Aprire un mutuo conviene? Salgono i tassi di interesse 2022!

Aprire un mutuo per l'acquisto di un'abitazione può essere una scelta valida nel lungo termine, ma nel 2022 conviene ancora? Salgono i tassi!

Nell’ultimo anno sono aumentate le richieste di mutuo presso le banche, soprattutto da parte delle giovani generazioni che decidono di acquistare casa anche con l’aiuto delle particolari agevolazioni proposte nell’ultimo periodo. Come riporta Monitorimmobiliare.it, a trainare le richieste di mutuo sono soprattutto gli under 36:

Si tratta di una fascia di età che nell’ultimo anno viene infatti agevolata nell’acquisto di un immobile da destinare a prima abitazione, proprio grazie ai sostegni e le garanzie fornite dallo stato. In particolare l’agevolazione sull’acquisto della prima casa prevede alcuni aiuti sotto forma di esoneri dal pagamento delle imposte sulla compravendita.

Mentre le richieste di mutuo salgono soprattutto tra i giovani, si rileva però l’altro lato della medaglia: in questo periodo gli interessi sui mutui stanno aumentando. I tassi di interesse sono in aumento, anche se in modo lieve, principalmente a causa dell’inflazione e della crisi economica.

Secondo le previsioni, questi aumenti continueranno leggermente per tutto il 2022, e questo potrebbe comportare una maggiore spesa sul mutuo, proprio a causa del tasso di interesse.

La situazione andrà a svantaggio dei tanti giovani che ancora oggi vogliono richiedere le agevolazioni per acquistare casa con un mutuo? Per il momento si può dire che gli aumenti rimangono comunque contenuti, tuttavia si possono fare alcune ipotesi per il futuro.

Mutuo e interessi: come funziona

Gli interessi vengono applicati dalle banche sul mutuo richiesto da chi vuole acquistare un immobile. Esistono tassi fissi e tassi variabili, e si può scegliere per quale optare. Il tasso fisso consente di conoscere in modo preciso gli interessi che verranno applicati per tutta la durata del pagamento del mutuo, mentre il tasso variabile è soggetto a variazioni.

Indubbiamente la scelta di un tasso fisso è più vantaggiosa rispetto alla scelta del tasso variabile in termini di stabilità, in quanto una percentuale di interesse sempre uguale è facilmente prevedibile, mentre il tasso variabile potrebbe modificare nel tempo questi interessi.

In caso di tasso variabile comunque si può riscontrare un risparmio notevole rispetto al tasso fisso, che al contrario ha percentuale più elevata, ma è più sicuro. In determinati casi può essere più conveniente optare per un mutuo con interessi a tasso fisso, in altri casi è meglio scegliere per un tasso variabile.

Negli anni scorsi i tassi di interessi sono rimasti piuttosto bassi, e questo ha consentito condizioni favorevoli per l’acquisto di immobili tramite mutuo. In particolare poi si sono aggiunte diverse agevolazioni introdotte per gli acquisti su immobili da adibire a prima casa, in particolare sostegni rivolti ai giovani italiani. I bonus per l’acquisto di una abitazione hanno infatti favorito il boom di richieste di mutuo da parte dei più giovani.

L’incentivo all’acquisto è stato proposto dallo stato per andare incontro alle esigenze di indipendenza dei giovani, a partire dalla prima abitazione. Con le agevolazioni infatti è incentivato il distacco dei giovani dalla casa di origine dei genitori. Tuttavia insieme a queste misure è arrivata anche l’inflazione, che ha portato a non poche conseguenze, tra cui l’aumento dei prezzi di moltissime materie prime.

Mutuo e inflazione: andamento 2021-2022

L’inflazione, seguita alla crisi economica, ha provocato la conseguenza dell’innalzarsi dei prezzi di moltissimi prodotti, in particolare di alcune materie prime indispensabili sia per le famiglie che per le imprese, come l’energia elettrica. A questo proposito lo stato ha introdotto dei cuscinetti per garantire alle famiglie meno abbienti un risparmio sulle bollette dell’energia elettrica e del gas, ma anche nuovi aiuti per il 2022 per le imprese.

A questo proposito infatti lo stato ha introdotto con il Decreto Sostegni ter nuove misure a favore delle imprese più colpite dalla crisi, e che ancora si trovano in difficoltà in questo periodo, anche a fronte dell’aumento dei prezzi dell’energia elettrica.

L’inflazione tuttavia non ha solamente causato un rialzo generale dei prezzi per le materie prime, ma anche ad un rialzo dei tassi di interesse per il mutuo, per l’acquisto di immobili. Anche se si tratta di un aumento leggero, si tratta di una conseguenza diretta alla crisi economica del periodo attuale.

I tassi di interesse sono in aumento e come spiega la nota piattaforma online Facile.it la crescita è piuttosto lieve, anche nel 2021:

Gli aumenti continuano anche in questi mesi, tuttavia molti ritengono che si tratti solamente di un periodo, con rincari dovuti principalmente all’inflazione. Nonostante gli aumenti rendano meno convenienti i mutui con le banche, tuttavia per molti cittadini questa potrebbe rimanere la scelta migliore, soprattutto date le agevolazioni recenti introdotte dallo stato.

