Snam e Ascopiave: le ultime news sugli stoccaggi di Edison

Snam e Ascopiave al vaglio degli analisti: quali vantaggi dagli stoccaggi di Edison?

La seduta si è conclusa in territorio negativo per due utility come Snam e Ascopiave, che hanno terminato gli scambi entrambe in calo.

Snam e Ascopiave chiudono in rosso

Snam, reduce da quattro sessioni consecutive in rialzo, dopo aver guadagnato ieri oltre un punto percentuale, ha ceduto il passo ad alcune prese di profitto oggi.

Il titolo si è fermato a 4,783 euro, con una flessione dello 0,79% e oltre 8 milioni di azioni passate di mano, al di sopra della media degli ultimi 30 giorni pari a circa 5,5 milioni.

Male anche Ascopiave che, dopo tre giornate consecutive in salita e dopo aver chiuso quella di ieri con un vantaggio di quasi mezzo punto percentuale, oggi è sceso dello 0,66% a 2,26 euro, con poco meno di 20mila azioni trattate, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 130mila.

Snam e Ascopiave: supplemento di gara per stoccaggi Edison

Snam e Ascopiave sono stati oggetto di attenzione da parte del mercato, sulla scia di alcune indicazioni di stampa.

Come riportato dal Sole 24 Ore, l’offerta per gli stoccaggi gas di Edison attualmente in fase di cessione avrà una nuova tornata di gara tra i 2 partecipanti vincitori della prima fase, Snam e Ascopiave, con la presentazione delle offerte vincolanti entro la fine del mese di gennaio.

Un primo giro di offerte si sarebbe chiuso a fine 2023 con una riduzione dei concorrenti e sarebbero quindi usciti di scena i compratori esteri com EPH ed i fondi Macquarie e Igneo Infrastructure Prtners per il rischio di utilizzo del golden power da parte del governo.

Si tratta delle attività di stoccaggio per circa 900mcm di capacità ed una valorizzazione che secondo le indiscrezioni di stampa potrebbe aggirarsi sui 700 milioni di euro a fronte di una RAB di circa 500 milioni ed un ebitda di circa 50 milioni di euro nel 2023.

Ascopiave sarebbe interessata perché oltre il 50% della capacità di stoccaggio ceduta da Edison sarebbe nel territorio in cui opera la società veneta e offrirebbe l’opportunità di diversificazione che il gruppo sta cercando per l’esercizio totale della put su HERA per i clienti retail di EstEnergy.

Snam completerebbe invece il controllo delle attività di stoccaggio (di cui gestisce già il 90% degli assets) e potrebbe integrare l’offerta (per ora solo cash) anche con degli assets biogas.

Tra le diverse ipotesi allo studio anche il breakup del portafoglio di 3 concessioni di stoccaggio messi in vendita (Treviso, Teramo e Ravenna) fra Snam e Ascopiave, con la seconda che acquisirebbe gli assets dislocati in Veneto.

Snam e Ascopiave: il commento di Equita SIM

Equita SIM evidenzia che in caso di breakup degli assets, per Snam si tratterebbe di una operazione di dimensioni limitate.

Per Ascopiave potrebbe essere un’operazione interessante per far emergere e cristallizzare la sottovalutazione complessiva sugli assets regolati (attualmente al 20%-30% di sconto sulla RAB), aumentando la visibilità dei rendimenti e consentendo una maggiore leva grazie alla quasi totale esposizione ad attività regolate.

Da valutare tuttavia i premi RAB ad esito della gara, considerando che 700 milioni di euro rappresenterebbero un premio del 40% sulla RAB di rispetto all’attuale 16% attualmente trattato da Snam a prezzi di mercato e rispetto a recenti deal per porzioni di rete di trasmissione a valori intorno al 30% di premio RAB.

In attesa di novità, non cambia la view di Equita SIM che su Snam e Ascopiave mantiene invariato il rating “hold” con un prezzo obiettivo rispettivamente a 5,4 e a 3,2 euro.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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