Stangata bancomat: addio ATM e stop al contante! Cosa cambia

Gli sportelli ATM sono destinati ad estinguersi. Il numero delle filiali bancarie chiuse cresce inesorabilmente. In molte città italiane anche molti sportelli bancomat iniziano a chiudere definitivamente i battenti rendendo difficile il prelievo di denaro contante. Tuttavia, sembrano profilarsi all’orizzonte altre alternative per ritirare i soldi depositati sul conto corrente. Vediamo subito quali sono.

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Ormai è un dato di fatto: gli sportelli bancomat sono quantitativamente sempre di meno. Il numero delle filiali bancarie che hanno abbassato la saracinesca cresce inesorabilmente.

In molte città italiane anche gli sportelli ATM iniziano a chiudere i battenti rendendo difficile il prelievo di denaro contante.

Maggiori informazioni sulle regole da seguire per i prelivi di contante le trovate nel video YouTube dell'avvocato Angelo Greco.

Una situazione allarmante, soprattutto per i disagi arrecati a quella fetta di popolazione italiana avanti con l’età e che si dimostra restia all’uso di strumenti tecnicamente più evoluti per effettuare pagamenti digitali, come i bonifici online.

Proprio per mettere una pezza al buco della progressiva chiusura degli sportelli bancomat, le città stanno portando avanti programmi sperimentali di prelievo del denaro contante alternativi agli ATM.

L’Umbria, al momento, è un passo avanti alle altre città. La regione sta portando avanti il progetto “Farmacash”, ideato per continuare ad assicurare il prelievo di denaro contante ai cittadini una volta chiusi i bancomat presenti nelle città e nei comuni distribuiti sul territorio della regione.

Dove si potranno prelevare i soldi? Semplicemente nelle farmacie. La scelta non è causale.

Si tratta di presidi molto frequentati, diventati ormai il punto di riferimento di milioni di italiani. Ebbene, all’interno delle farmacie verrà attivata una postazione bancomat da cui si potrà prelevare il denaro contante desiderato.

Vediamo subito in cosa consiste il “Farmacash” e come funziona.

Addio bancomat: l’ATM per prelevare il contante lo trovi in farmacia! 

L’Umbria ha colto la palla al balzo dimostrandosi molto lungimirante. Considerato l’aumento degli sportelli bancomat e degli ATM in estinzione, la Regione ha deciso di bruciare i tempi sperimentando il Farmacash come alternativa ai tradizionali sportelli.

Il tutto per non interrompere il flusso delle operazioni di prelievo di denaro contante e non essere colti di sorpresa non appena le postazioni bancomat saranno dismesse.

Anche se si stratta di un progetto in via sperimentale, l’idea è apparsa subito geniale. Naturalmente si potrà parlare di buon esito dell’iniziativa terminato il periodo di prova. Infatti, solo dopo un’attenta valutazione dei pro e dei contro del Farmacash se ne valuterà l’implementazione a pianta stabile.

I presupposti, però, sembrano essere buoni. Le farmacie sono da sempre considerate luoghi strategici ad alta concentrazione di cittadini. Non può essere diversamente: tutti o quasi varcano la soglia di ingresso di una farmacie per ragioni di bisogno legate al proprio stato di salute

Ebbene, ora ci sarà un motivo in più per frequentare il posto: la farmacia diventerà la nostra banca di fiducia non appena gli sportelli bancomat, ATM e le filiali degli istituti di credito chiuderanno definitivamente.

Addio Bancomat e ATM: quali motivi i motivi dello stop

L’andamento di quest’ultimi anni è noto. E la situazione non accenna a placarsi. La possibilità di un dietrofront non va proprio presa in considerazione. Gli sportelli bancomat fra qualche anno saranno solo un ricordo o ne rimarranno in vita pochi.

Le ragioni che hanno portato alla lenta ma progressiva estinzione degli ATM sono molteplici.

La spinta maggiore è stata data dall’evoluzione digitale che rivoluzionato anche i tradizionali metodi di pagamento.

Si fa sempre meno ricorso al contante a causa di un massiccio utilizzo di strumenti tracciabili di pagamento, come bancomat, carte di credito, carte di debito e bonifici online.

Anche le banche si sono dovute adeguare al cambiamento riducendo il numero delle filiali nelle aree del territorio italiane meno abitate a causa degli alti costi di mantenimento dei servizi. Come diretta conseguenza, molte postazioni bancomat da cui si può prelevare denaro contante sono state dismesse.

Naturalmente l’emergenza epidemiologica da Covid-19 ha fatto la sua parte. I limiti agli spostamenti e le intimazioni a non frequentare luoghi di facile assembramento hanno spinto le banche verso una maggiore digitalizzazione.

Il ricorso a nuovi strumenti di pagamento, accessibili comodamente da casa grazie ad una connessione internet ed un personali computer o smartphone, ha chiuso poi il cerchio 

Non va dimenticato neppure il pericolo di veicolare il contagio toccando semplicemente le monete o le banconote. Ciò ha portato, dunque, ad una riduzione dell’uso del denaro contante.

Con il Farmacash, quindi, si incentiva la ripresa delle relazione tra le persone e si cerca di dare una risposta alle problematiche connesse alla chiusura delle filiali bancarie, dei bancomat e degli sportelli ATM offrendo ai cittadini un’altra chance per continuare a prelevare il contante.

Meno Bancomat e ATM: in Umbria il contante è alle strette

Il prossimo futuro ormai è prevedibile. Pur non avendone la certezza, difficilmente la previsione può essere diversa. Considerato il dato attuale, la corsa verso l’estinzione degli sportelli ATM continuerà senza intoppi

Al momento, ci pensano i numeri a confermare quella che per ora è solo un’ipotesi. I dati, che vedremo nei prossimi paragrafi, denotano un sempre più evidente calo di filiali bancarie, sportelli bancomat e ATM nel territorio della penisola.

