Pagamento assegno unico: come fare per riceverlo?

Sono diverse le modalità per ricevere l'erogazione dell'assegno unico, e variano in base alla tipologia di richiedenti. Chi ha diritto a ricevere l'assegno unico temporaneo avrà a disposizione diversi metodi, chi invece essendo dipendente dovrà attendere l'universale lo riceverà direttamente in busta paga.

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È ormai noto che dal primo luglio 2021 è entrato ufficialmente in vigore l'assegno unico nella sua forma temporanea, e che dal primo gennaio 2022 l'assegno unico universale vedrà la luce.

Quest'ultimo avrà l'onere di accorpare gli altri assegni per le famiglie come ad esempio il bonus mamma e le detrazioni per i figli a carico.

Lo scopo è quello di semplificare le operazioni di richiesta e di allargare lo spettro dei richiedenti, alleggerendo anche la macchina burocratica.

L'ente predisposto alla ricezione delle domande è l'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) il quale, oltre a valutare i requisiti si occupa anche dell'erogazione.

Almeno in questa prima fase è l'unico Istituto che può elargire i fondi, essendo la manovra nella sua forma temporanea.

Attraverso le circolari numero 92 e 93 pubblicate il primo giugno sempre dall'INPS sono stati chiariti tutti i punti necessari a comprendere la misura.

Il Governo ha deciso: l'assegno unico temporaneo, che si protrarrà fino alla fine di dicembre 2021, andrà a beneficio di alcune tipologie di cittadini, come lavoratori autonomi e in stato di disoccupazione.

È importante capire dunque come vengono erogati i fondi, e che cosa cambierà nell'erogazione dal momento in cui l'assegno unico universale vedrà la luce entrando definitivamente in vigore.

Nei prossimi paragrafi ci occuperemo proprio di questo, cercando di sviscerare nella sua totalità come viene pagato l'assegno unico, nei vari casi esistenti e in tutte le sue modalità.

Pagamento assegno unico temporaneo: come avviene?

Essendo l'assegno unico temporaneo una misura che fa da ponte, come abbiamo detto, va a beneficio nello specifico di alcune categorie di cittadini, come lavoratori autonomi e in stato di disoccupazione.

Come possiamo notare, queste tipologie di lavoratori, non possiedono una busta paga, motivo per cui l'erogazione dell'assegno unico avviene tramite l'INPS.

In una prima fase l'INPS si occuperà di valutare la domanda, e solo in un secondo momento si occuperà di elargire la cifra spettante.

Richiedendo il beneficio entro il 30 settembre 2021, si avrà diritto a ricevere anche le cifre dei mesi arretrati, ovvero luglio e agosto.

Dal primo ottobre 2021 chiunque presenti domanda riceverà l'assegno unico riferito al mese di decorrenza, senza avere diritto a ricevere i mesi in arretrato.

Il consiglio è in sostanza di presentare domanda il prima possibile, per poterlo ricevere in anticipo e non perdere mesi e soldi inutilmente.

Prima di proseguire vi invitiamo alla visione del seguento video YouTube di Redazione The Wam, che metterà in luce la situazione dei pagamenti dell'assegno unico e non solo.

Come ricevere assegno unico temporaneo per i figli

Abbiamo capito che in questa prima fase i beneficiari dell'assegno unico temporaneo non sono in possesso di una basta paga, dunque la domanda sorge spontanea: come si fa a ricevere l'assegno unico temporaneo?

In questa prima fase l'erogazione spetta totalmente all'INPS, niente paura, i metodi per riceverlo sono in linea con la filosofia di semplificazione dell'assegno unico, e infatti sono vari.

Andiamo dunque a elencare tutti i metodi per poterlo ricevere:

  • si può ricevere attraverso un addebito diretto sul proprio conto corrente;
  • si può ricevere attraverso un bonifico domiciliato;
  • si può ricevere attraverso un versamento utilizzando il libretto postale;
  • si può ricevere attraverso un bonifico  che viene erogato su una carta prepagata, a patto che sia dotata di IBAN;
  • si può ricevere attraverso un bonifico che viene erogato su un conto corrente dotato di area Sepa.

Come possiamo vedere, nonostante non si riceva l'assegno unico in questa prima fase sulla busta paga poiché i beneficiari ne sono sprovvisti, i metodi sono molti.

Questo per garantire a tutti la possibilità di poter ricevere il sussidio, senza escludere nessuno.

Sarà in fase di presentazione della domanda sul portale dell'INPS, attraverso i Patronati o contattando il Contact Center  che l'aspirante beneficiario indicherà il metodo di pagamento scelto.

È importante sottolineare che il titolare dell'IBAN sia lo stesso che ha effettuato la domanda per l'assegno unico, onde evitare d'incombere in incongruenze.