Bonus mutuo: quali sono i sostegni per il 2022

Anche per quest’anno è possibile richiedere un mutuo alla banca per l’acquisto di una abitazione da destinare a prima casa, in modo piuttosto conveniente. Viene infatti prorogata la possibilità di attingere a specifici sostegni a questo proposito per tutti i giovani fino all’età di 36 anni.

Dato il vantaggio che questo tipo di misura ha garantito a numerosi giovani italiani, è stata presa la decisione di riproporre questi aiuti anche per tutto l’anno 2022. Il bonus mutuo per l’acquisto di una abitazione è strettamente correlato a diversi requisiti che i cittadini devono avere per poterne beneficiare.

In primo luogo è indispensabile avere un’età che va dai 20 ai 36 anni, se si vuole procedere alla richiesta di un mutuo con agevolazioni. In secondo luogo l’immobile scelto deve necessariamente essere destinato alla prima abitazione, in cui il soggetto che chiede il mutuo stabilisce la propria residenza.

Questa clausola è importantissima, perché il bonus è stato pensato per essere erogato ai giovani che desiderano uscire dalla casa di origine dei genitori, acquistando un immobile come prima casa. I cittadini che rientrano in tutti i requisiti possono chiedere un mutuo agevolato, e evitare il pagamento delle imposte per la compravendita dell’immobile, come quella ipotecaria o catastale.

Inoltre lo stato propone una garanzia per i giovani under 36 che copre l’80% del mutuo: questo significa che non è necessario per il giovane presentare una stabilità lavorativa per poter accedere al mutuo. Tuttavia questa garanzia viene erogata anche ai cittadini di età superiore ai 36 anni, con la riduzione al 50% del mutuo.

Questi nuovi sostegni hanno dato nuova spinta al mercato della vendita immobiliare, e hanno incentivato i giovani a acquistare una nuova abitazione da destinare alla prima casa, e dove apporre residenza.

Inflazione: rischi sul mutuo per il 2022

Se i tassi di interesse continuano a crescere, ma in modo lieve, l’aumento non dovrebbe essere recepito sensibilmente da chi decide per un mutuo con una banca. Tuttavia nel peggiore dei casi può anche accadere il contrario, tra diversi mesi.

Nella peggiore delle ipotesi infatti le case a seguito dell’inflazione potrebbero avere prezzi più elevati, che comportano maggiore dispendio di denaro per l’acquisto, e dall’altro lato potrebbero essere ancora in rialzo gli interessi soprattutto alla fine dell’anno.

Al momento conviene comunque chiedere un mutuo alla banca, soprattutto se si rientra nella fascia di età inferiore a 36 anni, tuttavia più avanti nel tempo questa scelta potrebbe non essere più conveniente. Tutto dipende anche dall’evoluzione della situazione economica attuale.

Al momento l’Italia registra un rialzo sostanziale del PIL, che tuttavia non corrisponde necessariamente ad un miglioramento del tessuto imprenditoriale italiano, anche perché fino a marzo è ancora attiva l’emergenza sanitaria. Emergenza che per moltissime imprese e aziende di vari settori ha portato alla chiusura o alla sospensione delle attività.

Tornando ai rischi sul mutuo, alcuni pensano che sia più conveniente affrettare gli acquisti in questo periodo, piuttosto che attendere ancora a lungo, sia perché dopo il 2022 non saranno più certi gli aiuti disponibili al momento per i giovani, sia per l’aumento dei tassi di interesse, che al momento non è ancora facilmente prevedibile.

Cambiare la rata del mutuo: è possibile?

Alcuni si chiedono se è possibile cambiare la rata del mutuo, una volta stipulato, e una volta che la casa quindi è diventata di proprietà dell’acquirente. Esistono diverse possibilità, anche se non tutti ne conoscono il funzionamento. In alcuni casi è possibile cambiare le condizioni del mutuo leggermente, in altri casi è possibile rivederle per intero.

Una prima possibilità è quella di chiedere la rinegoziazione del mutuo, ovvero chiedere che vengano cambiate alcune caratteristiche del contratto stipulato con la banca. In questo caso si può richiedere una rinegoziazione alla stessa banca a cui è stato richiesto il mutuo.

Una seconda possibilità invece è quella di cambiare istituto bancario completamente, passando il mutuo da un istituto A ad un istituto B. In questo modo è possibile rivedere interamente l’accordo stipulato nel momento in cui si è deciso di aprire il mutuo con la prima banca.

Questa operazione viene definita come surroga, che permette di modificare completamente tutte le condizioni che sono state accettate nella stipula del mutuo inizialmente. Queste due possibilità sono le uniche che riguardano da vicino il mutuo con una banca, per cambiarne le condizioni, perché in tutti gli altri casi è sempre necessario chiudere il pagamento di tutte le rate rimaste, prima di stipulare eventualmente un nuovo mutuo con condizioni differenti.

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