Assegno Unico finalmente attivo e operativo, anche se i pagamenti arriveranno più avanti. Tanti i dubbi dei cittadini su questa nuova misura, dunque proviamo a fare ordine e capire esattamente come funziona. Approfondiamo anche tempi e modalità di domanda, oltre ovviamente agli importi previsti per tutti i nuclei familiari.
Una misura sì nuova, ma preannunciata da tempo ed anticipata dall’Assegno Unico temporaneo, la misura appunto temporanea che ha fatto da apripista per quella definitiva, arrivata con calma ma, come si dice in questi casi, meglio tardi che mai.
Sì perché effettivamente la misura è molto interessante per tutte le famiglie italiane, in quanto permette praticamente a chiunque ne faccia richiesta, se con figli a carico, di ottenere un aiuto economico sostanzioso. Ovviamente, non per tutti sarà erogata la medesima cifra.
In ogni caso, già l’Assegno Unico temporaneo si è rivelato molto utile per tante famiglie italiane, ma ora la prospettiva cambia in maniera importante. Non più un aiuto per alcuni, ma un aiuto generalizzato, universale appunto.
Una misura di base per chi ha figli a carico di età inferiore ai 21 anni di età. La prospettiva è ottima e, secondo le stime, permetterà a tante famiglie di ottenere cifre più elevate rispetto al passato. La misura raduna infatti alcune misure passate che ora non sono più attive.
Ha dunque il compito non solo di sostituirle, ma anche di essere più generoso laddove ci sia un concreto bisogno, come nel caso di ISEE particolarmente basso e famiglie numerose.
Se fossi interessato o interessata ad approfondire questo genere di tematiche, ti suggeriamo il canale YouTube “Redazione The Wam” che pubblica ogni giorno un nuovo video in cui approfondisce tutto ciò che riguarda bonus, sussidi e lavoro. In questo video in particolare si parla di Assegno Unico e pagamenti in arrivo:
Assegno Unico 2022: cos’è e come funziona
Partiamo dalla base, cioè dal concetto di fondo che ha portato all’approvazione dell’Assegno Unico e dal suo funzionamento in parole semplici.
Si tratta di una misura destinata alla famiglie che ne fanno domanda e che permette di ottenere un aiuto economico mensile in rapporto a due elementi principali: numero di figli a carico e Dichiarazione ISEE corrente. Su questa base si determina l’importo che spetta ad ogni famiglia.
Prima di approfondire aspetti riguardanti i requisiti per ottenerlo, analizzati nel seguente paragrafo, capiamo meglio quali misure va a sostituire.
L’idea di partenza è quella di eliminare tante misure di aiuto per le famiglie e sostituirle con un’unica misura che renda più semplice l’iter di domanda ed in generale la macchina burocratica che viene mossa per ognuno di questi bonus. Da tanti bonus spezzettati si passa dunque ad un unico bonus che li riassume tutti.
Anche economicamente, si intende, perché l’intento è quello di andare ad arricchire le famiglie italiane, non certo di renderle più povere di prima con importi più bassi. Un intento che, stando alle indiscrezioni ed alle stime, verrà raggiunto ben presto con la misura pensata nella sua forma attuale.
L’Assegno Unico è dunque attivo dal 1° gennaio 2022, ma quali bonus sostituisce? Innanzitutto il bonus mamma domani ed il bonus bebè, ma anche assegni per il nucleo familiare, fondo prestiti ai neo genitori e detrazioni per i figli a carico.
Assegno Unico 2022: quali requisiti sono richiesti?
Una volta individuati gli obiettivi della misura ed i bonus che va a sostituire, ecco il punto della situazione sui requisiti che è necessario rispettare per ottenere l’Assegno Unico in relazione al proprio nucleo familiare.
Innanzitutto, è necessario avere figli a carico di età inferiore ai 21 anni. L’età massima doveva essere 18, ma è stata poi spostata a 21 a patto che tali soggetti: stiano studiando o svolgendo un tirocinio, siano disoccupati o stiano svolgendo il servizio militare.
