Assegno unico figli, tre mesi in più per tutti: ecco come!

Fino al 30 settembre 2021 puoi richiedere l'assegno unico per i figli ottenendo fino a 3 mensilità in più: ecco svelato il metodo che ti permette di ricevere più soldi di assegno temporaneo in modo assolutamente legale.

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L’assegno unico per i figli è una misura temporanea che viene erogata alle famiglie con almeno un bambino o ragazzo di età non superiore ai 18 anni. Dal 1° luglio 2021, le famiglie possono richiedere il bonus che ha un valore medio di 167,50 euro per ogni figlio. 

Non tutti sanno, però, che è possibile ottenere fino a tre mensilità in più di assegno unico, sfruttando semplicemente la data di scadenza. La prima è fissata al 30 settembre 2021 e permette di ricevere gli arretrati di luglio e agosto, e la mensilità di settembre stessa. La seconda, invece, permette di richiedere il bonus fino al 31 dicembre 2021, ma soltanto per i mesi di ottobre, novembre e dicembre.

Scopri subito come puoi ottenere fino a tre mesi in più di assegno unico per i figli. Ecco una guida completa all’assegno temporaneo: come funziona, a chi spetta, quando si prende e quando vengono effettuati i pagamenti. Ci sono novità.

Assegno unico temporaneo fino al 31 dicembre

Come spiega chiaramente la sezione INPS dedicata all’assegno temporaneo per i figli minori, il nuovo bonus – introdotto lo scorso luglio – è limitato nel tempo e serve ad accompagnare le famiglie verso l’assegno universale. Conferma il sito dell’INPS:

L’assegno temporaneo è una prestazione transitoria (…) adottata in attesa dell’attuazione dell’assegno unico e universale che dovrà riordinare, semplificare e potenziare le misure a sostegno dei figli.

Fino alla fine del 2021, quindi, le famiglie avranno modo di ottenere un assegno mensile dal valore variabile in base al proprio ISEE e in base al numero di figli fino a 18 anni ancora a carico dei genitori. Che cosa accadrà, invece, nel 2022?

Assegno universale da gennaio 2022: cosa cambia?

A partire dal 1° gennaio 2022 l’assegno temporaneo verrà sostituito dal vero e proprio assegno unico e universale, che verrà gradualmente allargato a tutte le famiglie con giovani fino a 21 anni a carico. 

Sostanzialmente, la misura resterà similare ala precedente per quanto riguarda l’obiettivo e il target di riferimento (ovvero i figli), ma la platea di beneficiari verrà ampliata anche ai lavoratori dipendenti e gli importi saranno più alti.

Tutto questo in conseguenza del fatto che con l’entrata in vigore del bonus universale per i figli verranno eliminati almeno 4 bonus famiglia che attualmente si possono richiedere: stiamo parlando del bonus asilo nido, del bonus bebè, del bonus mamma domani e degli assegni al nucleo familiare.

Per conoscere le differenze tra l’assegno temporaneo e quello universale puoi leggere il nostro approfondimento dedicato.

Assegno unico figli: come ottenere gli arretrati

Nonostante l’assegno ponte sia una misura temporanea, per gli ultimi sei mesi del 2021, è possibile ottenere più mensilità inoltrando la domanda entro la prima data di scadenza.

Sono, infatti, due le date da segnare in rosso sul calendario:

  • la prima è il 30 settembre 2021;
  • la seconda è il 31 dicembre 2021.

Per ottenere le mensilità arretrate di luglio e agosto è possibile fare domanda entro il 30 settembre 2021: in questo modo si potrà beneficiare del pacchetto completo di si mensilità di bonus figli. 

Come ricorda anche il sito di Caf Acli:

Il 30 settembre è la soglia limite entro la quale potrà essere richiesto all’INPS l’Assegno Unico (…) con la garanzia di ricevere non solo mensilità da settembre a dicembre, ma anche quelle arretrate di luglio e agosto.

Per le domande presentate dal 1° ottobre al 31 dicembre, invece, verranno corrisposti soltanto gli assegni a partire dal mese di presentazione delle istanze. Le famiglie che intendono ottenere più mensilità, quindi, dovranno inviare la propria domanda entro il 30 settembre.

Assegno unico: come presentare la domanda all’INPS

C’è ancora tempo per ricevere le mensilità arretrate di luglio e agosto, ma mancano solo una manciata di settimane alla scadenza. 

Per ottenere il numero massimo di assegni mensili per i figli occorre inoltrare la propria richiesta direttamente sul sito dell’INPS, oppure sfruttando le modalità fissate nel messaggio numero 2371 del 22 giugno 2021.

Per richiedere l’assegno temporaneo per i figli minori è opportuno inviare la propria richiesta sfruttando uno di questi canali:

  • il sito web dell’INPS, al quale si accede tramite SPID, CIE, CNS, o PIN dispositivo (rilasciato entro il 1° ottobre 2020), visitando l’apposita sezione dedicata;
  • contattando il Contact Center dell’INPS al numero gratuito 803.164 (da rete fissa) o al numero 06 164.164 (da rete mobile, ma a pagamento);
  • rivolgendosi agli istituti di Patronato.

Una volta inoltrata la richiesta verranno effettuati opportuni controlli sul possesso dei requisiti richiesti per accedere al beneficio. Solo previa soddisfazione dei requisiti si avrà diritto al pagamento delle mensilità spettanti.

Assegno unico: come funziona il bonus?

