Assegno Unico INPS 2023, è richiedibile prima della nascita? Ecco sciolto il grosso dubbio

Per l’Assegno Unico INPS 2023 tante novità ma anche tanti dubbi: si può richiedere prima della nascita? Ecco la risposta a tale dubbio.

Tante le misure e le agevolazioni introdotte e riconfermate dal governo Meloni in questi primi mesi del 2023. Nel Decreto Lavoro approvato il 1 maggio 2023 sono state introdotte una serie di novità per le famiglie italiane, dal reddito di inclusione alle modifiche dell’assegno unico.

Ormai lo sanno tutti, l’Assegno Unico è l’agevolazione più richiesta dalle famiglie italiane. lo confermano anche i dati diffusi nelle ultime settimane dall’Osservatorio sull’assegno unico e universale.

Solo nel primo anno del contributo sono stati distribuiti circa 16 miliardi di euro ai richiedenti. Di questi circa 13 miliardi sono stati erogati nel 2022 e altri 3 miliardi soltanto nei primi due mesi del 2023.

In questo ultimo anno sono state modificate anche le cifre pagate ai nuclei richiedenti: l’assegno medio nel 2022 è stato di 146 euro per figlio a carico solo nel 2023 la cifra è salita a 165 euro a causa degli aumenti voluti dalla legge di Bilancio 2023.

Ma oltre alle novità e alle modifiche numerosi sono i dubbi che circondano la misura.

Si può richiedere l’Assegno Unico prima della nascita del figlio? Ecco sciolto l’incredibile dubbio.

Assegno Unico INPS 2023, è richiedibile prima della nascita? Ecco sciolto il grosso dubbio

Tante le novità introdotte dal Decreto Lavoro. L’ultima relativa all’assegno Unico è l’estensione ai genitori vedovi della maggiorazione prevista per i nuclei familiari in cui entrambi i genitori siano lavoratori.

Nel Decreto Lavoro dunque viene riconosciuta tale maggiorazione anche a favore che fanno di nuclei familiari con un solo genitore lavoratore e l’altro risulta deceduto. Secondo i dati tale maggiorazione spetterebbe a circa 80.000 minori.

A ciò si aggiunge che da maggio l’importo è salito a seguito della rivalutazione. Un aumento pari all’8,1% conseguente all’aumento dell’inflazione.

L’importo base dunque è di 189 euro per ISEE fino a 16.215 euro, mentre la soglia ISEE massima sale a  43.240 euro, con importo dell’assegno pari a  54 euro.

Ma molti si chiedono se è possibile presentare domanda prima della nascita del figlio.

La risposta è no, la domanda non può essere assolutamente presentata prima della nascita del figlio anche se è riconosciuto a partire dal settimo mese di gravidanza e fino ai 21 anni di età dei figli.

Assegno Unico INPS, serve il codice fiscale del nascituro

Come abbiamo appena detto la domanda per l’assegno unico può essere presentata soltanto dopo la nascita del bambino anche se l’assegno viene riconosciuto a partire dal settimo mese della gravidanza.

Per poter presentare domanda è necessario dunque che il bambino sia inserito nel proprio stato di famiglia e di conseguenza nel proprio ISEE.

E per essere presente nell’ISEE deve essere titolare del proprio codice fiscale.

Quest’ultimo viene attribuito dal Comune al momento della presentazione della dichiarazione di nascita da parte dei genitori (o dei tutori), grazie al sistema telematico di collegamento con l’Anagrafe Tributaria.

Successivamente si riceverà direttamente a casa, la tessera sanitaria all’indirizzo di residenza indicato.

Nel caso in cui non venga rilasciato dal comune è possibile richiederlo presso gli sportelli dell’Agenzia delle Entrate compilando il modello AA4/8.

Naturalmente al primo pagamento disponibile verranno accreditati anche gli arretrati relativi alle due mensilità spettanti prima della nascita.

Online anche il nuovo simulatore

La domanda per assegno Unico può essere presentata tramite il portale dell’INPS accedendo al proprio cassetto fiscale con SPID  e CIE.

Da metà aprile è possibile conoscere in anticipo gli importi che verranno erogati a seguito della domanda, accedendo al simulatore online.

Il nuovo simulatore attivo da aprile è stato rilasciato con messaggio n. 1256 del 3 aprile e consente di conoscere gli importi con le modifiche apportate dalla legge di bilancio 2023.

Tali modifiche hanno interessato gli importi erogati per i minori, per i figli disabili maggiorenni e per i nuclei con figli disabili.

Il calcolo delle cifre spettanti viene effettuato sulla base delle risposte date al momento della compilazione del questionario.

A conclusione è possibile verificare il riepilogo delle risposte date confermare o modificare i dati inseriti. Al termine viene visualizzato l’importo spettante.

Attenzione perché la cifra visualizzata viene ricavata dai dati forniti dall’utente e senza confronto con la banca dati dell’istituto.

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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