto acquisire lo status di candidato nel 1999 ed i negoziati sono ancora in corso. Non è detto, quindi, che una volta che la Commissione abbia dato il proprio parere positivo tutto sia in discesa.

Nonostante ciò, la presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, ha rassicurato durante l’incontro a Kiev con il presidente ucraino Zelensky che l’intenzione è quella di accelerare i tempi burocratici così da consentire ai paesi quali Ucraina, Georgia e Moldavia di poter entrare nell’Unione Europea il più presto possibile.

Ma non solo. I paesi che hanno inviato la propria richiesta di adesione all’Unione Europea sono anche i sei Paesi dei Balcani Occidentali, Albania, Bosnia ed Erzegovina, Kosovo, Macedonia del Nord, Montenegro e Serbia.

In particolare, l’Albania e la Macedonia del Nord hanno avviato i negoziati dal 2018, mentre al Bosnia Erzegovina ha inviato la propria domanda di adesione nel 2016. Anche il Kosovo sta aspettando di avviare i negoziati: ha solamente firmato l’Accordo di stabilizzazione e associazione e da allora la situazione è rimasta bloccata.

Come abbiamo visto, non è semplice entrare a far parte dell’Unione Europea. Ma allora perché la presidente della Commissione Europea ha parlato dell’introduzione di un procedimento abbreviato? Anche se un procedimento del genere dovesse andare in porto, non è detto che i negoziati possano concludersi in breve tempo.

Questo aspetto ci insospettisce e ci conferma che la guerra in Ucraina non finirà così presto come molti di noi si auguravano, ma potrebbe durare anni. Nel frattempo, decine di centinaia di civili continuano a perdere la vita. 

Redazione Trend-online.com
Redazione Trend-online.com
Di seguito gli articoli pubblicati dalla Redazione di Trend-online. Per conoscere i singoli autori visita la pagina Redazione Trend-online.com
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
765FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate