Assicurazioni auto: attenti alla scelta dei massimali

Assicurazioni auto, attenzione a non sottovalutare la scelta dei massimali altrimenti toccherà pagare di tasca propria!

I massimali assicurati in polizza sono un dato importante, anzi fondamentale, che ogni assicurato dovrebbe vagliare con attenzione prima di sottoscrivere l’assicurazione per il proprio veicolo. Invece, troppo spesso, si trascura questo aspetto, concentrandosi quasi esclusivamente sul premio finale da pagare.

Perchè i massimali sono importanti? Vediamo di capirlo insieme. Innanzitutto partiamo da quella che è la garanzia obbligatoria per legge, ovvero la Rc auto, avvalendoci di quanto evidenziato dal sito quellocheconta.gov.it:

“La polizza r.c. auto è un contratto assicurativo che tutela il proprietario di un veicolo dai rischi che derivano dalla circolazione stradale. Con la polizza attiva, il risarcimento dei danno non sarà a tuo carico, perchè, da un lato, protegge il tuo patrimonio tenendolo indenne rispetto alle richieste di risarcimento della vittima del sinistro, dall’altro garantisce a quest’ultima il risarcimento dei danni subiti”.

Tutti tutelati, quindi. Ecco perchè la responsabilità civile auto è obbligatoria per legge. Perchè il massimale assicurato in polizza riveste una importanza così fondamentale? Vediamo cosa dice in merito il sito assicurazione.it:

“Quella del massimale è una scelta a cui prestare la massima attenzione, quando si stabiliscono gli accordi della Rc auto. In una polizza assicurativa di responsabilità civile, per massimale si intende il livello massimo che può essere risarcito per i danni provocati a terze persone. Oltre quel livello, è l’assicurato a rispondere in prima persona e di tasca propria per tutti i danni che ha prodotto”. 

Assicurazioni auto: cos’è il massimale RC

La legge prevede un massimale minimo per l’Rc auto. Come evidenzia il sito segugio.it:

“Per il settore dell’Rc Auto viene stabilito un massimale minimo che varia in base a ciò che la compagnia deve risarcire. Attualmente, quello per i danni alle persone è di 6,070 milioni di euro, indipendentemente dal numero delle vittime, mentre per i danni alle cose si attesta a 1,22 milioni di euro, indipendentemente dal numero di beni danneggiati”.

Paiono massimali elevati ma, se ci riflettiamo bene, non lo sono poi così tanto. Giusto per fare un esempio: ipotizziamo di essere i responsabili di un incidente che coinvolga, ad esempio, più macchine, quali  Ferrari o Lamborghini, etc. In un caso simile, il massimale minimo di legge prevede, per i danni a cose (e le auto sono cose) un risarcimento da parte della compagnia sino ad 1,22 milioni di euro. E se il danno causato fosse superiore? Non ci vuole molto, in effetti. se ci pensiamo bene. 

Oppure ipotizziamo di investire un noto cantante o un calciatore nel pieno della propria attività: nel caso le conseguenze per il danneggiato fossero serie, pensate che 6 milioni di euro sarebbero sufficienti a tutelarvi? In caso di risposta negativa, come pensereste di far fronte alla parte eccedente il massimale coperto dalla polizza assicurativa? Avreste le risorse e le disponibilità economiche necessarie? Quale sarebbe l’impatto sulla vostra vita e quella della vostra famiglia?

Domande alle quali ognuno di noi deve dare una risposta prima di sottoscrivere la propria polizza. Meglio prevenire che curare.

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Massimale polizza cristalli

Il massimale di Rc auto è sicuramente quello più importante all’interno della propria polizza auto. Detto questo, occorre però evidenziare come non sia l’unico. Anche per le cosiddette garanzie accessorie, esistono dei limiti di indennizzo oltre i quali, tocca all’assicurato tirare fuori i soldi di tasca propria.

Pensiamo ad esempio alla garanzia cristalli. Il sito facile.it, ci riassume le caratteristiche salienti di questa garanzia, ovvero:

“In Italia sono quasi due milioni le vetture colpite da danni ai vetri dell’automobile. La polizza cristalli è un’assicurazione che prevede una copertura completa del proprio autoveicolo. Grazie a questo tipo di contratto infatti è possibile riparare o sostituire il parabrezza rotto o danneggiato senza alcun costo aggiuntivo”.

Occorre aggiungere un paio di precisazioni: non ci sono costi aggiuntivi se ci si rivolge ai riparatori convenzionati, così come possono non esserci limitazioni di importo per sinistro risarcito se si sceglie la formula cosiddetta “plus” o comunque estesa

Se invece ci si rivolge ad un carrozziere qualsiasi, di norma, c’è una franchigia a proprio carico ed un limite di indennizzo per ciò che concerne il parabrezza anteriore. Conviene quindi sempre informarsi bene e chiedere spiegazioni al proprio intermediario di riferimento onde evitare spiacevoli sosprese in caso di sinistro.

Le garanzie accessorie 

Nel caso di garanzie accessorie quali ad esempio incendio e furto, atti vandalici, eventi atmosferici e socio politici, il massimale assicurato corrisponde al valore del mezzo al momento del sinistro.

