110 proroga: ancora una sorpresa per il bonus unifamiliari!

Arriva l’ok da parte di Draghi: il Governo ha concesso la proroga 110 per le villette unifamiliari e ora si guarda anche alla cessione del credito, perché si potrebbe arrivare ad autorizzare la quarta, ma solo per le banche. La quarta cessione del credito, ancora una volta, cambia le carte in tavola. Quindi a partire dai prossimi giorni, potrebbero esserci ulteriori novità, per quanto riguarda il 110 proroga unifamiliari. Ecco cosa cambia!

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Arriva l’ok da parte di Draghi: il Governo ha concesso la proroga 110 per le villette unifamiliari e ora si guarda anche alla cessione del credito, perché si potrebbe arrivare ad autorizzare la quarta, ma solo per le banche.

La quarta cessione del credito, ancora una volta, cambia le carte in tavola.

Abbiamo seguito l’evolversi della situazione passo a passo e ora, dopo ripetute sollecitazioni in tal senso, il Governo ha deciso di concedere la tanto agognata proroga.

Quando sarà attiva?

La presidente della Commissione Attività Produttive e della Commissione Ambiente della Camera del Pd hanno annunciato di aver trovato un’intesa con l’Esecutivo, che diventerà operativa subito dopo Pasqua.

Quindi a partire dai prossimi giorni, potrebbero esserci ulteriori novità, per quanto riguarda il 110 proroga unifamiliari.

Ma c’è di più. Infatti si allenta anche il divieto al meccanismo della cessione del credito, che ora invece va verso la quarta cessione, in particolare da consentire alle banche, in favore dei propri clienti titolari del conto corrente.

Superbonus, il Governo dà l’ok al 110 proroga unifamiliari. Ma c’è una novità

Quindi, ottenendo la proroga superbonus, come devono comportarsi i proprietari delle villette unifamiliari? Ebbene, la grande novità è questa, vale a dire che 

non è più necessario dimostrare di aver eseguito il 30% dei lavori, entro la data del 30 giugno 2022.

Ma di quanto è possibile prorogare i termini? Ebbene, stando alle stime, ci sarà qualche mese di tempo in più, di cui approfittare, però ancora nulla è stato messo nero su bianco.

Sarà fatto con un decreto legge che dovrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei Ministri il prossimo 21 aprile.

In molti attendevano già la proroga in concomitanza con il decreto legge 17/2022, che invece non è arrivata. 

Ma appare comunque certo l’impegno da parte del Governo, che per l’appunto intende muoversi nella direzione appena annunciata, sia per quanto concerne la proroga al superbonus 110 per le singole unità immobiliari, sia per quanto riguarda invece la cessione del credito.

Se adesso una cessione è libera e le altre due previste sono vincolate (cioè legate per forza a intermediari), la quarta che entrerà in vigore sarà possibile solo da parte di chi riceve la terza. In pratica, dalle banche o altri intermediari.

110 proroga villette, si va verso la quarta cessione del credito. Ma ecco a chi spetta: pochi beneficiari!

Chi ha seguito con attenzione l’intero iter che ha condotto alla proroga 110 per le villette unifamiliari, sa bene che la cessione del credito è uno dei pilastri fondanti dell’agevolazione.

D’altronde, è proprio la possibilità di cedere il proprio credito d’imposta a rendere così vantaggioso il maxi bonus 110, così ambito soprattutto dai proprietari di villette unifamiliari.

Potendo cedere il proprio diritto al credito d’imposta, il cliente finale si vede coprire tutte le spese da terze parti, ad esempio dalla ditta che esegue i lavori oppure dalla banca.

Rinunciando al proprio credito, in realtà ha la possibilità di effettuare tutti i lavori a costo zero.

E mai come nel caso del Superbonus 110, si tratta di lavori del valore di migliaia di euro!

Il problema si è presentato però nel momento in cui sono state operate truffe, ai danni dello Stato, per milioni di euro, proprio approfittando di questi passaggi da un creditore all’altro, gonfiando quindi le parcelle e ottenendo somme di denaro sulle quali poter lucrare.

A partire da quel momento, e non prima in maniera preventiva, sono scattati i primi controlli, portando addirittura al blocco del meccanismo delle cessioni.

Ora invece, in vista della proroga 110 unifamiliari, Le Commissioni Ambiente e Attività Produttive della Camera hanno approvato

un emendamento dei relatori. A partire dal primo maggio, le banche potranno operare una quarta cessione del credito, ma solo a favore dei soggetti con cui abbiano stipulato un contratto di conto corrente. 

La pressione in tal senso è giunta proprio da parte degli istituti bancari, che spingevano verso una liberalizzazione di un sistema che, in quel modo, era diventato davvero troppo rigido da gestire.

Il blocco della cessione del credito anche nei confronti delle banche, infatti, aveva provocato un momentaneo stand by delle garanzie al credito, soprattutto nei confronti dei piccoli proprietari immobiliari.

La sorpresa a cui invece si è andati incontro per un soffio prevedeva un meccanismo diverso. Ciò che si era ipotizzato infatti, per far ripartire il sistema della cessione multipla del credito, era 

che banche, intermediari finanziari e assicurazioni operanti in Italia potessero operare la quarta cessione, ma restando obbligate in solido, con il titolare del bonus, per eventuali irregolarità.