A pagarne le spese sono soprattutto i centri di piccole dimensioni, dove la presenza di una popolazione avanti con l’età rende più evidenti le difficoltà e le problematiche dovute alla dismissione dei bancomat.

L’esempio lampante di cosa potrebbe accadere nel prossimo futuro è offerto dall’Umbria. Qui è già in atto il processo di “debancarizzazione” che potrebbe interessare nel giro di pochi mesi anche altre regioni d’Italia. 

La Regione si trova a dover fare i conti con la chiusura non solo delle filiali degli istituti bancari, ma anche degli sportelli bancomat.

E il dato più sensibile riguarda proprio i comuni di piccole dimensioni, con una popolazione prevalente anziana, non molto ferrata nell’utilizzo di internet, con connessioni non molto efficienti in termini di velocità e qualità.

In questo caso, ricorrere ai pagamento online non è molto semplice, anche se la persona interessata dimostra particolare dimestichezza con la tecnologia.

Stop al Bancomat: in Umbria prelevi i soldi dal Farmacash

Come anticipato nei paragrafi precedenti, l’Umbria ha avviato un progetto, seppure in fase sperimentale, per sopperire alle necessità di prelievo di denaro contante sorte dopo l’estinzione di un buon numero di filiali e di sportelli ATM.

Il Farmacash, questo è il nome dell’interessante iniziativa, permetterà ai cittadini di prelevare tranquillamente i soldi da nuove postazioni, simili a quelle bancomat, collocate nelle farmacie.

In verità, sono in molti a tenere gli occhi puntati sull’Umbria. In molti, infatti, ipotizzano che il piano Farmacash finirà prima o poi per interessare l’intero territorio italiano vista la sempre più crescente estinzione dei bancomat in tante altre città e comuni.

Il progetto Farmacasch, gestito dalla start-up Farma Service Centro Italia, è stato realizzato per raggiungere uno specifico obiettivo: garantire la distribuzione dei servizi ATM nelle farmacie dislocate sul tutto il territorio nazionale, insieme ad altri servizi assicurativi e di pagamento, come confermato dal sito internet Farmacash.

Il tutto come risposta alla progressiva riduzione degli sportelli bancomat nel territorio e per accrescere l’importanza delle farmacie già punto di riferimento per i cittadini.

Sicuramente torneremo a sentire parlare di Farmacash nei prossimi mesi. Se supererà la fase di sperimentazione potrà entrare stabilmente a far parte della quotidianità di altre regioni italiane. 

D’altra parte, l’idea di fare delle farmacie un luogo non solo di acquisto dei medicinali, ma dove si può prelevare denaro contante o pagare le tasse, già piace a molti.

Addio Bancomat e stop al contante: dove nasce l’idea di prelevare nelle farmacie

L’idea del Farmacash è nata dalle segnalazioni fatte alle farmacie dei piccoli centri umbri. I clienti spesso e volentieri si rivolgevano ai dipendenti delle farmacie per ottenere informazioni su una postazione bancomat presente all’interno dei locali da cui poter prelevare denaro contante.

E così nel giro di pochi mesi il primo dispositivo ATM è stato installato a Perugia ed è già funzionante. Attualmente, essendo in fase di sperimentazione, l’unico servizio attivo prevede solo il ritiro dei soldi.

Ma le cose dovrebbe cambiare rapidamente già da questo mese: la platea delle farmacie verrà allargata, così come i servizi accessibili.

A breve, quindi, si potranno utilizzare le stazioni bancomat presenti nelle farmacie anche del centro Italia per pagare bollette di gas, luce ed altre utenze, oltre che per stipulare polizze assicurative.

Addio bancomat: come prelevare denaro contante dagli ATM Farmacash

Ogni farmacia potrà scegliere dove e come collocare l’ATM Farmacash. Anche in questo caso, come per i prelievi dagli tradizionali sportelli bancomat, i clienti saranno chiamati a versare una commissione sul denaro contante prelevato. Questa servirà ad alimentare la macchina.

Ma ci sono altri programmi per il futuro. Prossimamente verrà creata un’applicazione, scaricabile da smartphone, interamente dedicata al Farmacash. 

Tramite la scansione di un codice QR verrà autorizzato il ritiro delle somme di denaro desiderate e la macchina erogherà immediatamente la cifra richiesta.

In questo modo, chiunque potrà prelevare soldi senza dover necessariamente attivare o portare con sé un bancomat, una carta prepagata o di credito.

Sportelli bancomat addio: ecco i numeri del crollo degli ATM e delle filiali bancarie

Le stime fornite da “il Giornale” e i dati diffusi dalla Banca d’Italia non lasciano altra interpretazione.

Negli anni che vanno dal 2016 al 2020 il numero degli sportelli ATM presenti in Italia si è ridotto di 6,9 punti percentuali: da 36.754 sono scesi a 34.204.

Tonfo accertato anche per le filiali degli istituti bancari sparse in lungo ed in largo per l’Italia: un calo del 19,1%, sempre negli stessi anni. 

Il dato, però, che fa più riflettere riguarda i comuni: sono 2.800 quelli in cui gli sportelli bancomat sono stati dismessi.

Tutto lascia immaginare come la tendenza continuerà ad essere la stessa per gli anni a seguire. 

Lo dicevamo in precedenza, difficilmente si farà dietrofront. Ormai il problema della chiusura degli sportelli ATM, soprattutto nei piccoli centri abitati, va affrontato fin da subito prima che diventi un problema sempre più serio.

Quella della farmacia come punto di prelievo del denaro contante, pertanto, è un’ottima chance di cambiamento da tenere sott’occhio.