Sostegni Ter e bonus Partita IVA: ecco gli aiuti in arrivo!

Ecco bonus e aiuti per le partita IVA del 2022: a chi spettano? Tra Decreto Sostegni Ter e bonus per i titolari di Partita Iva, ecco il quadro generale!

Bonus importanti per i titolari di Partita IVA che, ancora una volta, vengono aiutati nel 2022. Ovviamente non tutti e secondo criteri ben precisi, ma si tratta in ogni caso di misure importanti ed ancora necessarie vista la situazione attuale. Secondo alcuni non sono aiuti sufficienti, secondo altri è l’ultimo “giro”… ecco la situazione attuale.

In effetti, secondo alcuni questi aiuti non sono mai sufficienti e forse è anche vero, perché la situazione economica attuale è tutt’altro che fiorente e tanti, tanti titolari di Partita IVA hanno affrontato problemi di varia natura a partire naturalmente dalle chiusure causa pandemia.

Attività che sono fallite, attività che non sono in profitto da praticamente due anni (se va bene) ed attività che hanno dovuto completamente ripensare e ridimensionare la loro attività. In alcuni casi con successo, in relazione anche al digitale ed alle opportunità tecnologiche, in altri casi con più problemi che benefici.

Ecco allora che un quadro degli aiuti in arrivo nel 2022 può essere molto utile. Di cosa si tratta? Sicuramente dei contributi a fondo perduto previsti dal nuovo Decreto Sostegni Ter, ma anche di altri bonus destinati ai titolari di Partita IVA che potrebbero fare molto comodo.

Per maggiori informazioni ed aggiornamenti, suggeriamo come sempre di visitare le pagine ufficiali degli istituti di pagamento come Agenzia delle Entrate ed INPS, in modo da avere informazioni affidabili e veritiere.

Se fossi interessato o interessata ad approfondire questo genere di tematiche, ti suggeriamo il canale YouTube “Redazione The Wam” che pubblica ogni giorno un nuovo video in cui approfondisce tutto ciò che riguarda bonus, sussidi e lavoro. In questo video in particolare si parla di Decreto Sostegni Ter e di aiuti previsti:

Decreto Sostegni Ter: per chi gli aiuti?

Il Decreto Sostegni Ter è certamente un argomento molto ampio, che necessita di approfondimenti completi rispetto a tutte le misure che prevede. Proviamo in questa sede a vedere in breve quali sono i soggetti che si prefigge di aiutare.

A partire proprio dalle Partite IVA, per cui è previsto un nuovo giro di contributi a fondo perduto, naturalmente con dei criteri per accedervi, fondamentalmente legati alla situazione di fatturato dell’impresa ed al Codice ATECO, vale a dire il codice che identifica la tipologia di attività esercitata.

Ci sono però in arrivo anche degli aiuti per i cittadini privati, anche se purtroppo non si tratta del Reddito di Emergenza e neanche del bonus per i lavoratori stagionali. Questo è certamente l’aspetto che ha generato più malcontento, ma la scelta è supportata anche da motivi politici ed economici.

Non è quindi solo una questione sanitaria, come ormai è chiaro. Gli aiuti per i cittadini dovrebbero essere legati soprattutto al caro bollette, un aumento dei costi di gas e luce che interessa praticamente tutte le famiglie (e comunque anche le imprese) e che il Governo sta provando a contrastare in tanti modi.

Erano già stati stanziati fondi in sede di Legge di Bilancio 2022 per diminuire i costi accessori ed ora con il nuovo decreto di aiuti ne arriveranno altri con il medesimo obiettivo. 

Decreto Sostegni Ter: contributi a fondo perduto in arrivo

Come già spiegato nel precedente paragrafo, ci sono dei contributi a fondo perduto in arrivo per i titolari di Partita IVA che rientrano in determinati requisiti. Non è una novità, perchè di fatto questo genere di aiuto è arrivato ad ogni Decreto di questo tipo, ma è comunque necessario controllarne bene il funzionamento.

