Assegno Unico, problemi con le domande all'Inps! Chi rischia

L’Assegno Unico, bonus che fa parte del più grande Family Act, un piano per sostenere le famiglie italiane, in particolar modo la genitorialità e l’occupazione femminile, e i loro figli, può essere richiesto all’Istituto incaricato dei pagamenti dallo scorso 1° gennaio 2022. Sono già sorti, però, alcuni problemi dovuti alla presentazione delle domande all'INPS. Ecco chi rischia ora di percepire l'importo minimo o la cifra dimezzata!

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La grande rivoluzione di questo 2022 è proprio lui: l’Assegno Unico e Universale. È un beneficio economico alle famiglie approvato il 30 marzo 2021 in Senato ed inserito in Gazzetta Ufficiale nella giornata successiva. 

Il sostegno economico dovrà partire a pieno ritmo da marzo 2022 e le domande per richiederlo sono già state aperte il 1° gennaio 2022. 

L’Istituto che si riceve le domande e che si occupa di pagare l’Assegno Unico e Universale, è l’Inps. Ricordiamo che per il calcolo dell’importo si deve tener conto del numero dei figli a carico e dell’Isee, l’indicatore della situazione economica equivalente

Gli importi potranno variare da un massimo di 175 euro a figlio a un minimo di 50 euro. C’è qualcuno, però che, pur essendo idoneo a percepire l’importo maggiore, rischierà di percepire la somma minima erogata dall’Inps, oppure di percepire solo il 50% di quanto realmente gli spetterebbe. 

Andiamo subito a vedere chi rischia di percepire un importo dimezzato, o di percepire il minimo erogabile dall’Inps.

Assegno Unico, il boom di domande all’Inps

L’Assegno Unico, bonus che fa parte del più grande Family Act, un piano per sostenere le famiglie italiane, in particolar modo la genitorialità e l’occupazione femminile, e i loro figli, può essere richiesto all’Istituto incaricato dei pagamenti dallo scorso 1° gennaio 2022.

Le domande possono essere avanzate all’Inps secondo differenti modalità: la prima riguarda i servizi online offerti dall’istituto stesso. Il cittadino potrà accedere, tramite SPID, CIE e CNS, alla sezione appositi del portale Inps. 

Cercando la prestazione “Assegno Unico e Universale” potrà procedere ad inoltrare la domanda, compilando tutti i dati richiesti. 

Una seconda modalità è attraverso il Contact Center Integrato, dunque, telefonando al numero 803 164, gratis da telefono fisso, oppure il numero 06 164 164 da rete mobile, a pagamento. Potrete chiamare dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 20.00, mentre il sabato avrete a disposizione mezza giornata: dalle 8.00 alle 14.00.

Potrete, infine, usufruire dei servizi offerti dai CAF, i Centri di Assistenza Fiscale, e dei patronati, per procedere all’inoltro della richiesta. 

In sole due settimane, Inps ha registrato 484 mila richieste per il sussidio economico. In tutto, le famiglie hanno dichiarato 785 mila figli a carico. 

In contemporanea, sono avanzate anche le richieste degli Isee, gli Indicatori della Situazione Economica Equivalente, che hanno raggiunto quota 1 milione e 66 mila pratiche

La maggior parte di queste, 731 mila, sono state richieste proprio ai Centri di Assistenza Fiscale, CAF, segnando un aumento del 123 per cento rispetto all’anno precedente.

L’obiettivo di molte famiglie, e dei patronati, è quello di riuscire ad inviare la domanda entro il 28 febbraio 2022, in modo da poter godere fin da subito dal mese di marzo il beneficio economico mensile. 

Restano ancora 7 milioni e mezzo di famiglie che dovranno richiedere l’Assegno Unico e Universale all’Inps.

Assegno Unico e Inps, le famiglie che rischiano di percepire l’importo minimo

Come abbiamo dichiarato poco fa, gli importi variano da un massimo di 175 euro al mese per ogni figlio, ad un minimo di 50 euro al mese per ogni figlio. 

L’importo varia, oltre che in base al numero dei figli a carico, e dell’età degli stessi (ai maggiorenni viene abbassato l’importo totale), anche in base all’Isee, l’indicatore della situazione economica equivalente. 

Oltre la soglia dei 40 mila euro, infatti, le famiglie percepiscono l’importo minimo erogabile, pari a 50 euro al mese per figli minori, oppure 15 euro al mese per i maggiorenni.

