Aumenti benzina: prezzi da record! Ecco perché

Sale il prezzo della benzina, in concomitanza agli aumenti per le materie prime: viaggiare questa estate sarà più costoso per chi utilizza un proprio mezzo, a causa dei rincari dovuti all'inflazione. Con la crisi economica e l'arrivo del Covid-19 in questi mesi si assiste ad un rincaro generale delle materie prime: dall'energia al gas, dal petrolio fino al caffé. I rincari non piaceranno agli italiani. Ecco cosa sta accadendo.

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Aumentano i prezzi della benzina, nei distributori di tutto il territorio. Il prezzo dei carburanti sta salendo alle stelle, a causa di un aumento dei prezzi delle materie prime. Il prezzo del petrolio sale, almeno del 38% in più rispetto agli scorsi mesi, e gli aumenti non si fermeranno.

I prezzi salgono alle stelle, rendendo le vacanze degli italiani più costose. Come spiega Gazzetta.it l’aumento annuale si registra negli aumenti dei prezzi del barile di petrolio:

“Il Brent europeo dal 30 giugno 2020 al 30 giugno 2021 è passato da 42 a 76 dollari al barile; discorso simile per il Wti americano, passato da 39 a 75 dollari negli ultimi dodici mesi.”

Questo significa che dallo scorso anno l’aumento è stato quasi esponenziale, e di conseguenza si pagherà di più per rifornire il proprio veicolo presso i distributori di benzina. Questi aumenti esponenziali potrebbero essere un freno per i viaggi in auto, e sono a rischio le vacanze estive, in quanto le famiglie italiane dovranno prevedere anche questa spesa nel budget dedicato alle ferie.

I prezzi delle materie prime in linea generale hanno subito aumenti notevoli, a causa dell’inflazione. E gli aumenti non hanno toccato unicamente il petrolio, o la benzina, ma anche le materie prime per portare gas e elettricità nelle abitazioni, causando degli aumenti nelle bollette domestiche.

Vediamo quali sono le cause degli aumenti dei prezzi, e come si può risparmiare anche in vista delle vacanze estive.

Aumenti dei prezzi per le materie prime: non solo benzina

Non solo la benzina è aumentata di prezzo, ma anche altre materie prime hanno subito la stessa sorte: è il caso del gas e dell’energia elettrica, che per quest’anno producono un aumento delle bollette domestiche. La benzina però, è uno dei beni che più subisce questi rincari, e gli italiani si troveranno a spendere di più rispetto allo scorso anno per viaggiare.

Le vacanze estive sono al centro per moltissime famiglie, che dopo tanta attesa, possono finalmente tornare a viaggiare e frequentare le località di mare o montagna preferite. Eppure lo scoglio dell’aumento dei prezzi della benzina è difficilmente superabile: le famiglie dovranno disporre di un maggiore budget da destinare ai viaggi.

L’emergenza sanitaria ha portato con sé un aumento esponenziale dei prezzi delle materie prime, a causa dell’inflazione. L’inflazione produce aumenti del prezzo dei beni di utilità comune e delle materie prime, aumento che si sta realizzando in questo periodo, in concomitanza con le riaperture delle attività.

Federconsumatori: i dati sull’inflazione

L’associazione di promozione sociale Federconsumatori, già ad aprile 2021 rilevava aumenti fino a 238,40 euro annui per ogni famiglia italiana. Gli aumenti dei prezzi rilevati come determinanti riguardavano in particolar modo la spesa sui carburanti.

Sono moltissimi gli italiani che utilizzano motoveicoli o autoveicoli personali per spostarsi ogni giorno, anche per raggiungere il posto di lavoro.

Gli aumenti dei prezzi sulla benzina e su tutti i tipi di carburanti in generale portano a non poche problematiche per i risparmi delle famiglie, e probabilmente qualcuno sarà obbligato a scegliere un mezzo di trasporto differente per le vacanze estive.

Per questo Federconsumatori sottolineava l’importanza di interventi urgenti per sostenere economicamente le famiglie, proprio in vista dei rincari e degli aumenti dei prezzi sui carburanti e per le bollette domestiche:

“Per questo si rende sempre più urgente e improrogabile un piano di intervento per aiutare le famiglie e sostenere le attività economiche e produttive che si trovano in maggiore difficoltà.”

Benzina in Italia: una delle più costose!

Anche se gli aumenti dei prezzi hanno coinvolto le materie prime sia per la benzina, sia per l’energia che per il gas di consumo domestico, ma la benzina italiana rimane una delle più care del mondo, come spiega Motori.virgilio.it.

Si tratta infatti di una spesa che può raggiungere gli 88 euro per fare il pieno al proprio autoveicolo, una cifra che non ha precedenti, si tratta di una vera e propria stangata per gli italiani che utilizzano l’auto per spostarsi. Gli italiani riusciranno a sostenere una simile spesa per l’auto?

Esiste una classifica accessibile online che indica quali sono i paesi in cui gli aumenti di prezzo della benzina sono stati più alti, in particolare è presentata una scaletta dei paesi in cui questo prodotto è più caro rispetto agli altri.

Ai primi posti per prezzi più alti troviamo Hong Kong, e alcuni paesi del nord Europa, come i Paesi Bassi, la Norvegia e la Finlandia, ma anche il Portogallo e la Grecia, seguite poi dall’Italia, con un prezzo al litro di benzina di 1,622 euro.

