Agevolazioni Isee 2022: i soldi da restituire! Avviso INPS

Errori di valutazione da parte dell'Inps e genitori che ora sono costretti a restituire alcuni bonu previsti tra le agevolazioni Isee 2022! Ecco quali sono.

In cosa consiste questo avviso che sta arrivando direttamente da parte dell’Istituto di Previdenza Sociale Nazionale, in merito alle agevolazioni Isee 2022 e alla restituzione di bonus? Si tratta di una comunicazione per avvisare che alcuni genitori, che hanno percepito i contributi economici statali in favore dei figli minori, ora sono tenuti a restituirli.

Ebbene, si tratta di errori di valutazione che però ora sono stati scoperti e pertanto, con la collaborazione dell’Agenzia delle Entrate, l’obiettivo è di recuperare tali somme dalle famiglie.

Chi dunque potrebbe ricevere l’avviso Inps che chiede la restituzione degli aiuti erogati? 

i nuclei familiari in questione stanno ricevendo delle lettere a casa che le informano dell’obbligo di restituire le somme indebitamente percepite. Inoltre coloro che non vorranno restituire le somme potranno ricevere il recupero coattivo (forzato).

Ecco tutte le informazioni al riguardo.

Agevolazioni Isee 2022, fino a 40 mila euro: chi non ne aveva diritto

Come è noto, a partire dal 1° marzo 2022, è entrato in vigore l’assegno unico e universale, in favore di tutti i nuclei familiari con figli e che rispettano specifiche soglie di reddito Isee.

Prima di allora, il contributo economico previsto dal Governo, in una sorta di “rodaggio” iniziato a luglio 2021, è l’assegno unico cosiddetto temporaneo.

Attenzione però, in quanto seppur l’aiuto è identico a quello attuale, in realtà si rivolgeva soltanto a specifiche categorie di cittadini, nella fattispecie:

  • disoccupati
  • incapienti
  • percettori di reddito di cittadinanza
  • titolari di partita Iva

In sostanza, il Governo ha dato la precedenza a tutti coloro che non potevano (e non avevano mai potuto) beneficiare dei cosiddetti assegni familiari.

Ebbene, c’è però chi, in quel determinato lasso di tempo invece, ha usufruito del nuovo contributo statale, previsto dal welfare familiare italiano, nonostante già la presenza di assegni familiari.

Dopo diverse verifiche, l’ente ha notato che quei nuclei familiari avevano diritto agli assegni familiari (ANF) e che, quindi, non potevano percepire anche l’assegno per i figli a carico, tra le agevolazioni Isee 2022.

Queste famiglie non dovevano beneficiare del sussidio, motivo per cui ora l’Inps, di concerto con l’Agenzia delle Entrate, sta per l’appunto inviando gli avvisi per la restituzione, che ovviamente seguiranno l’iter previsto, fino ad arrivare al recupero coatto, se necessario.

Agevolazioni Isee 2022, come restituire le somme non spettanti all’Inps

In sostanza, nel lasso di tempo compreso tra luglio 2021 e febbraio 2022, chi aveva la possibilità di richiedere gli assegni familiari, ovvero i cosiddetti ANF, non avrebbe dovuto ricevere anche l’assegno unico temporaneo e beneficiare di tale contributo economico mensile.

Si tratta dunque di un’appropriazione indebita e, in quanto tale, l’Inps ha il diritto di chiederne la restituzione. 

Chi gioca ora il ruolo da protagonista è l’Agenzia delle Entrate. Infatti, per poter recuperare il credito, l’iter da seguire è quello previsto dalla legge, che mette a disposizione del cittadino tempistiche e modalità precise, per poter provvedere a restituire gli importi non spettanti.

Chi non ha possibilità di saldare il suo debito, può chiedere la rateizzazione degli importi. In tal caso, il consiglio è di recarsi in sede, in maniera tale da poter ottenere il ricalcolo delle somme.

Chi pensa di essere interessato dalla possibilità di ricevere l’avviso (o l’ha già ricevuto) e di dover quindi provvedere ora a restituire ciò a cui non si aveva diritto, deve innanzitutto verificare la propria situazione, accedendo all’area personale del portale.

