Assegno Unico: arriva il pagamento dall'INPS?

L'Assegno Unico è ormai in vigore da un po' di tempo ma i ritardi nel pagamento hanno destato più di qualche preoccupazione. Tra arretrati, integrazione con il Reddito di Cittadinanza e valutazione delle domande l'INPS sembra essere in difficoltà, facciamo chiarezza.

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L'Assegno Unico continua a far parlare di sé, e questa volta non in positivo.

La misura lanciata nella sua forma temporanea ha lo scopo di sostentare le famiglie con figli a carico più in difficoltà, accorpando le varie misure di sostegno destinate proprio alle famiglie.

Parliamo di misura temporanea poiché fino alla fine di dicembre ci sarà un periodo finestra, solo successivamente, con l'avvento del nuovo anno, la misura entrerà in vigore nella sua forma universale.

Dicevamo che sta facendo parlare di sé e non in bene, il motivo è il ritardo nel pagamento, che ricordiamo viene erogato tramite l'INPS.

I motivi sono molteplici, ma uno su tutti è il sovraccarico di lavoro che l'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale sta affrontando.

Infatti in questi giorni dovrebbero arrivare i pagamenti del Reddito di Cittadinanza (che a molti è già arrivato), il Reddito di Emergenza, le pensioni e altri bonus.

Senza contare che questa situazione di sovraccarico si protrae ormai dall'inizio dell'emergenza epidemiologica.

Ovviamente questa non può essere una scusa accettabile, dal momento che ci sono molte famiglie che attendono con ansia il sostegno economico, che talvolta può essere vitale e necessario per il proprio sostentamento.

Bisogna poi tener conto che l'Assegno Unico non dovrebbe arrivare solo per chi l'ha richiesto, ma anche per tutti i percettori del Reddito di Cittadinanza che ne hanno diritto.

In questo caso non è necessario fare alcuna domanda, ma spetta ancora all'INPS occuparsi di valutare caso per caso se ci sono i requisiti necessari.

Un altro compito che grava sulle sue spalle e che rischia di rallentare l'invio dei pagamenti e tutte le operazioni.

Una situazione complicata insomma, che per il momento non riesce a soddisfare nessuno, soprattutto i cittadini che sono ancora in attesa, e che giorno dopo giorno ascoltano le promesse sulle date.

In questo quadro complesso andiamo a vedere dunque che cosa intendiamo quando parliamo di Assegno Unico, e quando arriveranno i pagamenti.

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In questo video ad esempio si parla proprio del pagamento dell'Assegno Unico.

Assegno Unico: che cos'è?

L'Assegno Unico è una misura, per ora temporanea, che ha lo scopo come dicevamo di sostentare le famiglie.

In sostanza, i nuclei familiari in cui sono presenti figli con un età minore di 18 anni, anche in affidamento o in adozione, possono ricevere il sussidio.

La misura ha lo scopo di sostituire le manovre precedenti, accorpandole in una sola e cercando di renderla il più efficace possibile.

Fino al 31 dicembre 2021 però rimarrà a carattere temporaneo, dal primo gennaio 2022 diventerà ufficialmente Assegno Unico Universale.

A erogare i fondi, come abbiamo detto, spetta all'INPS, che si fa anche carico di ricevere e valutare le domande.

Lo scopo dunque è quello di semplificare le operazioni e dare forza in più alle precedenti misure di sostegno, ci sarà riuscita in questi primi mesi che fanno da finestra?

A quanto pare no, dal momento che i ritardi dei pagamenti sono palpabili e sotto gli occhi di tutti, staremo a vedere se nel prossimo futuro riuscirà nel suo intento.

Assegno Unico: i requisiti

Partiamo dal presupposto che l'Assegno Unico nasce con lo scopo di aiutare chi per qualche ragione non può godere degli Assegni per il Nucleo Familiare.

Infatti chi percepisce questi è escluso a priori dal richiederlo, è il motivo sembra abbastanza chiaro.

Il requisito chiave è ovviamente avere figli minorenni a carico, oltre a questo è necessario possedere un ISEE inferiore a 50.000 euro ed essere cittadini e residenti in Italia.

Non è tutto però, almeno in questo periodo finestra è necessario far parte di una delle seguenti categorie:

  • lavoratori autonomi;
  • lavoratori disoccupati;
  • coloni o mezzadri;
  • coltivatori diretti;
  • titolari di una pensione che deriva da lavoro autonomo;
  • nuclei familiari che non possono ricevere gli Assegni per il Nucleo Familiare.

Come possiamo vedere il requisito ISEE è abbastanza generoso, mantenendo una soglia relativamente alta fissata a 50.000 euro.

Assegno Unico: come fare domanda

Fare domanda per ricevere l'Assegno Unico è un processo abbastanza semplice dato che esistono modi diversi.

Il primo rimane quello della via telematica, sfruttando l'apposito portale dell'INPS, per farlo si dovrà possedere l'identità digitale tramite SPID o CIE.

Il secondo, se si fosse impossibilitati a richiederlo online, è quello di farsi aiutare da un Patronato di fiducia.

Il terzo invece è quello di contattare il Contact Center dell'Istituto.

A questo punto bisogna fare una distinzione tra chi fa domanda prima del 30 settembre 2021 e chi invece, per qualche motiva, andrà a farla a partire dal primo ottobre 2021.

Chi riuscirà a presentare domanda all'INPS entro il 30 settembre infatti avrà diritto a ricevere anche gli arretrati dei mesi precedenti, ovvero quelli di luglio e agosto.