Tenendo come valuta per la misura l’euro, i prezzi più convenienti per la benzina si trovano in paesi come il Venezuela, l’Iran e l’Algeria, dove al litro si spende in media 0,288 euro. Per i paesi più vicini ai confini italiani, si può spendere meno che in Italia facendo rifornimento in Spagna, in Germania e in Svizzera, ma anche in Francia.

Aumenti per la benzina: nuovi problemi per le vacanze?

Le vacanze estive si stanno concretizzando per moltissimi italiani, che hanno deciso di approfittare delle riaperture per prenotare case vacanza, pernottamenti presso strutture ricettive, o vogliono trascorrere semplicemente del tempo nelle seconde case.

Sicuramente gli aumenti del prezzo della benzina vanno considerati quando si progetta di partire per una località estiva, in particolare se si sceglie un mezzo proprio come un autoveicolo, un motoveicolo o un camper.

Ma quali sono i costi di cui tenere conto per poter viaggiare? Indubbiamente al primo posto bisogna considerare le spese relative ad un eventuale pernottamento, per qualche giorno o per periodi di tempo più lunghi, presso strutture ricettive, hotel, alberghi e campeggi.

Bisogna poi aggiungere alle voci di spesa il pagamento dei caselli autostradali, nel caso in cui venga scelto il proprio veicolo per spostarsi, e la benzina necessaria a raggiungere le proprie destinazioni sia per il viaggio di andata che per quello di ritorno.

Alle spese citate vanno poi aggiunte quelle per l’acquisto di biglietti per visitare particolari musei, per la spesa per i pranzi e le cene, per l’acquisto di beni, oggetti o servizi di trasporto pubblico. Per l’estate sono ancora validi alcuni bonus messi a disposizione dallo stato, che possono garantire un piccolo risparmio.

Bonus da utilizzare in vacanza: come risparmiare

Uno dei bonus che si può utilizzare per risparmiare una piccola cifra sulle spese delle vacanze estive è il bonus vacanza. Questo bonus è utilizzabile tramite l’applicazione “Io”, che mette in contatto diretto il cittadino con la pubblica amministrazione.

Eppure bisogna ricordare che al momento non è stato introdotto un bonus specifico per l’anno 2021, ma che è possibile solamente utilizzare il bonus vacanze richiesto nel 2020 e mai utilizzato. Per chi l’ha già usato una volta, è impossibile riutilizzarlo.

Nonostante il caro benzina, con il bonus vacanze è possibile risparmiare sul costo complessivo della vacanza, per chi ancora non lo aveva adoperato. Basta selezionare una struttura ricettiva in cui usarlo, per pagare una quota ridotta per il soggiorno.

Un altro bonus di cui tenere conto è una particolare agevolazione rivolta ai giovani che hanno appena compiuto 18 anni. Si tratta del bonus cultura con cui è possibile procedere al pagamento, fino ad un limite massimo di 500 euro, per la visita a particolari musei e centri culturali. Il bonus può essere utilizzato anche per pagare l’ingresso presso cinema, teatri e particolari eventi, o per le visite guidate.

Nonostante gli aumenti dei prezzi per i carburanti, le famiglie italiane potranno risparmiare se utilizzano questi due particolari bonus messi a disposizione dallo stato, rientrando nei criteri per poterli richiedere.

Aumenti dei prezzi per tutte le materie prime

La benzina, oppure il gas o l’energia elettrica non sono le uniche materie prime a subire un rincaro in questi mesi. A causa dell’emergenza pandemia e della crisi economica che ne è derivata, l’inflazione rimarrà ancora elevata, e questo vuol dire che ci saranno rincari anche su altri tipi di beni o servizi.

Gli aumenti di prezzo delle materie prime rischiano di comportare non pochi problemi anche per le aziende e per le industrie che stanno vedendo una ripartenza dopo la crisi, come sta accadendo nella città di Padova, come documenta Padovaoggi.it:

“Allarme rosso sul rincaro delle materie prime, i cui costi sono andati alle stelle. Anche le imprese artigiane padovane ne stanno subendo le durissime conseguenze che mettono a rischio la competitività e la definitiva ripartenza.”

Se da un lato gli aumenti della benzina, del gas e dell’energia provocano aumenti per le famiglie, il prezzo va alle stelle anche per le materie prime richieste da diversi tipi di imprese, aziende o industrie. Sono aumentati a questo proposito anche i prezzi del rame, dello zinco e dello stagno, del nickel e dell’alluminio.

Aumenti di prezzo previsti anche per il caffè

Non solo le materie prime utilizzate dalle fabbriche per la produzione di prodotti e macchinari sono soggette a rincari, ma perfino il prezzo del caffè sta salendo alle stelle. Dalla vendita all’ingrosso al caffè al bar, i rincari vengono applicati a 360 gradi, e i cittadini si troveranno a dover pagare qualche centesimo in più per l’acquisto di un caffè.

La questione desta preoccupazione presso i locali e le attività che hanno appena riaperto al pubblico, che non possono proporre prezzi competitivi, proprio a causa dei rincari della materia prima. Allo stesso modo, aumentano i prezzi per importare il caffè.

Alzare i prezzi per i distributori finali di caffè potrebbe essere l’unica soluzione per rientrare nei costi causati dall’aumento del prezzo delle materie prime, e si potrà valutare nei prossimi mesi se questo fattore comporterà disagi ulteriori per le attività che hanno appena aperto.

Ricordiamo che per luglio sono previste le riaperture della quasi totalità delle attività rimaste ferme a causa della pandemia: dalle piscine ai centri termali, fino agli eventi e gli spettacoli all'aperto.