Per farlo, come di consueto, bisogna utilizzare le credenziali Spid. A questo punto, si controlla

la sezione“Prestazioni e servizi”, digitando su “Assegno Temporaneo Figli Minori” ed esplorando la sezione “Consulta e gestisci le domande che hai presentato” o quella dedicata ai “Pagamenti“.

Ecco che si avrà un quadro completo delle mensilità ricevute, le date degli accrediti e soprattutto le somme percepite, quelle che purtroppo si dovranno restituire, in qualità di agevolazioni Isee non spettanti.

Errori nell’erogazione delle agevolazioni Isee 2022, per l’assegno unico: si può fare ricorso?

Può essere che qualcuno abbia notato, all’epoca, degli accrediti un po’ “generosi” da parte dell’Inps, per quanto riguarda per l’appunto l’erogazione degli importi relativi all’assegno unico temporaneo.

Ebbene se lì per lì ovviamente, la sorpresa è piacevole, quello che potrebbe succedere nei prossimi mesi non lo sarà altrettanto.

La parte eccedente di quanto percepito, se non la sua totalità, andrà restituita.

Purtroppo, il fatto di ricevere dei soldi in più, da parte della pubblica amministrazione, si rivela sempre un’arma a doppio taglio. C’è anche chi ha segnalato già l’accaduto, essendo lampante che il doppio accredito di marzo rappresentasse un errore, sommando quello degli assegni familiari a quello del nuovo contributo appena entrato in vigore.

Chi è stato previdente dunque, non ha speso i soldi ricevuti per errore, tra le agevolazioni Inps 2022. Gli altri dovranno invece restituirli. Resta da vedere anche se l’Inps non decida di mettere in stand by gli accrediti dei prossimi mesi, così da recuperare le somme che in effetti sono state già bonificate.

È bene informarsi anche in merito ad eventuali ricorsi possibili, per rifarsi degli errori dell’ente.

Arriva la stretta anche sugli assegni per i figli maggiorenni! I nuovi requisiti per agevolazioni Inps 2022

Ebbene sì, un nuovo messaggio Inps precisa anche il tetto massimo da rispettare, per quanto riguarda gli assegni unici da bonificare agli under 21, che hanno la possibilità di richiedere, a partire dal compimento del diciottesimo anno di età, il contributo in maniera autonoma.

Si tratta all’incirca di 22.500 domande sulle quali ora l’Inps sta indagando, inviando comunicazioni per conoscere informazioni aggiuntive, riguardo ai beneficiari della misura ormai attiva per il secondo mese consecutivo.

Perché si interroga direttamente il cittadino? In questi casi, l’istruttoria non è automatizzata, in quanto c’è bisogno di informazioni che non è possibile reperire attraverso i documenti nelle mani della pubblica amministrazione.

Le verifiche riguardano nello specifico:

  • iscrizione a un corso di formazione scolastica o professionale un corso di laurea
  • eventuale tirocinio ovvero un’attività lavorativa con reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui
  • stato di disoccupazione e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego
  • svolgimento di servizio civile universale.

Agevolazioni Isee 2022: attenzione alla soglia del reddito, se il figlio maggiorenne non convive più con i genitori!

Abbiamo avuto modo di presentare, quelli che sono i requisiti essenziali affinché un figlio maggiorenne possa ricevere il sussidio statale fino ai 21 anni di età.

In particolar modo, l’Inps stringe sul secondo punto, quello che riguarda la soglia di reddito complessiva ammissibile per il giovane ovvero non più di 8 mila euro annui.

Le possibilità, in questo caso, sono due. 

La prima è che il ragazzo (o la ragazza) convive con i propri genitori oppure uno di essi. In tale circostanza, al di là del carico fiscale, il suo reddito prodotto non deve superare gli 8 mila euro annui, se vuole avere diritto all’importo mensile dell’assegno unico.

Se invece, il figlio maggiorenne non convive più con i genitori (o uno solo di essi), viene attratto nel nucleo familiare comunque, se ha meno di 26 anni e non è spostato o con figli, quindi risulta sempre a carico fiscale dei genitori o del genitore. Quindi resta valida la soglia di reddito da rispettare, quella fissata attualmente a 8 mila euro annui.

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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