Assegno unico universale: come avverrà il pagamento?

Quando l'assegno unico universale entrerà definitivamente in vigore, dal primo gennaio 2022, ci saranno alcune novità a proposito dell'erogazione pagamento.

Infatti la manovra andrà a beneficio anche di quelle categorie di persone che possiedono una busta paga, come lavoratori dipendenti pubblici e privati.

Dunque le modalità di pagamento si divideranno in due strade diverse: chi è dipendente e dunque ha diritto a una busta paga e chi invece, appartenendo alle categorie descritte nel paragrafo precedente, ne è sprovvisto.

Per quest'ultimi le modalità di erogazione rimarranno le medesime, che abbiamo già delineato nella lista precedente.

Per i dipendenti invece sarà diverso, l'accredito sarà automatico e arriverà direttamente in busta paga.

L'assegno unico quindi andrà a sommarsi allo stipendio, implementandolo e aggiungendosi automaticamente, senza bisogno di ulteriori operazioni.

Per chi invece non possiede una busta paga l'erogazione continuerà a spettare all'INPS, che utilizzerà il metodo scelto dal richiedente in fase di richiesta.

Assegno unico e RDC: come avviene il pagamento?

Un'altra buona notizia derivante dall'assegno unico è la sua compatibilità con il Reddito di Cittadinanza.

I percettori di RDC possono infatti ricevere l'assegno unico, a patto che sussistano i requisiti basilari e obbligatori per poterne beneficiare.

La procedura è semplice, il beneficiario non deve fare domanda né presentare nulla se non espressamente richiesto dall'ente, spetta all'INPS mettere al vaglio i percettori di Reddito di Cittadinanza e capire chi ha diritto all'assegno unico per i figli.

Nel caso si fosse idonei a ricevere il sussidio, sempre l'INPS andrebbe a erogare l'assegno unico in maniera automatica.

Per farlo andrà a implementare il sussidio derivante dal Reddito di Cittadinanza, che così accrescerebbe il suo valore.

La somma spettante arriverà direttamente nella Carta Reddito di Cittadinanza come di consueto, tramite la quale è possibile effettuare prelievi, effettuare bonifici e pagare le utenze domestiche.

Insomma, in sostanza chi ricevere il Reddito di Cittadinanza e ha diritto a ricevere l'assegno unico riceverà l'intero importo automaticamente, senza dover fare nulla di particolare se non richiesto.

Nel caso in cui si perda il diritto a ricevere il RDC allora le cose cambierebbero. In questo caso bisogna infatti presentare domanda e dimostrare di avere tutti i requisiti necessari, e scegliere il metodo di erogazione adatto, a meno che non si possieda una busta paga.

Assegno unico: gli importi del pagamento

Abbiamo visto fino a qui quali sono le modalità di erogazione del pagamento dell'assegno unico, sia nella sua forma temporanea che universale.

È il momento dunque di dare alcune indicazione sugli importi, facendo alcuni esempi e spiegando come funziona il loro calcolo.

Cominciamo con il dire che è fondamentale tenere conto del proprio valore ISEE per nucleo familiare.

È requisito obbligatorio infatti presentarne uno, poiché superato il valore di 50.000 euro si perde il diritto a ricevere l'assegno unico.

All'aumentare dell'ISEE l'importo spettante diminuisce dunque, fino ad arrivare allo zero una volta superata la cifra sopracitata.

Assegno unico: esempi di pagamento

Andiamo a fare alcuni esempi di come varia l'importo del pagamento dell'assegno unico:

  • si ricevono 167,5 euro se si ha un ISEE inferiore a 7.000 euro;
  • si ricevono 136,1 euro se si ha un ISEE inferiore a 10.000 euro;
  • si ricevono 73 euro se si ha un ISEE inferiore a 20.000 euro;
  • si ricevono 51,5 euro se si ha un ISEE inferiore a 30.000 euro;
  • si ricevono 30 euro se si ha un ISEE inferiore a 50.000 euro;
  • non si riceve niente se si ha un ISEE superiore a 50.000 euro.

Questi sono alcuni esempi, la tabella completa potete trovarla a questo link.

Bisogna inoltre aggiungere che, in alcuni casi, possono esserci delle maggiorazioni sull'importo totale.

Queste fanno riferimento al nucleo familiare, ad esempio se si hanno almeno 3 figli minori a carico si ha il diritto a una maggiorazione del 30 per cento, se si ha in carico un figlio minore in condizione di disabilità la maggiorazione è del 50 per cento.

Per calcolare la cifra spettante dunque bisogna tener conto di più fattori, tutti determinanti per ciò che sarà l'importo totale del pagamento dell'assegno unico.