Se infatti negli ultimi due anni spesso sono arrivati aiuti del genere, è anche vero che questa volta saranno molto più selettivi e non più rivolti a tutti. I requisiti per accedervi in passato consideravano praticamente solo il calo di fatturato del 30%, situazione in cui rientravano tristemente la maggior parte delle attività.

Ora invece l’aiuto è sì rivolto a chi rispetta questo requisito, ma anche a chi appartiene ad uno dei Codici ATECO ammessi. Ciò significa che solo un certo tipo di attività riceverà gli aiuti, vale a dire quelle che anche in quest’ultima ondata hanno subito il danno maggiore.

Attività che hanno dovuto ancora una volta chiudere o ridurre drasticamente la loro operatività. Per ulteriori info, suggeriamo di visitare il portale dell’Agenzia delle Entrate nella sezione dedicata.

Bonus Partita IVA: non solo contributi!

Gli aiuti per i titolari di Partita IVA non finiscono però qui, perché di fatto i contributi sono solo una delle forme in cui le attività vengono aiutate in questo 2022. Proviamo quindi a vedere quali sono le altre tipologie di aiuto in arrivo e per quali attività.

Ancora attivo è il bonus bancomat, una vecchia conoscenza che permette di ottenere il rimborso di alcune spese sostenute per dotarsi dei dispositivi più moderni per il pagamento cashless, sempre più spinto dal Governo in ottica di lotta all’evasione fiscale. Esso copre sia le spese per l’acquisto del dispositivo che quelle di utilizzo.

C’è però anche un altro bonus molto interessante riguardante l’utilizzo di internet. Infatti, anche in questo caso l’obiettivo è quello di permettere la modernizzazione di alcune attività, spingendo così ad aggiornare i sistemi di trasmissione del segnale internet.

Questo bonus permette di ottenere una cifra che può arrivare anche a 2.000/2.500 euro, ma è ad esaurimento fondi. Non è attualmente ancora disponibile, ma il suggerimento è quello di controllare di frequente, proprio per non rischiare di rimanerne esclusi.

Ecco, nel prossimo paragrafo, l’altro grande bonus del 2022.

Bonus ISCRO: come funziona?

Un bonus molto importante a cui dedichiamo infatti un intero paragrafo è il bonus ISCRO. Attenzione, però, perché non si tratta di una novità. Questo bonus esisteva già nel 2021 e sarà attivo per tutto il 2022 e 2023. Un bonus importante per le Partite IVA che può essere un vero e proprio salvagente.

Si tratta di un aiuto che va dai 250 agli 800 euro al mese per sei mesi e che può essere richiesto da chi rispetta specifici criteri e requisiti. L’aspetto principale è la perdita di fatturato rispetto all’anno precedente, quindi va richiesto nel momento “giusto”, cioè quando si è sostanzialmente in difficoltà. 

Un bonus che potrebbe fare molto comodo soprattutto per le piccole attività e per i liberi professionisti. Ricordiamo che, nonostante sia attivo per tre anni, lo si può richiedere una volta sola. Ciò significa che se lo si richiede nel 2022 non lo si potrà richiedere nel 2023 e viceversa.

Chi quindi lo avesse già sfruttato nel 2021, non avrà possibilità di accedervi ancora. Ricordiamo che la domanda per chi lo volesse ricevere nel 2022 va inoltrata entro il 31 ottobre 2022. C’è tempo, ma come detto va considerata la situazione specifica per poterlo richiedere al momento giusto.

Bonus e Partita IVA: finita la festa?

Infine, un piccolo focus sulla situazione attuale dei bonus e degli aiuti, soprattutto quelli emergenziali. L’assenza del REm, la fine dello stato di emergenza (probabilmente al 31 marzo prossimo) e tante dichiarazioni del Governo fanno pensare che il tempo degli aiuti sia finito.

Un po’ perché la pandemia è in una fase comunque più controllata ed un po’ perché le risorse vogliono essere indirizzate dal Governo Draghi verso politiche attive.

Sostenere le attività è importante ed anche aiutare le famiglie, ma gradualmente vedremo sempre più aiuti “attivi” e sempre meno passivi. Naturalmente questo è l’obiettivo del Governo, ma solo il tempo ci dirà se verrà perseguito correttamente e, quindi, raggiunto.

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