Chi invece non riuscirà non avrà diritto a riceverli, e riceverà solamente i soldi riferiti al mese in cui ha fatto domanda.

Capiamo bene che se non si avesse ancora fatta domanda il consiglio è quello di mobilitarsi, poiché manca poco tempo e l'occasione è ghiotta.

Assegno Unico: quando arriva il pagamento?

Ci troviamo ora al punto focale dell'articolo per molti beneficiari in cerca di notizie riguardanti le date del pagamento dell'Assegno Unico.

Tendenzialmente chi ha già fatto domanda ha ricevuto una sola mensilità, quella che fa riferimento al mese di luglio e aspetta ormai quella di agosto da circa un mese.

Ovviamente parliamo in generale, c'è anche chi attende da più tempo e qualcuno invece da meno.

Ora abbiamo finalmente le date inerenti alle nuove mensilità, e sono il 24 settembre e il 28 settembre.

In queste due date si dovrebbero ricevere inoltre anche gli arretrati, nel caso si avesse fatto domanda in ritardo in confronto al mese di luglio.

Proprio la retroattività è uno degli elementi che più ha rallentato le procedure, dando lavoro extra all'INPS.

Staremo dunque a vedere nei prossimi giorni a chi e quanti soldi arriveranno, sperando arrivino a tutti i beneficiari.

Altro discorso invece per i percettori del Reddito di Cittadinanza, i quali dovrebbero vedere il pagamento dell'integrazione il 27 settembre.

Non c'è certezza però per quanto riguarda gli arretrati, dovrebbero arrivare contemporaneamente le mensilità di luglio, agosto e settembre, ma noi non siamo certi che ciò accadrà.

Per sciogliere ogni dubbio potete consultare il vostro fascicolo previdenziale in cui potrete trovare i pagamenti disposti in vostro favore.

Assegno Unico e Reddito di Cittadinanza

Fino a qui abbiamo approfondito il tema dell'Assegno Unico ponendo un occhio di riguarda sul tema delle date del pagamento.

Ora ci teniamo a parlare del legame che esiste con il Reddito di Cittadinanza e della loro compatibilità.

Come abbiamo potuto notare le misure sono compatibili, chi ricevere l'uno può ricevere anche l'altro.

C'è però di più, infatti i percettore di RdC non devono nemmeno fare domanda all'INPS, ma se ne ha diritto riceve automaticamente quanto gli spetta.

Il motivo è in realtà abbastanza semplice, la documentazione da far pervenire all'INPS per ricevere è uguale per entrambe le misure, e dunque l'Istituto è già in possesso di tutto il necessario per valutare caso per caso.

Fino ad ora quindi il legame tra i due è forte è presente, ma ricordiamo essere questa una misura a carattere temporaneo.

Che cosa accadrà a partire da gennaio 2022? Le due misure rimarranno compatibili?

La strada che sembra voler percorrere il Governo indica di sì, ma la realtà è che non c'è alcuna certezza in merito.

Ricordiamo infatti che il Reddito di Cittadinanza è in fase di valutazione e di riforma, e quindi non è ancora chiaro che cosa dobbiamo aspettarci.

Staremo a vedere nei prossimi mesi che cosa accadrà, consapevoli che la situazione può rimanere invariata così come potrà venire capovolta.

Assegno Unico: differenza tra temporaneo e universale

Abbiamo visto dunque che per ora la misura è a carattere temporaneo, e che vedrà la sua reale natura solamente a partire dal primo gennaio 2022.

Ci saranno delle differenze con l'avvento del nuovo anno? O la misura rimarrà invariata?

Nonostante non ci sia ancora nulla di certo possiamo assicurare che ci saranno novità.

La prima su tutte sarà inerente alla fetta di beneficiari, che verrà allargata a tutti e resa fruibile a un maggior numero di cittadini.

Inoltre, si sta mettendo al vaglio l'ipotesi di allargare anche ai nuclei familiari con figli a carico maggiorenni ma non ancora autonomi, come ad esempio gli studenti.

Su questi ovviamente non c'è ancora sicurezza, per ora rimane un'indiscrezione, però è chiaro a tutti che la misura subirà probabilmente delle modifiche.

Staremo a vedere anche se cambieranno le modalità per richiederlo o se verrà aggiornato il requisito ISEE, così come sarà da vedere la compatibilità con il Reddito di Cittadinanza.

Insomma, molti gli elementi al vaglio che saranno da discutere, noi vi daremo ovviamente notizie in merito non appena ce ne saranno.

Assegno Unico: quanti soldi arrivano?

Dopo aver effettuato una disamina sull'Assegno Unico ci manca solo d'indicare quanti soldi arrivano ai beneficiari.

Teniamo ben presente che le cifre sono scaglionate e suddivise in base all'ISEE che si presenta.

Più alto è l'ISEE più basso sarà il sostegno e viceversa, tenendo conto di alcune maggiorazioni presenti in caso di nucleo familiare numeroso o la presenza di soggetti in condizione di disabilità.

Detto questo, le cifre variano da 167,5 euro con un ISEE di 7.000 euro alla cifra minima di 30 euro con un ISEE di 50.000.

In mezzo ovviamente ci sono tutti gli altri casi, puoi consultare la tabella completa cliccando su questo link.

Questo è tutto ciò che c'era da sapere a proposito dell'Assegno Unico, sulle date dei pagamenti, e su tutte le notizie che abbiamo in merito, in caso di ulteriori novità vi terremo aggiornati.