Assegno unico Inps: è ufficiale, per tutti senza ISEE!

L'assegno unico universale per i figli fino a 21 anni di età sarà pagato dall'Inps a partire dal mese di marzo anche in assenza di ISEE per tutti.

Dal 1° marzo 2022, l’assegno unico sostituisce: il Premio alla nascita (Bonus mamma domani), l’Assegno di natalità (Bonus bebè), gli ANF e le detrazioni per i figli a carico al di sotto dei 21 anni. Rimane attivo il c.d bonus nido.

Sono 1,75 milioni le domande arrivate all’Inps per l’assegno unico universale che partirà in via definitiva dal 1 marzo 2022. E c’è tempo fino al 28 febbraio per poter inserire la domanda. Va ricordato che le domande inoltrate entro il 30 giugno 2022 daranno diritto a ricevere anche i pagamenti pregressi a partire da marzo.

Ma chi non vuole perdere il pagamento della prima mensilità a marzo, deve rispettare la data ultima del 28 febbraio. Secondo quanto la stessa Inps riporta, le domande che perverranno all’istituto entro quella data, avranno la garanzia del pagamento a partire da Marzo. 

L’Inps, per facilitare l’inserimento della domanda aveva già comunicato le istruzioni il 30 dicembre 2021 il messaggio n. 4748 del 31 dicembre 2021. Il 9 febbraio ha emesso altri chiarimenti con la circolare n.23 in cui sono chiariti i passi da compiere per non sbagliare nel presentare la domanda.

Proprio in quest’ultima circolare, l’Inps ufficializza che l’assegno unico universale per i figli sarà erogato anche in assenza di ISEE, ma con un importo più basso rispetto a quello che si otterrebbe con un ISEE.

A seguito delle nuove indicazioni, sono state aggiornate anche le FAQ, le domande più frequenti, in modo da fugare ogni dubbio in merito alla compilazione della domanda.

Passiamo quindi ad esaminare quali sono i passaggi da compiere per fare richiesta dell’assegno unico universale, e provare a rispondere ad alcuni dubbi dei lettori.

Assegno unico ai figli: è per tutti?

L’assegno unico ai figli è universale e quindi è per tutti. La risposta non può essere che affermativa e tutte le famiglie residenti in Italia con figli conviventi e fino a 21 anni, potranno avere l’assegno unico ai figli. Tutti, nessuno escluso ed indipendentemente dall’attività lavorativa.

Mentre l’assegno unico temporaneo, istituito tra giugno e dicembre 2021 era destinato solo alle famiglie con figli minorenni e che non percepivano l’assegno al nucleo famigliare, l’assegno universale invece è destinato a tutte le famiglie, da quelle con lavoratori fino a quelle con disoccupati o con reddito di cittadinanza. 

L’assegno unico universale può essere richiesto da uno dei due genitori oppure dall’unico genitore esistente, mentre per i maggiorenni la domanda può essere presentata direttamente dal figlio. L’assegno unico è erogato già dal settimo mese di gravidanza, ma la domanda va presentata solo alla nascita. L’Inps accrediterà in automatico, al primo pagamento anche le due mensilità di gravidanza.

L’altro elemento che rende l’assegno unico universale è la non obbligatorietà dell’ISEE. In assenza infatti, l’Inps erogherà l’importo minimo, dando comunque la possibilità al soggetto richiedente di presentare l’ISEE in un momento successivo per poter ricevere l’importo corrispondente al valore ISEE.

L’assegno unico universale spetta anche ai nonni nei confronti di nipoti che sono stati loro affidati da un provvedimento giudiziario. 

Assegno Unico universale: i requisiti da rispettare

I requisiti per poter ricevere l’assegno unico sono indicati dall’art.3 del decreto legislativo 230 del 2021 e sono essenzialmente quelli relativi alla residenza in Italia.

In particolare il richiedente deve essere cittadino italiano oppure di uno stato membro dell’Unione Europea. Per i cittadini non UE, si richiede il permesso di soggiorno in corso di validità rilasciato per lavoro o per motivi di ricerca, per un periodo superiore ai sei mesi.

Il soggetto che richiede il beneficio dell’assegno unico deve essere residente in Italia dimostrabile con un lavoro a tempo indeterminato o in alternativa con una residenza biennale anche non continuativa. 

Inoltre il richiedente deve anche versare le tasse sui redditi in Italia.

Per i maggiorenni, dal diciottesimo fino al ventunesimo anno di età, invece si richiede un requisito particolare collegato alla frequenza o iscrizione a corsi di formazione professionale regionale, alle scuole, a corsi di istruzione e formazione tecnica superiore oppure ad un corso di laurea. 

In presenza di tirocini formativi o contratti di apprendistato, è riconosciuto l’assegno unico.

Assegno unico: chi sono i beneficiari

L’assegno unico è concesso dalla nascita fino al compimento del ventunesimo anno di età. Quindi i beneficiario sono i figli anche se a richiedere l’assegno sono i genitori o i nonni affidatari. 

L’assegno unico può essere richiesto direttamente dal beneficiario solo se maggiorenne e nel rispetto dei requisiti sopra riportati.

Anche i figli adottivi o in affidamento, nonchè i figli di coppie separata sono beneficiari dell’assegno unico. 

