Bonus facciate 2022: ecco la novità! Ultimissime notizie

Il bonus facciate nel 2022 è cambiato: a cambiare è stata la percentuale di detrazione, anche se il bonus ha rischiato di essere addirittura cancellato.

Il bonus facciate qualche mese fa è stato ad un passo dalla cancellazione: come ormai sappiamo, in realtà il bonus non è stato cancellato, ma è solo diminuito in termini di detrazione. Una diminuzione considerevole che ha cambiato i piani di tantissime famiglie, rendendo il bonus facciate comunque generoso, ma quasi al pari dei bonus “normali”.

Infatti, il 2020, 2021 e 2022 saranno un po’ ricordati come gli anni dei bonus, probabilmente, ma questo regime non durerà in eterno. Questi bonus hanno certamente una data di scadenza ed il Governo guidato da Mario Draghi lo sa benissimo.

Anzi, proprio la diminuzione della detrazione del bonus facciate in un certo senso testimonia questa tendenza, in quanto già nel 2023 alcuni di questi bonus potrebbero sparire o essere radicalmente diminuiti. Fare ipotesi è comunque difficile, perché in pochi mesi tutto può cambiare, come abbiamo visto proprio a fine 2021.

Proviamo dunque a fare chiarezza su uno dei più generosi bonus edilizi, il bonus facciate appunto, cercando di capire esattamente cosa è successo e cosa succederà. Ovviamente, vedremo anche le condizioni per usufruire del bonus e le opportunità alternative alla classica detrazione, cioè lo sconto in fattura e la cessione del credito.

Per chi fosse interessato ad approfondire queste tematiche, suggeriamo il canale YouTube del geometra Danilo Torresi, molto accurato nel dare informazioni e novità, in particolare rispetto ai bonus edilizi (bonus facciate, bonus mobili ed elettrodomestici, superbonus…). In questo video, parla proprio del bonus facciate nel 2022:

Come funziona il bonus facciate 2022?

La prima domanda è certamente relativa al funzionamento generale del bonus facciate, dunque chi avesse già dimestichezza con questo bonus può passare al seguente paragrafo, in cui si parla più nello specifico delle novità del 2022 e di ciò che cambia per i beneficiari.

Il bonus facciate è un bonus pensato per aiutare i cittadini italiani a sostenere le spese per il rifacimento delle facciate esterne della propria abitazione. Essendo un bonus edilizio, funziona esattamente come gli altri suoi simili, cioè in detrazione d’imposta, nello specifico detrazione Irpef.

In sostanza, non si tratta quindi di un bonus liquido che viene corrisposto a chi rispetta determinati requisiti, ma piuttosto viene detratto il suo ammontare dall’Irpef da pagare ogni anno per dieci anni.

Per fare un esempio, se si matura un bonus complessivo pari a 50.000 euro, si otterrà una detrazione d’imposta pari a 5.000 euro all’anno per dieci anni. Non un bonus liquido, ma comunque uno sconto sull’Irpef da pagare che può fare molto comodo, seppur sia una modalità indiretta per ricevere il denaro.

In effetti i dati dicono che questi bonus sono molto utilizzati, bonus facciate compreso. Eppure, almeno per quanto riguarda il bonus facciate, diversi dubbi ci sono. 

Proprio alla luce di questi dubbi il Governo ha introdotto tramite la Legge di Bilancio 2022 una novità che cambia completamente le prospettive di chi vuole usufruire del bonus. Ne parliamo nel prossimo paragrafo.

Bonus facciate 2022: cosa è cambiato? Perché?

Spiegare cosa è cambiato del bonus facciate è relativamente semplice, mentre più difficile è capire il perché di queste novità e del tira e molla di cui questo bonus è stato protagonista negli ultimi mesi del 2021.

Ad un certo punto, il bonus sembrava addirittura sul punto di essere cancellato completamente, ma poi il premier Mario Draghi ha optato per una linea più soft, andando a diminuire la percentuale di detrazione in maniera piuttosto importante.

La novità principale è infatti proprio questa: la percentuale di detrazione scende dal 90% del 2021 (e già presente nel 2020) al 60% del 2022. Una novità che cambia molto più di quanto sembri: se si prova a vedere la situazione in maniera ribaltata, si capisce infatti quanto cambi per i beneficiari.

