Assegno unico 2023: il pannello informativo Inps spiega aumenti e ritardi

L'Inps, tramite un nuovo pannello informativo, cercherà di fare ordine in merito alla questione dell'assegno unico 2023.

A partire da questo sabato 10 giugno, è disponibile online un nuovo servizio approntato dall’Inps. Si tratta di un nuovissimo pannello informativo che ha lo scopo di rendere più chiara qualsiasi questione relativa all’assegno unico universale. Una misura che ha, come principale obiettivo, quello di andare incontro ai cittadini e di semplificare loro la vita in merito per l’appunto all’assegno unico.

Il nuovo pannello informativo dell’Inps per l’assegno unico

Svolta per quanto riguarda l’assegno unico. Tramite le proprie credenziali di autenticazione, che sia con Spid, Cns o Cie o anche tramite intermediari di fiducia come ad esempio il patronato o un commercialista, gli utenti potranno avere accesso a questa nuova funzionalità messa a punto dall’Inps.

Grazie a questo pannello informativo, dalla giornata di sabato 10 giugno tutti i cittadini possono usufruire della possibilità di controllare direttamente in prima persona tutti gli eventuali ricalcoli e i conguagli che l’Inps attua sugli importi del proprio assegno.

Nel caso di tutti quegli utenti che nello scorso mese di maggio hanno ricevuto comunicazione di tali operazioni tramite email oppure sms, sarà possibile controllare nello specifico tutti i relativi dettagli proprio accedendo a questo nuovo portale informativo.

Per quanto riguarda invece il calcolo degli importi, l’Inps li calcola prendendo in considerazione le specifiche norme che sono contenute all’interno della legge di bilancio 2023 e la rivalutazione che è invece derivata dall’adeguamento al tasso di inflazione. Un fattore, quest’ultimo, che deve essere applicato anche alle soglie ISEE.

L’importo massimo, in merito all’anno 2022, si poteva ottenere con un reddito ISEE di 15.000 euro. Per il 2023, il nuovo limite è stato invece fissato a 16.215 euro. Cambiamenti sono da registrare anche per l’importo minimo, che potrà scattare non più a quota 40.000 euro ma a quota 43.240.

I casi di famiglie con 3 o 2 figli e di quelle monogenitoriali

Per l’aspetto dell’importo mensile dell’assegno unico universale, sono ovviamente da prendere in considerazione i diversi casi specifici.

Nel caso in cui la richiesta venga attuata da una famiglia con 3 figli a carico, due di più di tre anni e un altro con un’età tra l’uno e i tre anni, si può ricorrere alla maggiorazione che è prevista dalla normativa, che sarebbe uguale a circa la metà dell’importo base dell’assegno per ISEE che sono minori di 43.240 euro. Con il reddito ISEE pari a 20.150 euro e con i genitori conviventi, si può richiedere una maggiorazione di circa 32,40 euro al mese per ognuno dei figli minori. Si arriva così ad un importo mensile complessivo è di 755,90 euro.

Un altro caso potrebbe essere quello di un padre con a carico due figli, entrambi di età superiore ai tre anni di cui uno affetto da disabilità. Con il reddito ISEE di 25.400 euro e con tutti e due i genitori titolari di un reddito da lavoro, l’importo mensile complessivo che deriverebbe dalla presentazione della richiesta risulterebbe di 545,90 euro.

Infine, un altro caso ancora potrebbe riguardare una madre sotto i 21 anni di età. In questo caso, si può ricorrere ad una maggiorazione degli importi di circa 21,60 euro al mese per ogni singolo figlio. Con un solo ed unico figlio con età inferiore a un anno, con un reddito ISEE di 18.700 euro e con famiglia monogenitoriale, l’assegno unico complessivo consisterebbe in circa 286,65 euro.

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