In ogni caso, i figli devono risultare nell’ISEE della famiglia e quindi devono risultare conviventi nella stessa residenza dei genitori o dei nonni, o comunque siano nell’ISEE del genitore richiedente anche se quest’ultimo non viva nella stessa residenza (come nel caso dei genitori divorziati).Sono esclusi i maggiorenni, qualora frequentino corsi di formazione o tirocini lontano da casa, in quanto possono direttamente fare richiesta dell’assegno unico.

A beneficiare dell’assegno unico, senza alcun limiti d’età, i figli in condizioni di disabilità attestata. 

Infine, tra i beneficiari dell’assegno unico universale ci sono anche i percettori del reddito di cittadinanza, se nel nucleo famigliare ci sono figli fino all’età di 21 anni.

Assegno unico: novità Inps in tema di domanda

La domanda per l’assegno unico universale va presentata tutti gli anni a partire dal 1 gennaio. Solo per l’avvio, la domanda potrà essere presentata fino al 28 febbraio, termine esteso fino al 30 giugno 2022 per poter ricevere i pagamenti da marzo a giugno incluso.

Negli anni successivi, la domanda va ripresentata nel mese di gennaio, anche se i pagamenti andranno sempre da marzo a febbraio dell’anno dopo.

L’inoltro annuale della domanda serve per aggiornare i dati sia anagrafici che di composizione del nucleo famigliare, oltre che dell’ISEE. SI ricorda che l’assegno unico verrà sempre erogato anche in assenza di ISEE ma negli importi più bassi.

La domanda si presenta tramite i canali messi a disposizione dall’Inps, direttamente con accesso al sito web, dalla sezione myInps raggiungendo la pagina di servizio assegno unico universale, oppure attraverso il supporto del Contact Center o di un patronato.

Sono esclusi dalla presentazione della domanda i percettori del reddito di cittadinanza, mentre i figli maggiorenni potranno presentarla in autonomia. 

Particolare attenzione va prestata da quei genitori che in realtà hanno più figli di cui alcuni non appartenenti direttamente. In altri termini, nei nuclei famigliari in cui figli hanno in comune un solo genitore, la domanda deve esser presentata da ogni coppia di genitori.

Assegno unico universale: importi e maggiorazioni

La base per la determinazione dell’assegno unico universale è l’ISEE, ma in assenza di esso l’Inps erogherà l’importo minimo. Sul sito dell’Inps c’è un simulatore di calcolo che permette di conoscere quale potrebbe essere l’assegno che la famiglia riceverà a partire da marzo per dodici mesi. 

Ogni anno, con la presentazione della nuova domanda e con il rinnovo dell’ISEE, si determinerà il nuovo importo.

A stabilire l’importo dell’assegno unico, ci pensa l’allegato alla legge n.46 del 1 aprile 2021. In corrispondenza di ogni valore ISEE è attribuito un importo specifico.

L’importo massimo di 175 euro spetta ai nuclei famigliari il cui ISEE non supera 15.000 euro. Oltre questa soglia e fino a 40.000 euro, l’importo decresce.

Con un ISEE oltre 40.000 euro o in assenza di ISEE l’importo dell’assegno unico universale è di 50 euro per figlio.

Poichè l’assegno unico è destinato ad ogni figlio, si deve tener presente che al crescere del numero dei figli, scattano delle maggiorazioni.

Così, mentre in presenza di due figli, l’assegno unico è di egual importo per entrambi, a partire dal terzo figlio c’è una maggiorazione che varia in base all’ISEE. 

Altre maggiorazioni, sempre in funzione dell’ISEE, spettano in presenza di entrambi i genitori che lavorano, o in presenza di una mamma di età inferiore a 21 anni.

Per i figli con disabilità ci sono invece altre maggiorazioni.

Per i nuclei con più di quattro figli, scatta una maggiorazione fissa di 100 euro al mese. 

Per una quadro riassuntivo degli importi si consiglia di consultare la pagina del Ministero dell’Economia e Finanze

Assegno unico ai figli: come si percepisce

Come stabilito nella circolare Inps n.23 del 9 febbraio 2022, 

l’assegno è corrisposto dall’Inps ed è erogato al richiedente ovvero, a richiesta, anche successiva, in pari misura tra coloro che esercitano la responsabilità genitoriale.

L’Inps quindi eroga l’assegno unico universale ogni mese, a partire da marzo 2022 per chi farà domanda entro il 30 giugno 2022. Dal mese di presentazione della domanda per chi invece presenterà l’istanza dal 1 luglio. Nel mese di gennaio dell’anno successivo, l’Inps procede all’eventuale conguaglio in base al valore dell’ISEE valido al 31 dicembre dell’anno in corso.

Il genitore che presenta la domanda dell’assegno unico, deve indicare l’Iban su cui dovrà essere pagato l’assegno unico, e deve indicare anche se il pagamento dovrà essere fatto al 100% al genitore richiedente oppure in misura paritaria con l’altro genitore. In quest’ultimo caso dovrà riportare l’Iban dell’altro genitore che dovrà poi confermare l’Iban accedendo con il proprio Spid, al sito Inps e aggiornare la domanda presentata dall’altro genitore.

Il genitore richiedente potrà in qualunque momento decidere di modificare la modalità di ripartizione del pagamento ma solo dalla condizione di 100% al 50% e non viceversa. 

Redazione Trend-online.com
Redazione Trend-online.com
Di seguito gli articoli pubblicati dalla Redazione di Trend-online. Per conoscere i singoli autori visita la pagina Redazione Trend-online.com
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
765FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate