Abi, famiglie italiane sempre più prudenti nel risparmio

La crisi economica spinge numerosi italiani a investire i propri risparmi in prodotti finanziari convenienti, redditizi e semplici da amministrare, come conti deposito e titoli azionari.

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Le due facce della crisi economica sono la contrazione della domanda di prestiti da parte di imprese e famiglie italiane, unita alla predilezione per i prodotti finanziari semplici da gestire, redditizi e poco onerosi. A questo tipo di tendenza sembra infatti corrispondere la prassi di cercare i conti deposito più convenienti e la volontà di affidarsi alle obbligazioni aziendali.

Queste tipo di evidenze hanno avuto modo di emergere al convegno dell’Abi,“Dimensione Cliente”, tenutosi a Roma l’11 e il 12 aprile scorsi. Secondo l’Associazione bancaria italiana, nel nostro Paese è diffuso un atteggiamento di “protezione e sicurezza, semplicità e contenimento dei costi”.

In tempi di crisi, numerose famiglie sono indotte a riorganizzare i loro “rapporti finanziari, razionalizzando al massimo le scelte e concentrandosi solo su ciò che è estremamente necessario con l’obiettivo di salvaguardare il proprio tenore di vita e il benessere faticosamente raggiunto”. Sono in molti quelli che, a fronte dell’erogazione di un prestito o di un mutuo, temono il cosiddetto rischio indebitamento e, cioè, l’impossibilità di ottemperare agli obblighi precedentemente definiti con l’istituto di credito erogante (banca o finanziaria che sia). Secondo i dati Abi, a gennaio 2012, sulla base delle moratorie per le famiglie, le banche hanno sospeso oltre 60.000 mutui, pari a 7,3 miliardi di debito residuo.

L’atteggiamento orientato alla prudenza, che spinge gli italiani a rimandare nel tempo la decisione di ricorrere ad un prestito bancario, determina anche uno “spostamento delle scelte dei risparmiatori su strumenti più liquidi”. I dati dimostrano che, da fine 2010 a fine 2011, le persone titolari di almeno uno strumento finanziario sono diminuite e, fra questi investitori, “si è anche ridotta la diversificazione del portafoglio medio”, che al momento, dati alla mano, si aggira intorno a circa due tipologie di strumenti finanziari”. La propensione al risparmio e la predilezione per i prodotti finanziari semplici da amministrare nonché facilmente liquidabili spiega il successo dei conti deposito che, soprattutto a fronte di tassi d’interesse piuttosto vantaggiosi, si riconfermano come la soluzione preferita dai risparmiatori italiani.