Tali importi, però, non vengono erogati solamente a chi ha l’Isee alto, ma anche a chi non presenta l’Isee!

Le famiglie, per non perdere tempo e denaro, soprattutto a seguito dell’eliminazione degli assegni familiari e delle detrazioni per i figli a carico con meno di 21 anni, sono corse a presentare domanda per l’Assegno Unico all’Inps.

Questa corsa, per accaparrarsi i primi pagamenti di marzo 2022, ha fatto in modo che i cittadini corressero dei rischi.

Circa il 94% delle prime domande presentate all’Inps sono state compilate in maniera autonoma dalle famiglie richiedenti, circa 455 mila. 

Insieme al fai-da-te per l’inoltro delle domande abbiamo anche un aumento delle pratiche Isee precompilate, che raggiungono un notevole 26%, pari a 283.495, ben 187.495 in meno rispetto al medesimo periodo del 2021.

Anna Maria Bilato, del collegio di presidenza del Patronato Inca Cgil, ha dichiarato a tal proposito, che:

“Temiamo che nei primi giorni di richieste dell’assegno molte domande siano state inviate dalle famiglie anche senza presentare l’Isee. In questo caso, le famiglie avranno diritto all’importo minimo dell’assegno, 50 euro a figlio. Ma chi ha un Isee sotto 40mila euro può ambire a importi maggiori.”

Molte domande, infatti, sono state inoltrate all’Inps non appena l’istituto ha aperto le procedure online, ma senza consultare la circolare con la procedura per l’inserimento della domanda, che ancora non esiste.

Sappiamo, infatti, che un video tutorial su come presentare le domande dell’Assegno Unico e Universale è stato caricato dall’Inps sul suo canale ufficiale YouTube solamente quattro gironi dopo l’apertura delle domande, in data 5 gennaio 2022. Ecco il video:

Assegno Unico e Inps: le questioni rimaste irrisolte per ottenere il bonus

Tra le problematiche rimaste senza soluzione abbiamo la suddivisione del sostegno economico tra le coppie di genitori separate, poiché, come si legge dal Sole 24 Ore

“La spartizione del beneficio, appena istituito, non è ancora entrata a far parte degli accordi o delle sentenze dei giudici.”

Abbiamo, poi, altre questioni:

  • Gli italiani residenti all’estero possono percepire l’Assegno Unico?
  • Gli italiani costretti all’estero per lavoro per un tempo determinato ne hanno diritto?
  • Se un figlio compie 18 anni nel 2022 quale Isee va consegnato? Isee minorenni e poi Isee ordinario?
  • Il reddito di riferimento di 8 mila euro del figlio maggiorenne a quale anno fa riferimento?

Abbiamo, poi, alcune problematiche di affido condiviso; in questo caso, la domanda va presentata solo dal genitore con potestà.

In caso di errore, con una doppia richiesta da parte di entrambi i genitori, con il medesimo codice fiscale del minore, cosa accade? Il sistema dell’Istituto Inps si accorgerà della doppia domanda?

Sappiamo, però, che in caso di separazioni o divorzi, l’Assegno Unico viene corrisposto per un 50% ad entrambi i genitori, anche se uno dei due genitori può richiederne il 100%. 

L’altro, in risposta, potrà modificare la domanda e chiedere la metà. Senza accordi tra le parti possono crearsi dei conflitti. Infine, 

Per legge l’assegno unico è riconosciuto al 50% a entrambi i genitori, ma un genitore può richiederlo al 100%, ferma restando la possibilità dell’altro di intervenire anche successivamente nella stessa domanda - a quanto pare non aprendone un’altra - per richiedere il suo 50 per cento. Nei casi di mancato accordo, possono sorgere conflitti.

Resta il fatto che siamo già a conoscenza dell’obbligo della “doppia-firma” di ambedue i genitori responsabili per la richiesta dell’Assegno Unico, pena la perdita del 50% totale dell’importo erogato.  

Entrambi i genitori, inoltre, dovranno possedere lo SPID, il sistema pubblico di identità digitale, per inoltrare la domanda, altrimenti non verrà pagato l’assegno.

Infine, ricordiamo che, per tutti coloro che avessero avuto importanti variazioni di reddito, potranno presentare l’Isee corrente, che presenta una fotografia più recente del reddito familiare, rispetto all’Isee ordinario. Tutte le informazioni sull’Isee corrente le potrete trovare qui.