In attesa dell’assegno universale – al via dal 1° gennaio 2022 – l’assegno temporaneo spetta ai nuclei familiari con ragazzi fino a 18 anni a carico (compresi anche minori adottati o in affidamento). La misura può essere richiesta all’INPS da tutti i lavoratori autonomi, disoccupati o incapienti, e da coloro che non hanno i requisiti per ottenere gli assegni al nucleo familiare. 

I percettori del reddito di cittadinanza, invece, non dovranno presentare la domanda: il beneficio verrà riconosciuto in automatico. 

Per poter ottenere il nuovo bonus figli, però, occorre anche rispettare una serie di requisiti che l’INPS ha messo in chiaro nel messaggio del 22 giugno scorso. Le famiglie dovranno soddisfare le seguenti condizioni:

  • risiedere in Italia ed essere domiciliati nel Bel Paese;
  • possedere la cittadinanza italiana o di uno degli Stati membri dell’Unione Europea, con relativo diritto di soggiorno in Italia;
  • pagare le tasse in Italia;
  • risiedere nel nostro Paese da almeno due anni (anche non consecutivi), oppure possedere un contratto lavorativo a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.

L’assegno ponte viene erogato in misura proporzionale al proprio ISEE familiare, che non può essere superiore a 50 mila euro. Gli importi variano anche al variare del numero dei figli a carico secondo le tabelle INPS allegate al decreto numero 79 dell’8 giugno 2021.

Assegno unico: quanto spetta per ogni figlio?

In base agli importi fissati dall’INPS tramite le apposite tabelle, è possibile calcolare in anticipo quanto spetta ad ogni famiglia di bonus per i figli. Le due variabili da considerare sono il numero dei figli a carico e il valore dell’ISEE familiare: l’incrocio di queste variabili determina l’ammontare mensile dell’assegno.

Per fare alcuni esempi:

  • una famiglia con un ISEE fino a 7 mila euro può ottenere 167,50 euro per ogni figlio fino al secondo, oppure 217,80 euro per i nuclei composti da tre o più figli;
  • una famiglia con un ISEE compreso tra 18.400 euro e 18.500 euro può ottenere un bonus pari a 76,30 euro per i primi due figli, oppure un bonus da 99,20 euro per tre o più figli;
  • infine, una famiglia con un ISEE compreso tra 36.300 euro e 36.400 euro può ottenere un bonus pari a 37,80 euro per i primi due figli, oppure un bonus pari a 49,90 euro in presenza di tre o più figli.

Sono previste, inoltre, delle maggiorazioni degli importi nel caso in cui in una famiglia si trovi un ragazzo con disabilità accertate: in tal caso, il limite d’età a 18 anni decade.

Pagamenti assegno unico: quando vengono erogati?

Il pagamento dell’assegno unico, qualora la famiglia abbia rispettato tutti i requisiti richiesti e inoltrato la domanda entro i termini, avviene direttamente tramite bonifico sul conto corrente bancario o postale indicato in sede di presentazione della domanda. In alternativa, è possibile ricedere il pagamento attraverso la carta di pagamento con IBAN, oppure tramite libretto postale intestato al richiedente.

Per quanto riguarda il mese di settembre, il calendario dei pagamenti dell’assegno unico prevede l’erogazione del beneficio a partire dal 9 settembre 2021. Coloro che hanno già richiesto e ottenuto le mensilità spettanti sono 300 mila nuclei familiari. 

Chi ha inoltrato la richiesta entro settembre, inoltre, ha diritto a ricevere un triplo pagamento, comprensivo degli arretrati.

Ritardi nei pagamenti del bonus: per quale motivo?

Molte famiglie hanno riscontrato dei ritardi nei pagamenti dell’assegno temporaneo da parte dell’INPS, soprattutto per coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza e che quindi non hanno dovuto presentare alcuna domanda. Ma non solo.

Il motivo del ritardo dell’INPS nell’erogazione dei pagamenti è duplice:

  • da un lato, infatti, gli uffici pubblici nel mese di agosto hanno lavorato a sgoccioli, ovvero con meno personale e orari ridotti e ciò potrebbe aver rallentato le erogazioni e i controlli;
  • dall’altro lato, proprio i controlli sono la fase più delicata da svolgere. L’INPS, infatti, non deve semplicemente verificare l’ISEE delle famiglie, ma deve anche controllare che il nucleo non sia già beneficiario degli ANF.

Nonostante i ritardi, comunque, l’INPS ha assicurato che tutti coloro che hanno richiesto il contributo entro settembre riceveranno gli arretrati di luglio e agosto. Occorre soltanto avere pazienza.

Lo stesso vale anche per i beneficiari del RdC: nonostante sia già arrivata la ricarica di agosto, alcuni nuclei familiari non hanno ricevuto la quota relativa all’assegno unico. Non resta che attendere la ricarica di settembre, che conterrà sicuramente i pagamenti del bonus arretrati relativi ai mesi di luglio e agosto.

Assegni al nucleo familiare: aumenti fino a dicembre!

Per tutti i lavoratori dipendenti, attualmente esclusi dall’assegno ponte, sono stati previsti degli aumenti degli assegni al nucleo familiare. Sulla base di quanto disposto dall’articolo 5 del decreto dell’8 giugno scorso, sono previste maggiorazioni di due tipologie:

  • 37,50 euro per ciascun figlio, per le famiglie con massimo due ragazzi;
  • 55 euro per ogni figlio, per le famiglie con tre o più ragazzi.

A partire da gennaio 2022, però, con la cancellazione degli assegni familiari, anche i lavoratori dipendenti potranno fare domanda del nuovo assegno universale.