Viste le critiche subito insorte, l’emendamento non è stato approvato e si è passati di nuovo a concedere la quarta cessione, nei confronti delle banche.

110 proroga 30 giugno: le case singole ora possono guardare oltre ma rispettando un requisito base!

Cosa succede dunque ora, in vista della data limite fissata per il completamento del 30% dei lavori del superbonus unifamiliari, fissata al 30 giugno?

Stando alle ultime notizie, come abbiamo avuto modo di sottolineare, ci sarà la tanto attesa proroga del bonus 110 oltre tale data limite, per le singole unità familiari.

Dunque dal 30 giugno 2022 si passa a data da definirsi, a settembre oppure ottobre.

Attenzione, però perché ciò che appare certo è che continuerà comunque a mantenersi in vigore il sistema del SAL ovvero del monitoraggio dello stato di avanzamento dei lavori.

Ed è l’unico modo per poter procedere, proroga dopo proroga.

In altri termini, da giugno la scadenza della 110 proroga slitta ma solo perché le truffe a scapito dello Stato hanno rallentato i lavori, così come l’aumento dei prezzi ha mandato all’aria i preventivi. Il Governo allora concede tre o quattro mesi in più (lo sapremo dopo Pasqua) per completare i lavori, entro il limite fissato del 30% nello stato di avanzamento.

Si avrà così la possibilità di giungere a fine anno, momento in cui verrà fissata un’altra percentuale da raggiungere. Solo così, rispettando appunto l’avanzamento nella realizzazione degli interventi previsti dal superbonus, sarà possibile di volta in volta usufruire di un’ulteriore proroga.

110 proroga: è essenziale! L’alternativa è pagare i lavori di tasca propria

D’altronde c’è ben motivo di stare così sulle spine, in attesa dell'ufficialità della proroga che ora il Governo ha deciso di prevedere per le villette. 

I proprietari di singole unità familiari infatti sanno bene che i ritardi accumulati hanno praticamente bloccato i cantieri, che ovviamente non potrebbero più assumersi l’onere delle spese da affrontare per la realizzazione dei lavori, tra l’altro vedendosi chiudere anche i rubinetti del credito da parte delle banche.

Ecco che il rischio diventa tangibile e per ultimare il progetto di efficientamento energetico, è il proprietario che dovrebbe provvedere di tasca propria a tutte le spese.

Il meccanismo della cessione multipla del credito prevede invece che il consumatore finale non debba sborsare denaro, per ottenere i lavori previsti dal superbonus. Infatti, cedendo il proprio credito riesce ad ottenere uno sconto diretto in fattura che è pari all’importo speso per completare i lavori.

Il credito va allora alla ditta ad esempio o alla banca che finanzia i lavori e il rimborso, in questo caso, è del 110%. Un 10% in più sull’importo, considerando il fatto che il credito d’imposta va spalmato in egual misura nell’arco di cinque anni e quindi non si tratta di uno sconto seduta stante, come invece accade per il proprietario della villetta.

110 proroga in arrivo ma non mancano le super critiche al super bonus!

Inutile rimarcare il fatto che, tra truffe scoperte, aumento dei prezzi delle materie prime, fatture falsificate e ritardi di ogni genere nell’ingranaggio della macchina burocratica, questo superbonus per le singole villette ha sollevato un fitto polverone di critiche.

In primo luogo, c’è da ammettere onestamente che si tratta di un progetto che vale migliaia di euro, messo in atto per una sola famiglia, per quanto concerne nello specifico il superbonus villette.

È pur vero che la produzione di energia che deriva dall’abitazione finisce in parte anche alla rete pubblica, che quindi se ne avvantaggia a costo zero. Eppure, a giudicare dalle polemiche insorte, ciò non basta per compensare lo spreco di denaro a cui si è assistito.

Oltre all’indubbio esborso di denaro, il proprietario della singola villetta di ritrova con un sistema di efficientamento energetico di ultima generazione, diventando di fatto quasi autonomo nell’auto-produzione di energia, risparmiando a vita sulle bollette ma non solo! 

Un impianto così strutturato infatti aggiunge anche notevole valore al patrimonio, innalzando sicuramente il prezzo di vendita dell’immobile sul mercato, nell’eventualità che si desideri andare in contro a una compravendita.

A tal proposito vale la pena approfondire tutti i vantaggi che il Superbonus apporta alla casa e a come sfruttarlo a pieno per poter ottimizzare i consumi, eliminare ogni tipo di spreco di energia e quindi tagliare davvero i costi in bolletta di luce e gas.

In realtà, fin da subito il premier Draghi aveva puntato il dito contro la superficialità del Movimento 5 Stelle (promotore dell’attuazione del maxi bonus), soprattutto perché non era stato previsto alcun genere di controllo, proprio del meccanismo della cessione del credito.

Una falla del sistema che ovviamente non è passata inosservata ai migliori malintenzionati, che non hanno esitato un attimo ad approfittare della situazione.

Motivo per cui soprattutto il bonus 110 per le villette è stato bloccato dalla Legge di Bilancio per il nuovo anno e non si era prevista la proroga oltre il 30 giugno (data che risultava già fissata).

Solo le pressioni delle parti in gioco, e anche delle banche come abbiamo sottolineato, ha fatto sì che si giungesse a questo nuovo compromesso, che differisce di qualche mese la 110 proroga ma mantiene in vigore il rispetto del meccanismo del SAL, per poter procedere.