Condizioni che mettono la famiglia nella situazione di doversi fare carico di questo soggetto, in sostanza. Per il resto i requisiti sono piuttosto semplice, ad esclusione dellaDichiarazione ISEE che, anche se non è tassativa da presentare, verrà analizzata successivamente a parte.
Per richiedere l’Assegno Unico è necessario: essere cittadini italiani o di altro stato UE, essere soggetti al pagamento dell’Irpef, avere residenza e domicilio in Italia, essere residenti in Italia da almeno due anni (anche non continuativi).
Assegno Unico 2022: il ruolo della Dichiarazione ISEE
Si è quindi capito che praticamene tutti i cittadini italiani possono fare domanda per l’Assegno Unico se hanno un figlio minore di 21 anni, dato che i requisiti non sono particolarmente stringenti ed hanno comunque una logica piuttosto evidente.
Un aiuto rivolto a tutti, ma allora cosa c’entra la Dichiarazione ISEE?
Essa non è necessaria, ma senza l’ISEE si accede solo all’importo minimo dell’Assegno Unico riconosciuto per ogni figlio, dunque conviene solo a chi sa già che rientrerebbe nella fascia di ISEE più elevata in assoluto.
Ricordiamo anche che è necessario aggiornare questo documento che scade proprio a fine gennaio, motivo per cui chiunque ne avesse esigenza deve mobilitarsi per avere la Dichiarazione ISEE aggiornata, altrimenti rischia di perdere alcuni aiuti o di accedere solo all’importo minimo come per l’Assegno Unico universale.
Insomma, dopo aver spiegato requisiti e calcolo ISEE è evidente che questo Assegno Unico sia effettivamente universale, cioè in sostanza rivolto a tutti. Per qualsiasi altra informazione suggeriamo di consultare la pagina ufficiale sul portale INPS.
Assegno Unico 2022: importi previsti
Abbiamo già spiegato che l’accesso all’Assegno Unico è permesso praticamente a tutti i soggetti che ne fanno domanda, in particolare che la compilano online (uno dei due genitori) e che forniscono tutti i dettagli necessari per comprenderne il funzionamento.
Per quanto riguarda gli importi possiamo dire che l’importo più elevato è pari a 175 euro per figlio ed è riservato a chi ha un ISEE inferiore a 15.000 euro. L’importo scende al crescere dell’ISEE ed arriva al minimo di 50 euro per figlio, anche per chi non presenta l’indice ISEE.
Sono poi previste maggiorazioni in caso di figlio diversamente abile e di famiglie particolarmente numerose, sempre con differenze sulla base della Dichiarazione ISEE.
Insomma, le situazioni sono numerose e diverse tra loro, motivo per cui il metodo migliore è quello di consultare la tabella ufficiale degli importi fornita direttamente da INPS. Ognuno può verificare così la propria situazione ed avere la certezza di quanto riceverà a partire da marzo 2022.
La tabella è consultabile al seguente link: https://www.inps.it/news/online-la-simulazione-importo-assegno-unico.
Assegno Unico 2022: ecco le date di pagamento!
Per quanto riguarda l’Assegno Unico del 2022 INPS ha già fornito delle date di pagamento indicative e, come già anticipato, si parte da marzo 2022. In sostanza, presentare domanda subito potrebbe far la differenza e permettere di ottenere il pagamento in anticipo rispetto a chi farà domanda più avanti.
Per chi fa domanda entro fine febbraio, il pagamento arriverà entro metà marzo, stando a quanto dichiarato da INPS. Per chi invece andasse oltre tale data, i pagamenti cominceranno a partire dalla seconda metà di marzo.
Ricordiamo che l’unico modo per ricevere l’Assegno Unico è fare domanda, dato che la forma automatica è prevista solo per chi è già beneficiario di Reddito di Cittadinanza. Può fare domanda uno solo dei due genitori del nucleo familiare e in ogni caso la forma è interamente telematica.