In questo caso, quindi, c’è un limite oggettivo, dato appunto dal valore dell’automobile assicurata. L’attenzione deve essere massima anche in questa evenienza, andando ad identificare l’esatto allestimento della vettura oggetto del contratto di polizza. Perchè è importante? Perchè spesso, tra i vari allestimenti dello stesso modello di auto, possono esserci variazioni, in termini di valore, di qualche migliaia di euro. E, questo, può fare la differenza in caso di danno.

L’auto non deve mai essere sotto assicurata: se succedesse, in caso di sinistro (che sia furto o incendio, che sia l’atto vandalico o la grandinata), ci si troverebbe ad avere un indennizzo inferiore al valore del veicolo stesso.

E se l’auto è assicurata per un valore superiore a quello reale, cosa succede? Succede che viene indennizzato il reale valore: il risarcimento non può mai essere superiore al danno subito.

Il discorso in merito al valore assicurato in polizza riguarda anche le garanzie kasko o collisione, la cui entità risarcitoria è commisurata al valore del bene al momento dell’eventuale sinistro occorso.

Il carro attrezzi è incluso?

La garanzia “assistenza”, ovvero quella che prevede l’intervento del carro attrezzi, è spesso sottovalutata, nel senso che non si conoscono a fondo tutte le condizioni da essa previste.

Le polizze, di norma, prevedono un numero limite di interventi per anno assicurativo e, in alcuni casi, anche una specie di plafond. Se è vero infatti che, utilizzando il servizio previsto in polizza tramite la centrale operativa non si devono sostenere costi di alcuna natura, è altrettanto vero che, ogni prestazione, determina un costo per la compagnia. Ecco che quindi, alcune polizze prevedono una plafonatura nel senso che, superato il limite di importo messo a disposizione, l’assicurato deve intervenire di tasca propria.

Molte compagnie prevedono in ogni caso la possibilità di scegliere tra una formula “base” ed una “plus”. Di norma, la “plus” prevede non solo prestazioni più estese, ma tende ad eliminare le limitazioni a carico del cliente assicurato (o, quanto meno, a dare un servizio più ampio). In tal caso, ovviamente, la garanzia ha un costo maggiore, anche se non si tratta ovviamente di cifre esorbitanti (nell’ordine di qualche decina di euro).

Infortuni conducente, cosa prevede l’assicurazione

Una delle garanzie più sottovalutate in assoluto è quella relativa alla garanzia “infortuni del conducente”. La RC auto, infatti, copre i danni causati a cose e persone, compresi i terzi trasportati. In caso di incidente con torto, quindi, l’unico a non essere tutelato è il conducente dell’auto. Ergo, se siete alla guida di un auto e causate un incidente, in assenza di specifica garanzia, per le lesioni alla vostra persona, non risponde (ovvero non paga) nessuno.

Ecco perchè la garanzia “infortuni del conducente” è molto importante e non dovrebbe mai mancare, in nessuna polizza auto. O, quantomeno, nel portafoglio polizze di ciascun individuo.

Anche in questo caso, abbiamo a che fare con dei massimali e delle specifiche voci assicurate che, di norma, riguardano un capitale caso morte, un capitale per i postumi invalidanti (invalidità permamente) e l’eventuale rimborso spese da infortunio. Occorre quindi verificare l’entità di questi massimali, oltre ad eventuali punti di franchigia sulla garanzia invalidità permanente.

Il costo della garanzia è ovviamente parametrato alle voci assicurate, ai massimali e alle presenza di eventuali franchigie e/o scoperti. Ed è proprio a tutte queste voci che bisogna prestare particolare attenzione e in merito alle quali occorre informarsi al meglio. Il rischio infatti è quello di trovarsi con una garanzia che costa poco ma che, all’atto pratico, tutela pochissimo.

Chi più spende meglio spende

Un proverbio recita: “Chi più spende, meglio spende”. Non va inteso esclusivamente nel senso letterale dei termini, ma è necessario evidenziare come, in questo modo di dire, ci sia un fondo di assoluta verità.

Assicurarsi che la polizza che andiamo a stipulare sia in grado di metterci al riparo da brutte sorprese è condizione essenziale per vivere giorni sereni. Spesso, anche inconsapevolmente, non si da la giusta importanza a questi fattori e si rischia di trovarsi a dover fronteggiare situazioni imprevedibili che sfociano in drammi personali e familiari.

Se da un lato possiamo anche “digerire” un piccolo tributo da pagare per sistemare la nostra auto, come la mettiamo se, a causa di un massimale di Rc auto non capiente, ci troviamo citati in giudizio e dobbiamo rispondere col nostro patrimonio per i danni causati?

Succede frequentemente, anche in sede di preventivazione, di accontentarsi del massimale minimo di legge che è quello utile per poter circolare. Ma quante volte ci siamo soffermati a riflettere sulla possibilità che questo massimale sia effettivamente in grado di tutelarci a 360 gradi?

Abbiamo la percezione che non debba mai succedere nulla di particolarmente grave: perchè dovrebbe accadere proprio a noi? Eppure gli incidenti gravi, gravissimi succedono e, se quel giono la dea bendata si è scordata di noi, ci attendono non solo giorni, ma anni amari.

Vale dunque la pena soffermarsi un attimo a pensare e scegliere massimali più elevati a fronte di un piccolo esborso economico in più: spendere di più, per spendere meglio.

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