Infatti, una percentuale al “solo” 60% implica il pagamento del restante 40% di tasca propria, mentre fino al 2021 la quota da sborsare personalmente era solo del 10%. Insomma, ciò che le famiglie dovranno mettere dal proprio portafoglio è praticamente quadruplicato.

Si capisce che la differenza è importante, ma perché il Governo ha fatto questa scelta? La motivazione principale risiede negli obiettivi dei bonus edilizi (principalmente ecologici), che purtroppo il bonus facciate non persegue.

Per questo motivo, gli altri bonus sono stati riconfermati, mentre il bonus facciate ha subito un taglio importante e, se lo indiscrezioni dovessero essere confermate, potrebbe anche scomparire nel 2023.

Cosa rientra nel bonus facciate 2022?

Prima di vedere altre notizie negative sulle modalità per usufruire del bonus, proviamo a vedere quali interventi e spese rientrano nel bonus facciate, in maniera più dettagliata rispetto a quanto già detto in precedenza.

Per farlo, ci riferiamo principalmente alla pagina dell’Agenzia delle Entrate dedicata proprio a questo bonus, in cui si spiega che sono consentini gli interventi sulle facciate esterne (cioè visibili da strada o da suolo pubblico). L’obiettivo è il recupero o il restauro delle facciate esterne, compresi lavori di manutenzione ordinaria come pulitura e tinteggiatura.

Per poter essere riconosciuti, però, gli interventi devono essere nelle cosiddette zone geografiche A o B (si può verificare sul piano regolatore) al fine di non deturpare zone particolari, come per esempio i centri storici.

Su queste spese riconosciute verrà semplicemente calcolato il 60% e tale somma sarà restituita ai beneficiari che comunicano tutto correttamente sempre all’Agenzia delle Entrate.

Bonus facciate 2022: la situazione su sconto in fattura e cessione

Un argomento delicatissimo riguardante i bonus edilizi, bonus facciate compreso, è quello relativo alle modalità alternative alla semplice detrazione d’imposta per godere dei bonus: si tratta della cessione del credito e dello sconto in fattura.

Due modalità ormai note e molto gradite ai cittadini, semplicemente perché rendono il bonus più immediato e concreto. Il decreto antifrode di novembre 2021, però, ha complicato tutto. Senza andare nel dettaglio di quanto successo negli ultimi mesi (ci vorrebbe un articolo solo su questo tema), vediamo qual è la situazione attuale.

Per poter usufruire di queste due possibilità, è necessario proprio per quanto previsto dal decreto antifrode presentare della documentazione aggiuntiva: parliamo dei documenti che certificano la congruità delle spese (detta asseverazione) ed il visto di conformità.

Due step pensati proprio per evitare le frodi che, purtroppo, sembrano essere state numerose nel 2020 e 2021 proprio usufruendo in maniera non congrua dei bonus edilizi. Nel caso del bonus facciate nello specifico, questi documenti sono richiesti anche per spese inferiori a 10.000 euro e per interventi in edilizia libera.

Bonus facciate 2022: qual è il suo destino?

In conclusione, possiamo provare a capire il destino del bonus facciate già in vista del 2023, nonostante manchino oltre dieci mesi. Sembra mancare molto, infatti, ma tra non così tanto tempo si riaccenderà il dibattito sui bonus edilizi che saranno presenti nella Legge di Bilancio 2023.

Tra questi, il bonus facciate potrebbe essere il grande assente. La scelta di gradualità di Draghi, infatti, non deve trarre in inganno: il bonus andrà comunque verso una cancellazione o, almeno, un ulteriore taglio della percentuale di detrazione.

Non buone notizie, dunque, per gli italiani, che anche a fronte della riduzione al 60% devono valutare di usufruire subito del bonus, per evitare di non poterlo più fare l’anno prossimo.

Ovviamente, tutto dipenderà anche dal futuro politico del nostro paese, con lo scenario delle elezioni nel 2023 che spaventa e che fa a tratti tremare il posto da premier di Mario Draghi, insediatosi ormai da un anno.

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