Asia in ripresa, ma attenti alle fasi di bonaccia

L’equity della regione sta salendo, anche grazie alle mosse delle banche centrali di Usa e Cina. Nel giro di sei mesi, dicono gli analisti di Morningstar, ci potrebbe essere una rotazione verso le azioni value. Nel frattempo il mercato si muoverà senza scosse al rialzo o al ribasso.

Image

Dopo lo scatto potrebbe esserci una fase di calma. Poi un’altra corsa. E’ questo, in sintesi, il quadro tracciato dagli analisti di Morningstar per l’azionario dell’Asia. L’indice Morningstar dedicato alla regione nel terzo trimestre dell’anno ha guadagnato l’8,87% (in dollari. +5,12% da inizio anno. +17,8% nel 2019).

Indice Morningstar Asia da inizio anno

Dati in dollari aggiornati al 30 settembre 2020

Fonte: Morningstar Direct

Il disegno del grafico, tuttavia, non racconta l’intera storia. “Le differenze di andamento fra i settori migliori, come tecnologia e beni di consumo ciclici, e i segmenti peggiori dalla fine di marzo sono aumentate in continuazione”, spiega Lorraine Tan, Director della Equity Research in Asia di Morningstar. “Detto questo, nei prossimi sei mesi ci aspettiamo di vedere segnali di rotazione verso le società di tipo value simili a quelli degli Stati Uniti. Questo anche grazie a un miglioramento nelle prospettive degli utili”.

Nel frattempo, secondo l’analista, gli investitori devono prepararsi a un mercato  che si sposterà, come dicono i tecnici,  in maniera laterale (quando il prezzo di una attività finanziaria si muove all'interno di un intervallo senza instaurare una tendenza stabile al rialzo o al ribasso).

In questa situazione si dovranno anche studiare le mosse delle banche centrali. In particolare quelle della Federal Reserve, che con le sue decisioni è in grado spesso di influenzare i flussi di investimento verso i mercati emergenti - di cui l’Asia è piena - e della Banca popolare cinese (l’andamento della prima economia emerging mondiale determina, nel bene e nel male, il sentiment su tutto il resto della regione). “La decisione della Fed di tenere a lungo bassi i tassi di interesse darà supporto all’azionario e incoraggerà gli investimenti”, dice l’analista. “La Banca centrale cinese ha un atteggiamento più aggressivo, ma questo darà una mano agli istituti di credito del paese e a un lento ma continuo recupero dell’area”.

Le valutazioni

Dal punto di vista delle valutazioni, la situazione dell’equity Asia è eterogenea. “Il settore industriale e quello tecnologico hanno quotazioni in linea con il fair value. Nel secondo, in particolare, ci sono scarse possibilità di crescita per le aziende che lavorano nell’hardware”, dice Tan. “Nel comparto industriale, intanto, è meglio essere selettivi. C’è del valore, invece, nel settore finanziario, ma bisogna considerare che alcuni asset dimostrano scarsa qualità. L’immobiliare dovrebbe recuperare nel breve termine, anche grazie a un allentamento delle misure restrittive seguite alla pandemia. Nel medio periodo sembra interessante il comparto energy, in vista di un recupero della domanda dopo il 2020”. 

Al 28 settembre 2020 il rapporto price/fair value delle società asiatiche coperte dalla ricerca Morningstar è di 0,93 (vedi grafico sotto). 

Rapporto price/fair value delle aziende asiatiche

Di Marco Caprotti