Assegno unico, una priorità nella Legge di Bilancio 2024: possibili modifiche e aumenti

Gli importi dell'assegno unico, da destinare mensilmente alle famiglie, aumentano nella Legge di Bilancio. Tutte le novità.

Il Governo pensa all’assegno unico come a una priorità, nella prossima Legge di Bilancio per il 2024. La modifica più probabile riguarda l’aumento degli importi da destinare mensilmente alle famiglie.

Il punto è che le risorse finanziarie disponibili sono esigue. Su 25-30 miliardi di euro necessari per la Manovra, probabilmente si riesce a garantire a oggi la metà, e tra mille difficoltà, tra l’altro.

Infatti, una delle principali conseguenze che ne deriveranno saranno nuove tasse in arrivo e ci sarà di certo chi pagherà di più.

Assegno unico 2024: le novità in arrivo con la Legge di Bilancio

Nel momento in cui si arriva al mese di settembre, si ricomincia a parlare di Legge di Bilancio e delle possibili modifiche in vista, per le principali voci di spesa della Manovra.

Questo approfondimento riguarda, nello specifico, l’assegno unico per i figli minori. Ebbene, una delle modifiche prioritarie riguarderebbe proprio l’importo mensile, che aumenterà già per il secondo figlio, senza attendere dunque il terzo o il quarto.

L’intenzione di aiutare i nuclei familiari con figli c’è e il Governo non la mette in dubbio: il nodo da sciogliere riguarda il reperimento delle risorse economiche, dal momento che occorrono circa 4-5 miliardi di euro per finanziare il pacchetto dedicato a famiglia e natalità.

Il ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità nel governo Meloni, Eugenia Roccella ha dichiarato

Abbiamo deciso di affrontare il tema della crisi della famiglia in tutti i suoi aspetti. Abbiamo solo il 30 per cento di famiglie con figli, un altro 30 per cento è di famiglie monoparentali, con una serie di bisogni, e un 30 per cento di famiglie senza figli.

Il focus del suo intervento, presso gli Stati Generali della Basilicata di Fratelli d’Italia, è centrato sul bisogno di libertà genitoriale che i giovani di oggi non hanno.

La libertà di poter diventare genitori, di realizzare il desiderio di avere figli, troppo spesso repressi perché non ci sono intorno le condizioni necessarie per mantenerli.

Assegno unico, l’aumento potrebbe essere doppio nel 2024

Un bonus per il secondo figlio ma non solo: si prevedono aumenti anche per i terzi nati e degli aiuti per mitigare gli effetti negativi che l’inflazione ha sul portafogli delle famiglie.

I genitori tirano un sospiro di sollievo, dal momento che quindi l’assegno aumenterà sicuramente per contrastare l’inflazione ma sono previsti anche importi maggiorati per i figli dopo il primo.

Attualmente nel Documento di economia e finanza si stima un’inflazione per il 2023 pari al 5,4%. L’aumento potrebbe non scattare subito da gennaio 2024 ma arriverà comunque entro i primi mesi dell’anno.

A ogni modo, è presto per poter quantificare. Ipotizzando che occorrano almeno 4-5 miliardi di euro per finanziare tali misure, ma non è possibile definire gli importi in questa fase di lavori preliminari.

Di certo si può fare affidamento sul miliardo di euro risparmiato lo scorso anno proprio su quanto allocato per l’assegno unico.

Assegno unico e non solo: le altre misure della Legge di Bilancio per la famiglia

L’incremento delle somme erogate mensilmente alle famiglie, come avviene dall’introduzione dell’assegno unico due anni fa circa, rappresenta senza dubbio un aiuto significativo per i nuclei familiari con figli.

Fino a quel momento, solo i lavoratori dipendenti avevano diritto agli assegni familiari. Oggi invece il sostegno economico arriva a tutti, dal disoccupato all’incapiente, dal libero professionista all’imprenditore.

Già nella scorsa Manovra per il 2023, gli importi dell’assegno unico previsti per i nuovi nati fino a un anno di età sono aumentati del 50%. E per il terzo figlio, l’assegno è aumentato di 15-85 euro al mese, a seconda dell’Isee. Ora si pensa, per l’appunto, a una maggiorazione per il secondo.

L’impegno nel favorire la natalità e la genitorialità è uno dei punti forti del programma di Governo e la ministra Roccella sottolinea, tra i vari aspetti, anche l’importanza di introdurre un servizio di assistenza a domicilio per le neo mamme, a cui tiene molto personalmente.

Tra le altre misure al vaglio in questi giorni, in previsione dell’approvazione della nuova Legge di Bilancio, c’è l’introduzione del quoziente familiare per l’Irpef e l’Ires ridotta in favore di tutte quelle imprese che assumono donne con almeno tre figli.

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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